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Sanità, la Regione accoglie il “grido di dolore” dei sindaci

Di Marco Gaudini NAPOLI

– Si è svolta ieri, al primo piano del palazzo del Consiglio Regionale della Campania nel capoluogo partenopeo, la V Commissione Sanità della Regione Campania, sulle criticità del sistema sanitario delle isole di Ischia e Procida. Un’audizione, come abbiamo già riportato fortemente voluta dai Sindaci dell’isola d’Ischia, che insieme con il collega procidano, avevano avanzato una nota, proprio al Presidente della V Commissione, il Consigliere regionale del PD, Lello Topo. La convocazione inizialmente prevista per il 25 febbraio era stata poi sconvocata per l’indisponibilità a presenziare del Commissario Straordinario dell’ASL Napoli 2, il dott. Antonio D’Amore. La presenza del Commissario, infatti, era ritenuta dai Sindaci indispensabile per una fattiva analisi e discussione sulle numerose criticità di tutto il sistema sanitario delle isole di Ischia e Procida. All’incontro, infatti, erano invitati oltre al Commissario Straordinario dell’ASL Napoli 2, i Sindaci dei sei Comuni isolani, più quello di Procida, il Commissario ed il sub Commissario ad acta. Erano però presenti i Sindaci dei Comuni di Ischia, Giosi Ferrandino, del Comune di Forio, Francesco Del Deo, del Comune di Barano, Paolino Buono, e il Sindaco del Comune di Procida, Dino Ambrosino. Una nutrita rappresentanza dei pubblici amministratori pronti e far emergere le situazioni difficoltà sul versante sanitario per le isole, ed a sollecitare celeri soluzioni. Dalla “parte regionale” invece, oltre al Presidente Topo erano presenti i Consiglieri Francesco Emilio Borrelli, e “l’isolana” Maria Grazia Di Scala. L’incontro è iniziato con qualche minuto di ritardo, perché a causa di un disguido nella comunicazione al Commissario Straordinario, si è rischiato che lo stesso non fosse presente, con le notevoli ripercussioni che questo avrebbe creato visto i numerosi invitati giunti dalle isole. Ed invece superato il problema, il Commissario, seppur senza preavviso, è giunto presso la sede del Consiglio Regionale ed è così iniziata l’Audizione.

