CRONACA

Risolvere la piaga dei condoni edilizi, la mission di Brescia

Intervista al consigliere comunale di Napoli di Foza Italia, candidato alla Camera dei Deputati nella coalizione di centrodestra nel collegio Campania1-U01 che comprende anche la nostra isola. E per tutelarla ha le idee chiare…

“Finalmente il commissario Giovanni Legnini ha firmato l’ordinanza che sblocca gli aiuti alle imprese colpite dal terremoto del 2017. E’ un’ottima notizia, anche se giunta con un notevole ritardo”

Esordisce così Domenico Brescia, consigliere comunale di Napoli, candidato alla Camera dei Deputati nella coalizione di centrodestra nel collegio Campania1-U01, che comprende il giuglianese, l’area flegrea e le isole di Procida e Ischia, ieri in visita a Ischia.

Come mai tanto tempo secondo lei?

Come al solito le mille difficoltà che si incontrano in un paese iper-burocratizzato come l’Italia, con mille procedure spesso contraddittorie. Quando saremo al Governo insieme ai nostri alleati del centro-destra, come Forza Italia daremo battaglia per ottenere una vera semplificazione. Ma c’è dell’altro…

Cioè?

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E’ il solito pregiudizio che colpisce il Sud. Quando si tratta di fare qualcosa dalle nostre parti a livello centrale sono più guardinghi, più fiscali, non sempre a ragion veduta. Certo anche noi meridionali dobbiamo imparare a fare la nostra parte. A cominciare dalla politica.

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In che modo?

Non soltanto amministrando bene a livello locale, ma anche inviando dal territorio al parlamento nazionale rappresentanti politici qualificati e all’altezza della situazione, disposti a dare voce alle istanze del Sud, che conoscano il territorio e abbiano voglia di battersi per esso. In questo senso Forza Italia in Campania credo che abbia proposto agli elettori un gruppo di candidati dinamico e in grado di svolgere pienamente questo ruolo.

Eppure c’è chi sostiene che il territorio sia stato mortificato: lei come pensa di rappresentare Ischia ad esempio?

Il collegio in cui sono candidato è un collegio ampio e variegato, che comprende un’area molto vasta, tra cui il comune di Quarto in cui sono nato, vivo e opero professionalmente con la mia attività di imprenditore di sempre e che conosce molto bene nelle sue potenzialità e nelle sue criticità…

e Ischia?

Innanzitutto voglio ricordare che la contemporanea candidatura di Annarita Patriarca e Stefano Caldoro porterà in consiglio regionale Maria Grazia Di Scala. Non le abbiamo chiesto nulla, soltanto se avesse ancora intatta la voglia di rappresentare e difendere l’isola. E lei ha risposto: presente! Ma non è tutto…

continui…

…non basta dire “vengo da Ischia” per rappresentare l’isola. Vogliamo ricostruire il centrodestra in ogni comune dell’isola. Vogliamo dare a quest’area politica schieramenti chiari, non pasticci continui. A costo di perdere- Ma la sconfitta con dignità vale più di una vittoria non chiara.

E’ vero che Forza Italia ha cercato anche una candidata sull’isola?

Guardi, è nota l’enorme stima che il mio partito nutre per Maria Celeste Lauro, ma abbiamo capito che sta facendo, in questo momento, cose importanti. E la politica ti assorbe…io quando torno a casa la sera e trovo mia figlia di un anno che si è addormentata senza di me, ho il magone…ma in questa fase va così, bisogna dare tutto. Sono le elezioni più importanti della storia repubblicana.

Come vi impegnerete per quest’isola?

Innanzitutto bisogna risolvere una volta per tutte la questione dei condoni edilizi per abusivismo di necessità. La Regione di De Luca non ci è di supporto in questo senso, ma non è possibile che i cittadini della Campania in generale, e di quest’isola in particolare, siano discriminati rispetto al resto d’Italia. In secondo luogo bisogna essere vicini alle aziende turistiche, che sono il vero grande motore di questo territorio. Dopo i disastri dovuti alla pandemia, quest’anno grazie alla grande laboriosità ed ingegnosità degli operatori turistici abbiamo avuto una grande stagione estiva, con tutto sold out. Il rischio, però, è che l’inflazione si mangi tutte le previsioni di utile, azzerando la fiducia e bloccando gli investimenti. Servono soldi freschi per le imprese per affrontare i rincari, altrimenti avremo molti problemi sul fronte occupazionale e non ce li possiamo permettere.

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