DI CORRADO ROVEDA
ISCHIA – E’ iniziata la marcia di avvicinamento alle prossime elezioni amministrative di Ischia, e dunque i “gossip” si sprecano. Poi, ci sta anche che alcuni incontri possano essere soltanto casuali ma vengono per ovvi motivi attribuiti a quelle che possono essere una serie di manovre politiche in atto. Ci sta, in fondo di questi tempi anche prendere un caffè o incrociarsi casualmente può dare adito a illazioni e sospetti, specialmente quando di mezzo ci sono personaggi politici di un certo livello, e per la verità negli ultimi tempi certamente non celebri per i rapporti di amicizia o cordialità.
Eh già, perché stavolta le voci sono di quelle consistenti. E, nello specifico, riguardano Giosi Ferrandino e Luigi Boccanfuso, che hanno camminato a braccetto a lungo prima di incappare nella crisi del settimo anno. Quando cioè l’antiquario, allora vicesindaco, rassegnò le dimissioni dalla carica di vicesindaco accompagnandole con una lettera al vetriolo, un vero e proprio atto d’accusa all’indirizzo non soltanto del primo cittadino ma anche della macchina amministrativa che finì col richiamare l’attenzione pure dell’autorità giudiziaria. Fonti attendibili parlano addirittura di un incontro tra i due, che sarebbe avvenuto domenica sera, ed al quale avrebbe presenziato anche il senatore Domenico De Siano, che detto per inciso sarebbe stato anche il fautore di questo tentativo di riavvicinamento. Una voce che, laddove dovesse trovare conferme, lascerebbe intendere come il coordinatore regionale di Forza Italia non abbia rinunciato a prescindere a scendere in campo ad Ischia ma che vorrebbe farlo dopo aver imbarcato quante più persone a bordo della sua “arca”, in maniera tale da renderla una armata invincibile. Ci può stare, insomma, come ci sta anche che qualcuno “spifferi” che Boccanfuso non si sia fatto ammaliare dal “canto delle sirene” non essendo certo uno dalla memoria corta.
