CRONACAPRIMO PIANO

Emorragia infinita, a Ischia chiude un altro sportello bancario

La Bper di via Roma abbasserà le saracinesche il prossimo 20 maggio, gli uffici saranno dirottati presso la filiale ex Banca Popolare di Ancona in via Alfredo De Luca. Una scelta che lascia perplessi ma di fronte alla quale non si tornerà indietro. Nel solo Comune di Ischia nel 2000 le filiali erano 14, oggi sono appena 5. E quanti disagi per l’utenza…

C’era una volta Ischia, una di quelle località dove negli anni d’oro – che tra l’altro fanno parte di un passato nemmeno così remoto – le banche facevano a gara per riuscire ad aprire una filiale e mettere la “bandierina” sull’isola verde. “Da qua se ne vanno tutti”, viene invece quasi da dire oggi chiosando la frase contenuta nella canzone di Caparezza “Good bye malinconia”, perché ormai negli ultimi anni il trend si è clamorosamente e copiosamente invertito fino a scatenare una vera e propria e fuga con conseguente emorragia di sportelli bancari (e ATM, giusto perché piove sempre sul bagnato) sul territorio locale. L’ultima notizia in ordine di tempo riguarda la filiale della BPER ubicata ad Ischia in via Roma, a due passi due dalla centralissima Piazza Croce. Signori si chiude, dal 20 maggio i clienti dovranno dirottarsi in via Alfredo De Luca dove sorge attualmente la ex Banca Popolare di Ancona (già diventata anch’essa Bper). Va ricordato che qualche tempo fa la Unipol di via Foschini aveva chiuso i battenti dirottando i suoi clienti a via Roma dopo la fusione tra i due istituti. Questo, dunque, è il secondo accorpamento in pochi anni. Di fatto, per farla breve, in un solo immobile dovranno confluire i clienti di tre banche. La fusione con la “fu” Banca Popolare di Ancona ha indetto i vertici a chiudere una delle due sedi partendo dal presupposto che gli immobli distano poche centinaia di metri l’uno dall’altro, anche se ovviamente la posizione geografica non dovrebbe costituire una pregiudiziale, o quantomeno l’unica. Ma tant’è, se si pensa che la BPER prima dell’estate chiuderà 120 filiali, allora la scelta di accorpare Ischia non sorprende affatto. Anche se voci di dentro raccontano comunque che la struttura di via Roma anche nel 2021 abbia prodotto utili per alcune centinaia di migliaia di euro e quindi il quesito nasce spontaneo: vale davvero la pena abbassare la saracinesca risparmiando di fatto solo il fitto, visto che il personale in organico resterà un costo da sostenere?

Insomma, la morale – nel colpevole silenzio della politica, che chissà se almeno stavolta si degnerà di battere un colpo – è che la nostra isola viene usata ancora una volta come una mucca da mungere prima di essere poi abbandonata senza scrupolo alcuno. Prima di Bper e Unipol avevano già chiuso i battenti nella sola Ischia Intesa San Paolo, Unicredit e Monte dei Paschi di Siena. Così sul corso principale, il cosiddetto salotto buono, restano una sola banca ed un solo sportello bancomat, con intere frazioni che di rimando restano prive di un servizio indispensabile per una località turistica: l’esempio del borgo antico di Ischia Ponte, a riguardo, crediamo rappresenti una sorta di icona. Lontani da ogni considerazione o riflessione, i fatti raccontano che agli inizi del 2000 gli sportelli bancari presenti nel solo Comune di Ischia erano 14. Oggi, a distanza di poco più di un ventennio, si sono ridotti a 5, di fatto appena un terzo. E la situazione ovviamente non va meglio altrove, se si pensa che a Casamicciola non c’è più una banca e che per esempio a Sant’Angelo anche solo per un prelievo bancomat bisogna andare in “processione” a Forio. Va poi ricordato a proposito di “emorragia” che Intesa Banco Napoli ha chiuso a Piedimonte, ad Ischia Porto in via Iasolino, due sedi all’ingresso e nel cuore di Ischia Ponte, a Sant’Angelo e Panza. Insomma, un vero e proprio “repulisti”. La Banca Popolare di Bari ha ammainato le bandiere e lasciato Forio, dal Comune del Torrione è andata via anche la Popolare Torre del Greco, l’Unicredit di via Michele Mazzella a Ischia pure ha chiuso così come Banco di Napoli prima e Banca Popolare di Ancona poi in quel di Casamicciola. Dove almeno nella centralissima Piazza Marina dopo le reiterate sollecitazioni del sindaco Castagna, quantomeno hanno rimesso in funzione un ATM di fondamentale importanza, laddove si consideri che ci troviamo in prossimità di uno scalo portuale. Comunque, al tirar delle somme, ecco che svegliandoci dal torpore che da troppo tempo ci accompagna ci ritroviamo ad essere vessati non soltanto per pagare una benzina a prezzi introvabili lungo lo stivale, a fare i conti con trasporti marittimi spesso “approssimativi” (e abbiamo utilizzato un eufemismo), ma anche per vederci negato sempre più un servizio che pure riveste una fondamentale importanza. Siamo certi che il sindaco Enzo Ferrandino muoverà qualche passo per cercare di capire se esistono i presupposti per evitare questa ulteriore “contrazione”, ma l’impressione è che ormai la linea intrapresa è questa e non resta che adeguarsi. Anche se Ischia, negli ultimi anni, sta a nostro avviso pagando davvero un prezzo troppo alto.

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