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Procida: aumenta l’età media, preoccupa l’andamento delle nascite

Così come avviene a livello nazionale il sistema scolastico isolano, senza adeguate contromisure, nel prossimo futuro potrebbe subire forti contraccolpi

Un quadro complessivo fornito dall’ISTAT, che prende in esame gli anni dal 2001 al 2021, che conferma quelle che sono le tendenze a livello nazionale. Anche a Procida, così come nel resto del Paese, diminuisce la popolazione residente, preoccupa l’andamento delle nascitementre aumenta l’età media della popolazione.

Nel 2001 gli abitanti dell’isola risultavano essere 10.571 con una punta che raggiungeva l’apice nel 2004 con 10.694 sino ad arrivare, al 31 gennaio del 2022, a 10.082 unità. I nati degli ultimi vent’anni sono passati dal massimo di 120 registrati nel 2008 a 65 del 2020.

La popolazione in età scolastica,ovvero la potenziale utenza per l’anno scolastico 2021/2022 delle scuole di Procida, (asilo nido, scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I e II grado) vede 103 diciottenni (53 maschi e 50 femmine) per passare ai 65 (30 maschi e 35 femmine) a zero anni (nel complesso tra 0-18 anni troviamo 1.661 giovani residenti. Per fare un confronto, nel 2008 erano 1831 ovvero circa il 10% in più).

Nel 2021 diminuisce anche la comunità straniera presente con 377 (che comunque rappresenta il 4,3% della popolazione residente), rispetto ai 438 del 2020. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Bulgaria con il 32,9% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dall’Ucraina (22,8%) e dalla Polonia (5,5%).

Per quanto riguarda l’età media della popolazione residente sull’isola di Procida passa da 41,2 anni del 2002 a 46,5 anni del 2021 con un indice di vecchiaia (rappresenta il grado di invecchiamento di una popolazione. È il rapporto percentuale tra il numero degli ultrasessantacinquenni ed il numero dei giovani fino ai 14 anni) che sempre nello stesso arco di tempo passa da 126,5 a 202,4.

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L’indice di ricambio della popolazione attiva, poi, che rappresenta il rapporto percentuale tra la fascia di popolazione che sta per andare in pensione (60-64 anni) e quella che sta per entrare nel mondo del lavoro (15-19 anni) risulta essere nel 2021 pari 137,5 e,considerato che la popolazione attiva è tanto più giovane quanto più l’indicatore è minore di 100, significa che la popolazione in età lavorativa a Procida è molto anziana.

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Rivolgendo lo sguardo al futuro (già nel 2021 a livello nazionale sono state registrate 400mila nascite in meno) un comparto che sarà fortemente interessato dai consolidati cambiamenti in atto nella società italiana è la scuola, con un trend che, secondo i dati forniti dal Ministero dell’Istruzione ai sindacati, prevede più di 120mila banchi che resteranno vuoti già a partire dall’anno scolastico 2022-2023a cui andranno ad aggiungersi altri 700mila nei prossimi cinque.

Tutto questo, in soldoni, significherà una già annunciata riduzione di risorse economichenei prossimi bilanci dello Stato per il comparto (mezzo punto di PIL così come si evince dal Def presentato dal Governo lo scorso 6 aprile) e che, soprattutto in un territorio insulare, determinerà una significativa perdita occupazionale e di presidi attivi del territorio.

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