GLI INTERVENTI IN AUDIZIONE – Il primo ad intervenire è stato, dopo l’introduzione del Presidente Topo, proprio il Commissario Straordinario dell’ASL, il dott. Antonio D’Amore. Nella prima parte del suo intervento il Commissario ha evidenziato le difficoltà a dovere gestire un “territorio” di competenza così ampio e diversificato. Poi è entrato nel tema specifico della sanità sulle isole, in merito a Ischia, ha precisato che il suo impegno è stato da subito quello di voler dare un forte impulso rispetto ad una gestione del passato che era pressoché paralizzata. Un obiettivo molto importante raggiunto è stato quello di sbloccare i lavori delle camere operatorie, nonché quelli relativi all’ingresso del pronto soccorso, dove la strada risulta dissestata e quindi difficile da praticare anche e soprattutto per le ambulanze che devono accedere al nosocomio. Inoltre D’Amore ha spiegato di essersi recato presso l’Ospedale Rizzoli, ed aver trovato in alcuni reparti in una situazione di grave criticità. Uno fra tutti il reparto di medicina interna, dove a fronte di 17 posti letto, vi erano altre 8-9 barelle con pazienti di età compresa tra i 75 ed i 90 anni. In pratica, ha dichiarato nel suo intervento il Commissario, si trattava di un “reparto di lungo degenza, che era completamente scoperto e non vi era un responsabile”. Anche in merito a questa situazione di carenza di responsabili il D’Amore ha precisato che è stato necessario prevedere all’attivazione dell’art. 18 per sopperire ad un momento transitorio ed individuare dei nuovi responsabili attraverso la comparazione dei curriculum e dei titoli dei soggetti candidati. Infine il D’Amore ha tratto uno dei temi più spinosi sull’isola d’Ischia, quello della psichiatria. Su questo aspetto il Commissario è stato molto drastico, dicendo che su questo versante ha trovato una situazione di totale illegalità, con pazienti psichiatrici cronici che da un giorno all’altro venivano “normalizzati”. Per questo motivo, il Commissario ha nominato una Commissione composta da tre primari ed ha incontrato più volte il primario della salute mentale sull’isola, che è stata convocata nuovamente per venerdì. Sul versante procidano, invece il Commissario ha ammesso di non essere ancora riuscito ad andare neanche una volta sull’isola, e che bisogna lavorare per migliorare l’assistenza sul territorio. Prima di passare la parola alla dottoressa Sarnataro direttore sanitari dell’ospedale di Procida, ha però voluto dare una buona notizia, ossia il rinnovo della convenzione di emodinamiche tra l’isola d’Ischia e gli ospedali Monaldi e Policlino di Napoli. Il tutto infatti si era fermato con la passata gestione commissariale, ed è stato rimesso in moto solo negli ultimi tempi. La parola poi è passata alla dottoressa Sarnataro che sulla sanità a Procida e nello specifico sulla gestione dell’ospedale procidano ha spiegato che occorre oggi rivedere gli assetti ed affrontare due elementi di criticità, uno quello della carenza di personale. Si è infatti costretti a turni di lavoro dei sanitari di 24 ore nel nosocomio procidano; l’altro invece, riguarda la riduzione dei servizi, e a titolo esemplificativo ne ha citati due: la radiologia e la gastroenterologia. Inoltre secondo la dottoressa Sarnataro, sarebbe opportuno iniziare a Procida dei percorsi “PAC” per implementare l’assistenza e la prevenzione e riorganizzare l’offerta sanitaria. Prima di passare agli interventi politici, il Presidente Topo è intervenuto specificando che per alcune criticità si prospettano nel prossimo anno solare alcune grandi opportunità. Attraverso lo sbocco delle assunzioni ed il turn-over, si avranno circa 3000 assunzioni, che certamente saranno determinati per migliorare la situazione. Poi la parola è passata alla parte “politica, con l’intervento del Sindaco Paolino Buono. Come si dice in questi casi il primo cittadino, che ha parlato in rappresentanza anche degli altri Sindaci, ha usato “bastone e carota”. Nella premessa del suo intervento ha infatti dichiarato, che il Commissario, a differenza dei suoi predecessori sta lavorando bene, ma senza vena polemica, gli amministratori locali, che sono poi le “autorità sanitarie” nei Comuni, vorrebbero maggiore confronto e comunicazione. «Abbiamo dovuto chiedere l’audizione per parlare con lei, pensiamo che sia doveroso avere un colloquio più frequente, nell’interesse di tutti» – con queste parole ha infatti esordito il primo cittadino di Barano. A questo punto c’è stato anche un piccolo siparietto, in quanto il Commissario ha replicato dicendo: «la mia porta è sempre aperta». Superato questo aspetto, il Sindaco ha menzionato le varie criticità che attanagliano l’isola dal punto di vista sanitario, partendo dalla vicenda del CUP, che è stato spostato nella Clinica San Giovan Giuseppe e che adesso quindi, i pazienti oncologici che si recano presso la struttura, per fare i trattamenti chemioterapici, devono passare dinanzi a decine e decine di persone in attesa per scegliere il medico di base. Una situazione che pone paziente già molto provati ad uno stress che si potrebbe evitare. Poi il Sindaco ha menzionato il problema degli specialisti ambulatoriali, che entro il 31 marzo termineranno la loro attività sull’isola e non sono stati ancora rinnovati, per approdare infine al problema dei problemi: la salute mentale. Su questo aspetto il primo cittadino di Barano ha chiesto al Commissario in che modo intende affrontare il problema, partendo però da una considerazione che negli anni su questa, come su altre vicende, l’isola all’interno dell’ASL Napoli 2 non è stata “trattata” benissimo, nonostante tutto quello che mette in campo, soprattutto nel periodo estivo anche in termini di PIL regionale. Subito dopo la parola è passata all’Assessore alla Sanità del Comune di Procida, Massa, che ha fatto un accorato e commosso appello al Commissario, affinché restituisca dignità e servizi ai tanti pazienti dell’isola di Procida con specifico riguardo a quelli oncologici, ed ha offerto anche valide soluzioni per far risparmiare l’azienda, ad esempio sulla gestione del 118. Prima dell’intervento della direttrice dell’ospedale di Ischia, è stato il turno di Egidio Ferrante che ha consegnato alla Commissione un rendiconto 2015, nel quale vi sono le spese dell’ASL Napoli 2 per i pazienti psichiatrici, dimostrando così che si spende 10 volte di più ospitandoli in varie strutture, rispetto a se vi fosse sull’isola una SIR. La parola poi è passata alla dottoressa Valentina Grossi, direttrice dell’ospedale di Ischia, già da 7 anni, che ha esaminato ed esposto le varie criticità ma anche i punti di forza del nosocomio. «Finalmente – ha dichiarato la dottoressa – si è sbloccata una situazione importante con la ristrutturazione dei complessi operatori e la sala parto, e con le procedure per il rifacimento del viale d’ingresso all’ospedale». La Grossi ha inoltre illustrato che il nosocomio isolano dispone di ben 77 posti letto più 11 posti di dialisi ed nel reparto di oncologia, sono seguiti oltre 100 pazienti che quindi non devono raggiungere la terraferma per le cure. Dopodiché si è passati agli interventi dei Consiglieri regionali, la prima è stata Maria Grazia Di Scala, che ha sollecitato l’ASL ad attivarsi per la risoluzione del contratto per Villa Stefania, ed annunciato novità sul fronte trasporti ed orari. Mentre il Consigliere Francesco Emilio Borrelli, ha sottolineato la necessità di questo confronto con ASL e Sindaci per migliorare insieme il servizio sanitario sulle isole, e trovare soluzioni condivise per le varie criticità. L’incontro si è concluso con una replica del Commissari D’Amore, che incalzato dai Sindaci ha dichiarato che tornerà sull’isola entro il mese di marzo, e che il bisogno di assistenza sollecitato dagli amministratori locali, sarà la spinta per creare nuovi percorsi assistenziali. L’audizione si è poi conclusa con un saluto del Presidente Topo.

I COMMENTI A CALDO – Positivi sono stati i commenti a margine della Commissione da parte dei primi cittadini. Il Sindaco di Forio, Francesco Del Deo, ha apprezzato la posizione del Commissario, ma adesso auspica maggiore collaborazione e confronto. Mentre il primo cittadino di Ischia, Giosi Ferrandino, ha valutato positivamente il fatto che durante l’audizione si siano compresi i problemi e che si è presa coscienza che i sindaci sono le autorità sanitarie ed in questo ruolo devono avere un confronto constante con l’azienda sanitaria locale.

 

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