CULTURA & SOCIETA'

Sandro Petti vuole fare “belle” Ischia, Casamicciola e Forio con progetti di moderna trasformazione futura donati ai tre “ fortunati” Comuni

Sulla soglia dei 95 anni e con tanta voglia di vivere testamento progettuale del noto architetto ischitano-romano per la sua isola d’Ischia che ha molto amato fin da bambino – due famosi nigth club alla moda degli anni ’50 e ’60 il “Rangio Fellone” ed il “Castillo de Aragon” con l’albergo moresco, il bar Calise di Ischia e il Capricho di Calise a Casamicciola le perle tra le perle di una lunga carriera d’artista e progettista prima di essere architetto piena zeppa di creatività - le ville progettate e realizzate sull’isola e nel mondo

L’architetto Sandro Petti alla veneranda età di 94 anni (il 1° marzo prossimo 2022 ne compie 95) da qualche tempo va ripetendo un concetto che vuole la sua Ischia rifarsi un nuovo look, partendo da “operazioni” sul territorio coraggiose che non lasciano spazio a dubbi o paure che impediscono i cosiddetti salti di qualità. In merito, questo pressapoco è il pensiero espresso agli amici che lo contattano e gli hanno dato gli auguri per l’anno nuovo 2022 che è appena iniziato, agli organi di stampa locali ed in particolare a Tele Ischia che l’hanno intervistato nel momento in cui c’è la svolta di un anno nuovo che dovrebbe, si spera, cambiare le cose. “Oggi Ischia ha bisogno di rinascere, ha affermato l’architetto Petti, e quello che io amo definire “il Rinascimento ischitano”, passa attraverso scelte coraggiose ma per certi versi anche impopolari, che necessitano di grande convinzione e, soprattutto, tanta tenacia”.

AGOSTO 1968 - LA CANTANTE MINA AL CASTILLO DE ARAGONA DI SANDRO PETTI
AGOSTO 1968 – LA CANTANTE MINA AL CASTILLO DE ARAGONA DI SANDRO PETTI

Il noto architetto ischitano lo ha ribadito ai comuni nel corso di tre appuntamenti ufficiali organizzati in tempi diversi, presenti i sindaci e loro collaboratori, gruppi di giovani studenti ed esperti della materia. Sandro Petti da giovane studente universitario in architettura già sull’isola da creativo quale scoprì di essere, ha fatto parlare di se. La creazione degli storici Rangio Fellone (anno 1952) e Castillo de Aragon ( anno’59), sono le due perle identitarie di un memorabile tempo  che fu della Ischia by nigth di Sandro Petti, architetto ed artista, ma soprattutto  progettista  della  “Bella Ischia” quella  vera che è stata. Di quella “Bella Ischia”  che vuole diventi in pratica oggi l’attuale  sindaco  Enzo Ferrandino. Per far si che ciò possa realmente accadere, il sindaco ha la possibilità di utilizzare  la parte più realizzabile dei tanti progetti di riqualificazione del territorio e della costa del maggiore  Comune dell’isola ideati e  redatti per amore dei sacri luoghi dal valente architetto isolano di casa nostra. DALL’INCONTRO AL COMUNE DI CASAMICCIOLA col sindaco Giovan Battista Castagna. Il porto di Casamicciola, secondo Petti, dovrebbe seguire il trend indicato da moltissimi altri paesi del mondo, cioè di sfruttare il mare per “prolungare” la terraferma che ormai non offre più sufficienti opportunità di sviluppo. La previsione di una pista d’atterraggio, pur se per aerei da turismo di piccola entità, da realizzare nello specchio d’acqua antistante l’ex parcheggio Anas, è il più vistoso aspetto del progetto: una pista lunga un chilometro e mezzo che fungerebbe anche da protezione del lungomare e da approdo per navi da crociera, aprendo così un nuovo e proficuo mercato per l’economia locale, mentre negli spazi esterni la pista offrirebbe la possibilità di approdo per navi da diporto e megayacht. Basterebbe questo per comprendere la portata dell’idea elaborata dall’architetto che nel 2009 ha ricevuto la cittadinanza onoraria dal Comune di Ischia, ma il progetto è ben più integrato, arrivando a comprendere l’intera zona costiera di Casamicciola, dove prevarrebbero le aree verdi, destinate a dominare su ogni realizzazione, parcheggi compresi. Il criterio è quello del Bar Calise di Ischia, cioè costruire in seminterrato tutte le strutture di servizi e “rivestirle” di verde rigoglioso.

ANNO 1961 UN GIOVANE SANDRO PETTI DAVANTI AL SUO CASTILLO DE ARAGONA
ANNO 1961 UN GIOVANE SANDRO PETTI DAVANTI AL SUO CASTILLO DE ARAGONA

