CRONACA

PROCIDA Frantellizzi: Stabilimenti balneari, criticità da affrontare

Tante le questioni ancora aperte, sia sotto il profilo sanitario che della mobilità che dell’Ordine pubblico, sulle quali gli operatori attendono risposte

Mentre a livello nazionale buona parte della discussione, politica e non, è incentrata sulla riapertura della mobilità interregionale, a livello territoriale, da più parti, si richiede, anche all’Ente locale, maggiore chiarezza sulla gestione delle spiagge, vero e proprio “oro giallo” a cui sono legati buona parte dei flussi turistici dell’isola. Sull’argomento registriamo l’intervento di Maurizio Frantellizzi, vicepresidente Casartigiani Napoli: “Dopo aver riunito, presso la locale sede della delegazione gli operatori del settore – dice Maurizio Frantellizzi – gli stessi hanno evidenziato, dopo il fermo obbligato, la necessità di affrontata la ripartenza con positività massima e voglia di fare pure in un contesto generale aggravato da norme e misure che, da un lato, hanno determinato un aggravio di costi, dall’altro imposto un aumento della superfice da lasciare libera in maniera tale da garantire il richiesto distanziamento sociale.

Al momento Casartigiani Napoli ritiene doveroso sottolineare la criticità che riguarda la riapertura di questo importante comparto per il quale, alle difficoltà derivanti dalla riduzione degli spazi disponibili, cosa che determinerà già il mancato soddisfacimento della clientela storica, andranno ad aggiungersi una serie di disposizioni (misurazione temperatura dei clienti all’ingresso, sanificazione delle aree comuni dei bagni, registrazioni dei presenti, ulteriore formazione del personale e titolari ecc.) che potrebbero determinare situazioni complesse da dover gestire.

Ad esempio: cosa e come dovranno comportarsi titolari e dipendenti al momento della rilevazione della temperatura, a clienti, al di sopra dei 37,5°C? Come dovranno comportarsi qualora non clienti, provenienti dalle spiagge libere, chiederanno di utilizzare i bagni e servizi della struttura? Come dovranno comportarsi con persone che insistono per l’ingresso pur avendo l’indisponibilità dei posti? Come far fronte alla mancanza di servizi e della cartellonistica prevista dalle ordinanze sulle spiagge libere? Si provvederà, poi, al posizionamento dei contenitori dei rifiuti ove riporre, correttamente, e smaltire i dispositivi di protezioni individuali (mascherine, guanti, ecc.)? Si immagina che bisognerà assicurare un ritiro giornaliero dei rifiuti stessi? Inoltre, con quali modalità si intende gestire l’afflusso prevedibile con utilizzo mezzi di trasporto che ,come sappiamo, hanno obbligo di portate limitate di passeggeri? Domande a cui bisogna dare risposte.

Tali sono le argomentazioni che gli operati hanno evidenziato e messo in risalto, e tali situazioni – conclude Frantellizzi – oltre che dal punto di vista sanitario impongono una seria riflessione anche per quanto riguarda l’ordine pubblico e richiedono con massima sollecitudine, da parte delle istituzioni preposte, interventi nel minor tempo possibile al fine di avviare, in sicurezza, la nuova stagione turistica, in parte già compromessa, sia per gli avventori che per le imprese. Confidiamo che l’ottima interlocuzione riscontrata nella sensibilità della Camera di Commercio di Napoli possa replicarsi in altri organismi istituzionali”.

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