di Francesco Castaldi
ISCHIA – Proseguono, di pari passo con quelle del comitato del no, le iniziative dei sostenitori del sì al referendum costituzionale che si svolgerà il prossimo 4 dicembre, e quindi tra meno di un mese. Domani, martedì 22 novembre, a partire dalle ore 16.30, presso la sala Poa (di fronte al bar “La Violetta”) il comitato ischitani per il sì ospiterà il professor Ferdinando Pinto, docente di diritto amministrativo presso l’università “Federico II” di Napoli. Il professor Pinto è uno dei firmatari – insieme ad altri cento docenti universitari di tutta Italia – del “Manifesto sulle ragioni del sì”. L’incontro – aperto a tutti coloro che fossero interessati a parteciparvi – costituirà un’importante occasione per approfondire nel dettaglio i motivi per i quali appore convintamente una X sulla casella contenente il sì.
A commentare per noi l’arrivo sulla nostra isola del professor Pinto è stato, nel corso della serata di ieri, il coordinatore del “Comitato ischitani per il sì” Giovangiuseppe D’Ambra: «Avremo l’onore di avere qui a Ischia il professor Ferdinando Pinto, e devo dare atto che questa cosa è stata possibile grazie all’imprescindibile collaborazione di Davide Cipolletta, che frequentando più assiduamente la facoltà di Giurisprudenza della Federico II è riuscito ad avere un colloquio informale con il professore, che fin da subito si è messo a nostra completa disposizione. È utile sottolineare in questa sede che Pinto figura tra gli oltre cento sottoscrittori del “Manifesto sulle ragioni del sì” al referendum del prossimo 4 dicembre. Non possiamo nascondere tutta la nostra felicità per l’evento che si terrà tra qualche giorno, e invito quanti fossero interessati a parteciparvi, e ciò per conoscere meglio le ragioni del sì e avere dei chiarimenti. La dinamica sarà quella di una conferenza classica», ci spiega Giovangiuseppe D’Ambra. «Dopo aver presentato il professore, lui avrà cura di illustrare la riforma snocciolando i vari punti della stessa, e inoltre risponderà alle domande che gli saranno poste dai presenti».
