CRONACAPRIMO PIANO

Rubano borsa in spiaggia, arrestati e condannati

Finiscono in manette Arturo Cozzolino e Houda Lehouara, fermati dai carabinieri dopo aver messo a segno il loro colpo su uno stabilimento balneare. Processati per direttissima, sono stati condannati a 8 mesi di reclusione e 2.000 euro di multa

Erano sbarcati sull’isola ma non certo per godersi un periodo di sana vacanza, non resistendo alla tentazione di mettere a segno magari qualche colpo remunerativo in grado di rendere il soggiorno più “gradevole” e proficuo. E così quando la vittima designata si è gettata in acqua per rinfrescarsi dalla calura agostana, la sua borsa poggiata ai piedi di lettino e ombrellone è diventata una tentazione troppo forte per due soggetti. E così, approfittando della distrazione della bagnante, Arturo Cozzolino e Houda Lehouara hanno raccolto la borsa e si sono allontanati. Tutto in pochi istanti e con tanta naturalezza, forse troppa. La coppia di aspiranti Arsenio Lupin infatti sperava di poterla fare franca ma era stata tutt’altro che “discreta” nel mettere in atto la propria azione criminosa: non è un caso che altri clienti dello stabilimento balneare hanno assistito alla scena, compreso cosa fosse accaduto ed allertato così i carabinieri.  

Il capitano Tiziano Laganà

I militari della Stazione di Procida, una volta ricevuta la segnalazione, sono arrivati in località Marina Grande in pochi istanti. Hanno rintracciato Cozzolino e Lehouara, ancora poco distanti dal lido, e li hanno arrestati. La borsa e il suo contenuto sono stati recuperati e restituiti alla legittima proprietaria, che magari non sperava più di rientrare in possesso dei suoi effetti personali. Il risultato è stato che la coppia di ladri è stata ristretta in camera di sicurezza in attesa del processo per direttissima che è stato celebrato nella mattinata di ieri. E al termine del quale Arturo Cozzolino e Houda Lehouara – dopo che il giovane ha convalidato l’arresto operato dal personale guidato dal capitano Tiziano Laganà – sono stati condannati alla pena di otto mesi di reclusione e duemila euro di multa. Entrambi sono stati rimessi in libertà, dalla Compagnia dei Carabinieri è arrivata anche la proposta al questore di Napoli per l’emissione del foglio di via obbligatorio che impedirebbe loro di poter rimettere piede a Procida e provare a commettere altre azioni criminose come quella peraltro orchestrata in spiaggia e per fortuna non andata a compimento.  

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