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Caro benzina, arriva l’interrogazione di Valeria Valente

ISCHIA. Prima le proteste dei cittadini, poi la raccolta di firme e ancora le ricerche che avevano manifestato come il carburante isolano fosse il più caro d’Italia. Una sollevazione popolare che ha indotto l’assessore di Casamicciola Terme, Loredana Cimmino, a esporre la problematica del caro benzina a Ischia alla senatrice del Pd Valeria Valente. La Cimmino ha spiegato nei dettagli la problematica alla sua interlocutrice che ha così presentato una interrogazione parlamentare ai Ministri per lo Sviluppo Economico, per le Infastrutture ed i Trasporti e dell’Economia e delle Finanze.

Nel testo si legge che “Premesso che i prezzi al consumatore dei carburanti sull’isola di Ischia (Na) da diversi anni subiscono una situazione di grave disparità rispetto ai prezzi praticati nell’area continentale della provincia Napoli, nelle altre isole della Regione e del Paese, oltre che rispetto alla media nazionale; questa situazione d’eccezione in passato è stata riconosciuta dalle autorità competenti come da resoconti di stampa; nel 2007 fu la Guardia di Finanza ad avviare accertamenti su tutti i distributori dell’isola su delega dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato; nel 2010, come si apprende da agenzie di stampa, fu sempre l’Autorità garante che emanò una nota indirizzata al sindaco di Forio (Ischia) informandolo dell’avvio di un procedimento di verifica dei prezzi applicati dai distributori dell’isola d’Ischia; la nota rappresentava inoltre che qualora se ne fossero riscontrati gli estremi sarebbero state applicate le disposizioni di cui alla L. n. 287/ 90 recante norme e sanzioni in materia di tutela della concorrenza e del mercato; ancora in data 15 marzo 2015 il quotidiano ischitano il Golfo pubblicava la notizia che gli uomini delle Fiamme Gialle di Ischia eseguirono una vasta operazione di controllo ai distributori di carburante sull’isola di Ischia; dalle verifiche operate vennero riscontrate irregolarità in circa metà dei distributori presenti nei comuni isolani per inadempimenti relativi all’obbligo di comunicazione dei prezzi di vendita praticati al pubblico e delle successive variazioni, secondo quanto previsto dall’attuazione dall‘articolo 51 della legge 23 luglio 2009 n. 99; nei giorni recenti, come si evince dal portale Osservaprezzi Carburanti del Ministero dello Sviluppo economico, un ulteriore rialzo del prezzo dei carburanti è stato riscontrato nei dieci distributori di carburante dell’isola nel mese di maggio 2018, con picchi di 40 centesimi a litro in più rispetto alla media nazionale; aumento che risulta stabile, almeno fino ad oggi, anche nel mese di giugno; considerato poi che nonostante sull’isola di Ischia operino tre società petrolifere, i prezzi del carburante non risultano in alcun modo suscettibili di un regime concorrenziale; secondo quanto riferito il 28 agosto 2010 per conto della Figisc Anisa (Federazione italiana gestori impianti stradali carburanti) dal segretario provinciale Claudio Burani, ”Il prezzo dei carburanti per uso autotrazione nell’Isola d’Ischia, rispetto a quelli praticati dalle società nell’area continentale di Napoli, non tiene conto delle reali spese di trasporto per le isole, in quanto queste vengono assorbite quasi del tutto dalle stesse società”; pur in presenza di impianti serviti e self-service, questo non comporta un prevedibile adeguamento del prezzo del carburante all’utente durante gli orari notturni e di chiusura dei distributori in considerazione del venire meno del costo di gestione del personale; si chiede di sapere se ai Ministri interrogati siano noti gli esiti dei procedimenti di accertamento avviati nel corso degli anni recenti da parte dell’Autorità garante del mercato e della concorrenza; quali siano le cause di un andamento dei prezzi dei carburanti non assimilabile alle dinamiche registrate nel resto di Italia, isole comprese; Utilizzate 0 parole su un massimo di 600 quali iniziative di loro competenza i Ministri in indirizzo ritengano opportune per appurare quanto premesso e verificare l’esistenza di un regime di monopolio”.

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