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Lettera aperta al Dottor D’Amore

 

 

Egregio dottor D’Amore. Lei mi ricorda un po’ il dottor Pasquale Buondonno che, davvero tanto tempo fa, riuscì a dare una svolta decisiva alla Sanità locale che era precipitata in una spirale che appariva davvero senza ritorno. Devo prendere atto dei suoi buoni propositi ed anche della sua competenza. Tutto questo mi induce a porle i migliori auguri di buon lavoro anche se, a differenza di quanto accadeva nell’epoca Buondonno, c’erano partiti come la Democrazia Cristiana ed il partito socialista con sindaci, come interlocutori, con le palle a differenza di quelli avuti sull’isola negli ultimi tempi.

Ho letto sul Golfo del suo incontro con i sindaci ed ancora una volta devo prendere atto, con amarezza, che lo stato dell’arte non le viene prospettato così com’è in realtà. Lei vuole effettuare una sopraelevazione dell’Ospedale per portare a compimento i suoi ottimi propositi. Ebbene non leggo che qualcuno dei presenti le abbia detto che abbiamo un progetto di ampliamento dell’ospedale di alcuni anni fa arrivato addirittura alle aperture delle buste e fermato dalla Regione per mancanza di fondi. Come non leggo della creazione di una cittadella ospedaliera da costruire di fronte all’uscita del Pronto Soccorso dell’ospedale su un terreno di 3500 mq che il Comune di Lacco Ameno non riuscì a comprare per pochi soldi qualche anno fa.

Il Presidente della Giunta Regionale De Luca ha asserito che vi sono enormi finanziamenti per l’edilizia ospedaliera. Si informi. E’ da anni che suggerisco nella mia rubrica, su questo quotidiano, che gli infermieri disagiati dell’ospedale vanno incentivati con l’offerta di un alloggio ad Ischia. Chissà quanto personale accorrerebbe da tutta Italia e dall’Europa, avendo un alloggio gratis, sulla più bella isola europea e terza del mondo per prestare servizio. I fondi si possono recepire dai ricavi delle terme che danno alla ASL introiti veramente buoni.

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Egregio dottore, mi creda: Ischia è certamente un’isola difficile e complessa ma se potrà realizzare il suo progetto sicuramente avrà grosse soddisfazioni. Il pericolo è rappresentato in primo luogo dalla mediocrità degli amministratori e poi dai grossi interessi dei medici che non molleranno facilmente il loro potere.

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Ad maiora.

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