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Scontro in consiglio per il Flag, Bernardo mette all’angolo la maggioranza

ISCHIA – Una seduta di consiglio comunale, quella svoltasi martedì pomeriggio pomeriggio ad Ischia, caratterizzata da qualche assenza ma anche dalla singolarità dello svolgimento in prima convocazione, fatto decisamente anomalo in via Iasolino. Un solo punto all’ordine del giorno, l’adesione alla cosiddetta Scarl per i progetti legati alla pesca, ma chi si aspettava una seduta lampo è rimasto decisamente deluso. E’ vero, non si è fatta certo mezzanotte, ma in ogni caso se ne sono andati novanta minuti, praticamente il tempo di una partita di calcio, per arrivare ad un’approvazione praticamente scontata soltanto in virtù dei numeri in possesso della maggioranza. Ad aprire le danze, per la verità, sono stati i consiglieri di minoranza Carmine Bernardo e Ciro Ferrandino i quali rivolgendosi alla maggioranza tutta hanno chiesto lumi su un paio di fatti decisamente gravi. Il primo, al quale solo il nostro giornale ha dato il risalto che meritava, riguardava il giovane studente feritosi al Palazzetto dello Sport mentre faceva educazione fisica, il secondo invece la misteriosa crescita di un’alga all’interno della piscina comunale, che avrebbe indotto chi di competenza a correre ai ripari adottando soluzioni quantomeno discutibili. Il vicesindaco Enzo Ferrandino ha subito affermato in premessa che avrebbe risposto e relazionato in merito, ma la seduta ha proseguito e alla fine silenzio assoluto su due episodi a dir poco disdicevoli. Un atteggiamento, questo, che francamente alle minoranze è piaciuto ben poco e che ha rappresentato una evidente gaffe.

Quando si è trattato di entrare nell’argomento oggetto di discussione, a prendere per prima la parola è stata l’assessora Carmen Criscuolo. «Da settembre abbiamo aderito con una apposita delibera di giunta ad un accordo di partenariato – ha ricordato – per poter usufruire e partecipare a finanziamenti europei nell’ambito della pesca. Poi la Regione Campania ha invitato anche i flag a trasformarsi in una società ritenendo quest’ultima il soggetto giuridico più solido. Una volta convocati i partner già soci, si è deciso a maggioranza di procedere all’acquisto della quota fissato in 645 euro da parte del Comune di Ischia». Dopo questa premessa, che per ovvi motivi vi abbiamo sintetizzato, è iniziato un lunghissimo botta e risposta tra  Carmen Criscuolo ed il consigliere Carmine Bernardo. Quest’ultimo, in prima battuta, ha sottolineato l’opportunità di inserire nella delibera che è la Regione che vuole e consiglia la Scarl: «Questo è un atto – ha rimarcato l’avvocato – che finisce alla Corte dei Conti e dunque bisogna prestare la giusta attenzione». Il consigliere ha fatto poi riferimento anche ad una serie di figure che rientrano nel progetto, non nascondendo le sue perplessità sul fatto che all’interno figurino architetti, ingegneri e finanche esperti in scienze umanistiche. «Chissà cosa c’entrano con la materia, magari devono insegnare a parlare ai pesci», ha chiosato in maniera scherzosa rivolgendosi a Ciro Ferrandino che era seduto accanto a lui. Ma subito dopo, ritornando serio, Bernardo ha anche chiesto con quali atti siano state fatte le selezioni e quanti soldi fossero stati spesi. In quel preciso momento non è mancato un pizzico di imbarazzo in sala. Dapprima Carmen Criscuolo non è apparsa convincente nella sua replica, limitandosi ad un vago «credo», poi il segretario comunale Giovanni Amodio, interpellato in merito, ha candidamente affermato di non saperne nulla. Il tutto, secondo l’esponente di opposizione, rappresentava un qualcosa di assolutamente surreale visto che erano stati spesi qualcosa come 40.000 euro.

Come succede da qualche tempo a questa parte, anche nella seduta di ieri non è mancato il momento di ilarità, che stavolta ha letteralmente mandato nel panico diversi consiglieri. E’ bastato chiedere in sala consiliare se qualcuno avesse parcheggiato una determinata vettura sotto al municipio, che si è subito capito che i vigili urbani stavano multando le macchine parcheggiate in sosta vietata, ovviamente senza guardare in faccia a nessuno, nemmeno agli stessi consiglieri. E così qualcuno si è allontanato dalla sala per andare a verificare cosa stesse succedendo mentre qualcun altro l’ha presa con un pizzico di ironia. E’ stato il caso, ad esempio, di Luca Montagna, che ha esclamato: «Se mi hanno fatto la multa, la porto a Enzo Ferrandino…». Che dire, speriamo che sia rimasto indenne, così da non gravare sulle finanze del povero vicesindaco.

