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Castagna lancia l’sos: Non lasciamoli soli

La morte di Renata, la senzatetto di origine polacca, ha scosso il sindaco di Casamicciola. Giovan Battista Castagna appena ha appreso la notizia ha scritto al Prefetto di Napoli Carmela Pagano, alla Caritas di Ischia nella persona di don Gioacchino Castaldi, all’Asl Napoli 2 Nord – unità operativa Complessa di Salute Mentale nella persona del direttore Emilia Cece, al Direttore Sanitario dell’Ospedale Rizzoli Luigi Capuano, alla Compagnia Carabinieri di Ischia nella persona del  Capitano Angelo Pio Mitrione, alla Compagnia Carabinieri Casamicciola al Comandate Battello ed al vice Questore della Polizia di Stato dott. Alberto Mannelli. A tutti una richiesta: “Urgente accertamento sanitario finalizzato alla verifica delle condizioni psico-fisiche dei senza fissa dimora nel Comune di Casamicciola Terme”. Per Castagna “quella dei senza fissa dimora è una condizione umana e sociale che sottende un grave problema della nostra società, perché il grado di equità di una società si vede dal modo in cui protegge e accoglie le persone vulnerabili e che ogni volta che questa condizione assume dimensioni rilevanti vuol dire che c’è qualcosa nella nostra collettività che non funziona ed è un problema che riguarda tutti indistintamente”. Anche alla luce del tragico evento accaduto nella notte tra sabato e domenica nel Comune di Casamicciola Terme presso i giardini del Complesso del Pio Monte della Misericordia, Giovan Battista Castagna, nello spirito di una leale e reciproca collaborazione tra Enti dello Stato ha chiesto “un intervento urgente e congiunto, ognuno per quanto di competenza, al fine di scongiurare ulteriori tragici epiloghi come quello purtroppo accaduto nella notte scorsa”. Il grido di dolore e la richiesta di aiuto del primo cittadino di Casamicciola non è postumo alla tragedia. Nella giornata di sabato, infatti, il sindaco ha inviato una nota alla Caritas Ischitana ed all’Asl Napoli 2 Nord – unità operativa Complessa di Salute Mentale nella persona del direttore Emilia Cece, al Direttore Sanitario dell’Ospedale Rizzoli Luigi Capuano e per conoscenza a Carabinieri e Polizia una nota con una richiesta urgente di accertamento sanitario finalizzato alla verifica delle condizioni psico-fisiche di un non abbiente senza fissa dimora. Ma non è la prima missiva del sindaco di Casamicciola. Castagna nella nota sottolinea come ci siano state già altre note “con le quali sono state evidenziate le gravi condizioni igienico-sanitarie e psicologiche in cui versa un senza fissa dimora, che staziona nei pressi della sede temporanea del Comune di Casamicciola Terme in Piazza Marina locali, ex locale “Capricho de Calise”. Il primo cittadino a seguito di condizioni meteo avverse, caratterizzate da venti gelidi ed un drastico abbassamento delle temperature, nella giornata di sabato ha contattato il 118 per un trattamento sanitario per il clochard. Successivamente Castagna si è anche recato personalmente presso la struttura ospedaliera. Ma “lo stesso clochard rifiuta qualsiasi tipo di aiuto, nonostante stia mettendo seriamente a rischio la propria vita (probabilmente per le sue alterate capacità cognitive, ma anche per una condizione fisica generale sicuramente precaria), ma che per coscienza e spirito di carità è d’obbligo un’assistenza”.

Castagna, quindi, “nello spirito di una leale e reciproca collaborazione tra Enti dello Stato, un intervento congiunto, ognuno per quanto di competenza, al fine di scongiurare tragici epiloghi, di questa triste vicenda che vede un essere umano completamente solo e abbandonato ad un destino purtroppo tragico”. Un intervento quasi premonitivo che comunque non ha fatto sì che fosse salvata la vita di Renata. “In qualità di massima autorità sanitaria del Comune di residenza o del Comune dove la persona si trova momentaneamente, in assenza di opportuno riscontro si vedrà costretto ad agire nei modi previsti dalla legge presso le autorità giudiziarie competenti”, ha avvertito sabato Castagna. Il sindaco ha fatto tutto ciò che poteva e doveva anche se non è bastato. “Sulla delicata e nella circostanza purtroppo tragica problematica delle persone disagiate –ha detto ieri dopo la tragica notte che ha visto morire Renata – abbiamo più volte scritto a tutte le autorità competenti, non ultimo all’Asl proprio nella giornata di sabato alla luce del clima rigido che si prospettava”. Al di là del ruolo istituzionale, da sindaco, Castagna si è preoccupato umanamente di garantire una degna sistemazione ad un senza fissa dimora. “Ho provveduto a fare in modo che un clochard che dimora a Piazza Marina fosse accompagnato all’ospedale Rizzoli nella serata di sabato. Nella notte, però, ha lasciato il nosocomio volontariamente firmando le dimissioni”. “E così oggi (ieri per chi legge ndr) – ha detto ancora Castagna – abbiamo dovuto ripetere il rituale, accompagnandolo presso il Centro di Prima Accoglienza a Forio. Su questa delicata questione siamo sempre vigili e presenti, in passato abbiamo chiesto anche il supporto della Curia e di altri Enti, non ci siamo mai girati dall’altra parte”. E ha concluso la fascia tricolore di Casamicciola con un monito: “Troppo spesso ci scontriamo con il silenzio delle istituzioni tutelate ad affrontare e risolvere questi problemi, inutile girarci intorno”.

 

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