Non mancherebbe un centro commerciale, al cui interno troverebbe posto uno yacht club, bar-caffè, boutiques e negozi, un roof garden e gli uffici. Le strutture sarebbero quasi tutte smontabili, per un minimo impatto realizzativo. DALL’INCONTRO COL COMUNE DI FORIO – E’ stato protocollato presso il Comune di Forio un documento con cui l’Architetto Sandro Petti ha ufficialmente donato alla comunita’ foriana un affascinante progetto di riqualificazione urbanistica inerente all’area portuale, al lungomare e alla zona costiera dopo il tunnel. Si tratta, come evincibile dai disegni , di una sorta di riordino generale di tali zone, che prevede al tempo stesso un sensibile ampliamento della fruibilita’ portuale (sia commerciale che turistica), della passeggiata lungo porto e, soprattutto, la creazione di un nuovo, armonioso approdo turistico che valorizzerebbe non poco un versante attualmente trascurato come quello sottostante la Chiesa del Soccorso (lato “Umberto a Mare”). Nella lettera di accompagnamento dei progetti, l’Architetto Petti ha sottolineato la totale gratuita’ dell’opera svolta nell’esclusivo interesse della cittadinanza di Forio, ma ha anche chiarito che l’accettazione di tali progetti da parte del Comune rende implicito l’impegno affinché l’eventuale svolgimento delle opere necessarie avvenga sotto la sua direzione e nel totale rispetto della progettazione originaria. La risposta del Sindaco a dire il vero, non si è fatta attendere. Con un telegramma, il primo cittadino foriano ha ufficialmente ringraziato Petti dell’apprezzato dono, invitandolo quale ospite d’onore alla manifestazione in cui verranno premiate le “personalita’ foriane”. “,E’ opportuno chiarire, afferma l’arch. Petti. che il mio dono non ha colore politico. Ecco perché mi auguro che chiunque ci sia alla guida del Comune abbia la sensibilita’ di cogliere l’importanza del lavoro svolto e farlo proprio incondizionatamente”.

ANNO 1969 IL CASTILLO CON SPIAGGIA E PONTILI
ANNO 1969 IL CASTILLO CON SPIAGGIA E PONTILI

PENSARE IN GRANDE – Ma l’architetto Sandro Petti aggiunge dell’altro: L’altro giorno un mio carissimo amico mi raccontava di aver letto di recente un libro del magnate americano Donald J. Trump ed ex Presidente degli Stati Uniti d’America, il cui titolo è tutto un programma: “Pensa in grande e manda tutti al diavolo”. Considerato quanto sia riuscito a realizzare nella sua vita , è difficile dare del megalomane a Trump quando afferma che “la capacità di pensare in grande ha ispirato le più grandi realizzazioni del genere umano”.  Il futuro di Ischia, a mio avviso, necessita di uomini che sappiano pensare in grande, anche a costo di apparire megalomani, e che sappiano tenere lontani i pessimisti, i signor no, gli eterni indecisi e quelli che non riescono a guardare oltre il proprio naso.  Pensare in grande, nel caso di Ischia, significa battersi fino in fondo per un’idea vincente, per un progetto che dimostri alla gente la possibilità di cambiare in meglio e che il tempo affinchè  “tutto cambi perché nulla cambi” è ormai definitivamente passato. Ci saranno sicuramente idee superiore alle mie per cambiare e migliorare l ‘isola e garantire ai prossimi figli di questa splendida terra un futuro degno delle migliori aspettative. Per quanto mi riguarda si tratta di un punto di partenza, un modo come un altro per spingere tutti a riflettere sulla necessità di riscoprire quell’orgoglio ischitano spesso sopito da  una quotidianità sempre più frenetica. Ben venga il contributo di idee al riguardo da aggiungere alle mie: io sogno di migliorare Ischia e ho sempre il dovere di dare il mio contributo , condividendolo con tutti coloro i quali, come me e più di me, la amano. Del resto,sognare è gratis”. ARTISTA PRIMA DI ESSERE ARCHITETTO –  Sandro Petti, nato a Roma il 1 marzo del 1927, architetto, paesaggista, pittore, ha da sempre eletto il centro  della Capitale quale fulcro delle sue esperienze creative, professionale e personali. I suoi sei studi di Via Margutta, dal ’45 al ’72 hanno ospitato artisti del calibro  di De Chirico, D’Orazio, Guttuso, Monachesi, Rotella e tantissimi altri. Cresciuto sull’Isola d’Ischia nei salotti dei celebri pittori Colucci (suoi zii per parte di madre), abitualmente frequentati da personaggi come i De Filippo, De Sica, i pittori Casciaro, Carrà, vanta importanti realizzazioni ( ville da favola) sia in Italia che all’estero, caratterizzate dalla sua inconfondibile impronta architettonica  mediterranea. Tra tutte ricordiamo, la creazioni nei primi anni ’80 di una penisola  di quindici ettari in Qatar per conto di S. A, Reale L’Emiro Khalifa Althani. La sua particolare sensibilità  verso l’arte, la musica e la cultura in genere, ma soprattutto l’innata propensione per le pubbliche relazioni, gli hanno consentito di frequentare da protagonista i migliori salotti della dolce vita. Creatore e talvolta gestore d’importanti night quali il “Jackie ‘O” a Roma, “La Mela”  a Napoli, il “Castillo  de Aragona” e “’O Rangio Fellone” ad Ischia, dopo aver lasciato Roma qualche anni fa, vive oggi nell’Isola Verde, dedicandosi attivamente allo studio di interventi mirati al miglioramento della viabilità e dell’estetica cittadina sia di Roma che di Ischia, in special mododi Ischia che, come ama ripetere, “mi hanno dato decisamente tantissimo”. Ha pubblicato nel 2008 “Il Tevere com’era, come potrebbe essere” e “Ischia”.

Foto Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter

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Rossy

Ed è proprio così, un sogno e tale rimarrà. Si vuole rendere più bella Ischia, sono solo parole. Non ci riesco io nel mio piccolo figuriamoci tutta l’isola. Solo nelle favole si racconta che i sogni diventeranno realtà, mah, chissà. Chi vivrà vedrà.

Luigi Regine

Il Capricho De Calise, erroneamente attribuito dall’autore dell’articolo allo straordinario Arch. Petti, è opera dell’Arch. Ugo Cacciapuoti, che ha firmato, tra l’altro, alcune delle più belle ville di Ischia.

Francaniglio@icloud.com

Grande architetto ,grande uomo,grande amico.Francesca Niglio

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