Esaurita la parentesi (tragi) comica, ecco che Bernardo ha ripreso il suo violento attacco alla delibera e soprattutto alle modalità con cui la stessa era stata predisposta, con una serie di lacuni facilmente individuabili. L’avvocato ha dapprima rimarcato di non aver mai visto il voto per acclamazione in una società (e vagli a dare torto) e poi che la società stessa prevedeva un amministratore unico o in subordine la presenza di un numero di componenti che variava da un minimo di tre ad un massimo di cinque. Ed il Comune di Ischia, in maniera assolutamente “geniale”, manco a farlo apposta ne andava a prevedere sette. Il consigliere comunale, a quel punto, dopo aver chiesto ai suoi interlocutori se c’era la necessità di votare con urgenza il provvedimento, non ha potuto che concludere in maniera rassegnata: «Quelle che ho citato sono soltanto alcune evidenti e palesi anomalie – ha detto – credo ce ne sia abbastanza per fare un lavoro quanto più possibile aderente a quelle che sono le norme da rispettare». A quel punto il segretario comunale Amodio ha provato a vestire i panni di avvocato difensore della maggioranza spiegando che «se ci sono delle discrasie, il notaio dovrebbe rilevarle e non procedere alla stipula, questo è quanto deve succedere se ci trovassimo in presenza di una delibera contra legem». Anche stavolta Carmine Bernardo ha avuto la risposta pronta specificando che il notaio certo non svolge il ruolo di comitato o organo di controllo.

A quel punto i tempi erano maturi per passare alle dichiarazioni di voto. Quella della maggioranza è stata affidata al capogruppo Pd in consiglio comunale, Ottorino Mattera, che è stato chiaro e telegrafico: «Annunciamo voto favorevole». Decisamente più articolato l’intervento di Bernardo nell’annunciare il suo voto contrario. «Come al solito ci troviamo davanti ad un’operazione di spreco di denaro pubblico. Così come successo in passato con il Gac, stiamo facendo adesso con il Flag», ha tuonato l’avvocato prima di aggiungere: «Con quei soldi avete fatto la festa del Re, il buon pescato, ma per la pesca ed i pescatori non avete combinato nulla. Siamo arrivati a dover registrare dei paradossi e pure dei falsi storici: i sovrani, lo sanno tutti, non mangiavano pesce che all’epoca era alimento dei poveri, ma carne e cacciagione. La verità è che qui tutto nasce da una società che viene e ci porta le carte, se le fa a suo favore e mette in difficoltà noi. Se è vero che rispetto agli altri strumenti questo è il più idoneo, non si capisce perché non lo scriviamo da nessuna parte. E poi l’assessore Criscuolo viene a raccontarci che la Regione ci ha imposto di fare questo, ma io in verità non ci credo: la morale è che facciamo gli interessi di qualcuno, non certo della comunità che amministriamo…».  E poi l’ultimo avviso ai naviganti: «Questi atti finiranno obbligatoriamente alla Corte dei Conti, e se il Controllo li legge si renderà conto di certo di una serie di pacchianerie così evidenti che proprio non so come andrà a finire. Insomma, non posso che esprimere voto contrario». Come capogruppo di Ischia Nuova ha inteso dire la sua anche Ciro Ferrandino: «Esprimo voto negativo ma con dispiacere – ha spiegato – perché abitualmente su questi argomenti che prevedono il coinvolgimento di altri enti e soggetti il mio contributo è di prassi sempre propositivo. Ma questo caso, purtroppo, non può che costituire la classica eccezione. Enti simili a quello che si intende costituire, infatti, in un passato anche recente hanno prodotto sprechi ed irregolarità per assunzioni e conferimenti di incarichi».

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Il momento del redde rationem, naturalmente, non ha riservato sorprese. Sette sono stati i voti favorevoli, tre invece quelli contrari: a Carmine Bernardo e Ciro Ferrandino si è infatti aggiunto il presidente del consiglio comunale, Gianluca Trani. Da segnalare, piuttosto, che i consiglieri di Progresso per Ischia, Luigi Balestrieri e Gennaro Scotti, che nelle ultime sedute avevano avuto il “sì” facile, hanno tornato a vestire i panni degli astenuti.

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GAETANO FERRANDINO

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