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PROCIDA, CESARANO: «Speriamo di fare ancora tre partite»

Il presidente biancorosso fa il punto della situazione a campionato finito e incita i suoi ragazzi per i play off: «Non sarà facile ma ce la possiamo fare, cercheremo di mantenere alta la nostra bandiera»

E’ tempo di riflessioni o meglio di ricaricare al massimo le pile in virtù degli spareggi del prossimo 28 aprile. Un campionato quello del Procida che ha visto la squadra di mister Ferraro giungere in semifinale insieme alle grandi del girone, una grande stagione, fatta sicuramente di alti e bassi ma che ha regalato grandi emozioni. Al momento stando a quanto rivelato dallo stesso presidente Attilio Cesarano, sembrerebbe che i biancorossi siano più che impegnati e concentrati per la semifinale col Sant’Antonio Abate tanto da non rilasciare alcuna intervista, almeno questo è il volere della società. Di questo e altro ne abbiamo parlato con patron Cesarano. Presidente prima di passare al Procida e di come ci si sta preparando per la
grande semifinale, facciamo un punto su quella che è stata l’intera stagione e come l’ha vissuta… «Personalmente direi che il campionato alla fine ha rispettato le aspettative che forse la maggior parte di noi aveva. Sin dall’inizio si era designato un certo quadro che voleva quattro, cinque squadre impegnate tra le file alte della classifica e che facessero da battistrada nei confronti delle altre. Io in tutta sincerità forse mi aspettavo qualcosa in più anche dalla Torrese che era partita da favorita, senza contare poi l’Ischia che durante il campionato ci ha un po’ impensieriti poi ha perso terreno sul finire. Mi spiace che i vicini cugini non sono riusciti a raggiungere i play off. Tirando comunque le somme credo che sia stato un campionato alquanto equo dove ognuna delle squadre abbia meritato la posizione che ha. Un campionato lungo di ben trenta partite, dove nessuno
a parte qualche piccolo episodio rinunciatario, si sia mai tirato in dietro e non abbiamo provato a dare il massimo e tutto quello che era nelle proprie possibilità». Forse per la prima volta nella storia della Promozione si è verificato che una squadra vince con una giornata di anticipo il campionato. Mi riferisco ovviamente al Poggiomarino che ha superato tutte
soprattutto il Sant’Antonio Abate che ha invece dettato le regole della classifica sin dall’inizio… «Io credo che il Poggiomarino abbia meritatamente vinto la stagione. Indubbiamente può rimanere l’amaro
in bocca per il Sant’Antonio Abate che ha domato per quasi tutta la stagione occupando la prima posizione ma è anche vero che qualche errore è stato fatto. Penso che nessuna delle squadre lassù abbia da recriminare
qualcosa a terzi, non ci sono appunti secondo me nei confronti di nessuno,
di classi arbitrali, se non nei propri, nessuno si può lamentare di nulla. Come detto poc’anzi, ritengo che ognuno di noi occupa la posizione che gli spetta – e ancora aggiunge – Per quanto concerne il Procida faccio un po’ di autocritica, perché come dichiarato più volte, dai miei mi aspettavo qualcosa in più, una posizione migliore in classifica. Ne abbiamo parlato tanto anche durante tutto l’anno, quindi il quarto posto è comunque giusto e meritato anche per noi». A proposito di posizione in classifica, se la guardiamo in quest’ottica, possiamo dire che nulla è cambiato dopo il nulla osta inferto a mister Iovine, ovvero il Procida era quarto all’epoca e conclude quarto con il tecnico Ferraro… «Sinceramente non voglio fare alcuna polemica, visto che è già stata fatta e detto tutto durante la stagione, ma siccome mi hai fatto una domanda rispondo. La differenza fondamentale è nella media dei punti. Con Iovine avevamo una media di due punti a partita, mentre con Ferraro di 2,6, se avessimo mantenuto questa media fin dall’inizio, avremmo vinto il campionato, quindi la scelta fatta è stata giusta e questo è un dato che nessuno prende in considerazione». Veniamo a Sant’Antonio- Procida… «Il campionato ha dimostrato che le quattro squadre di vertice sono più o meno dello stesso valore, chiunque può battere chiunque nelle prime quattro. La differenza la fa la voglia di andare avanti e l’unità della squadra. Io, in questo, sono molto ottimista. Siamo in una condizione di forma ottima e abbiamo voglia di lottare fino alla fine, voglia di fare il salto di categoria. Per quanto concerne le altre squadre non parlo perché non voglio invadere quelle che sono le situazioni altrui. Sant’Antonio è una squadra fortissima sarà una battaglia che andremo ad affrontare con petto in fuori. Cercheremo di mantenere la bandiera del Procida in alto, non sarò facile ma cercheremo di vincere. Ripeto, sono fiducioso, perché in questa fase del campionato
i giocatori sono al top, così come anche il mister e il preparatore atletico
e tutti i dirigenti. Ci siamo organizzati, proprio in modo da essere al top della forma sia fisica che psicologica. Abbiamo fatto degli incontri
e stiamo cercando quanto più possibile di rimanere concentrati sulla partita del prossimo 28 aprile per arrivare poi a quella del 5 maggio senza alcuna distrazione. In merito a questo infatti, la società ha deciso che i giocatori non lasceranno interviste ne commenti. Senza nulla togliere agli organi di stampa, ma credo che sia il metodo giusto da adottare, in questo momento. Vedo tutti molto concentrati, fortunatamente, anche chi aveva dei piccoli acciacchi sta rientrando. Speriamo di fare ancora tre partite».

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