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Rifiuti a Santa Maria, che brutta cartolina

di Francesco Castaldi

FORIO – L’inciviltà la fa da padrone in quel di Santa Maria al Monte, sempre più vittima di qualche anonimo individuo che ha ben pensato di insozzare la strada che conduce alla località montana del comune del Torrione. Uno scempio indecoroso, quello ripreso dall’obiettivo del collega Augusto Coppola, che testimonia l’assoluto menefreghismo di chi, evidentemente, non ha per nulla a cuore le bellezze naturali del nostro territorio. Sul ciglio della strada, come eloquentemente descritto dall’istantanea di Coppola, sono stati lasciati alla mercé di animali selvatici materassi, elettrodomestici arrugginiti, buste di plastica, indumenti logori, cartoni e chi più ne ha più ne metta. Uno spettacolo raccapricciante, che denota in maniera incontrovertibile che l’isola, che qualcheduno si ostina ancora a definire “verde”, negli ultimi anni si sta lentamente trasformando, a causa della dilagante maleducazione, in una vera e propria discarica a cielo aperto, e ciò in barba alle più elementari norme igienico-sanitarie e civiche.

Le verginità edenica delle bellezze paesaggistiche dell’isola è stata letteralmente violata dalla squallida rozzezza di coloro che, impunemente, continuano a sporcare i  luoghi più incantevoli di Ischia. È assolutamente necessario che le istituzioni locali – e nel caso di specie l’amministrazione guidata da Francesco Del Deo – intervengano al più presto per risolvere questa degradante problematica, punendo all’occorrenza coloro che, disprezzando la natura, osano profanarla gettando i propri rifiuti indesiderati lungo una strada che, per la cronaca, è sovente percorsa dai turisti e dai fedeli che si recano in pellegrinaggio presso la caratteristica chiesetta che si trova a Santa Maria al Monte. Auspichiamo che la denuncia di Augusto Coppola, insieme a quelle di altri cittadini, possa smuovere le coscienze spesso sopite di coloro che ci amministrano, i quali sono tenuti a prevenire la recrudescenza di certi fenomeni e ad arginarli. Sarebbe opportuno che l’amministrazione comunale istituisca delle ronde di vigilantes che, dopo averli colti in flagranza di reato, comminino delle sanzioni pecuniarie esemplari ai trasgressori. Dopotutto siamo un’isola che vive di turismo, e simili penose circostanze andrebbero limitate, non fosse altro perché esse danneggiano enormemente la nostra immagine.

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