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Sequestro nei negozi ischitani, prodotti biologici made in Calabria

Sotto sequestro false specialità d’Ischia agroalimentari, i prodotti erano esposti sui banchi di una attività commerciale i cui due gestori sono stati denunciati. L’operazione è stata condotta oggi dal Corpo Forestale dello Stato appartenente al Nipaf (Nucleo investigativo polizia ambientale e forestale) del Comando Provinciale di Napoli e al Comando stazione di Casamicciola, che ha contestato agli esercenti frode in commercio e difformità nella tracciabilità dei prodotti. Al termine dei controlli sono stati sequestrati 50 vasetti di miele e 50 di marmellata, 180 lattine di olio extravergine di oliva da un litro, 115 da 500 ml, 58  da 170 ml. I contenitori di olio extravergine d’oliva di fatto riportavano l’ etichetta «Specialità d’Ischia», i vasetti di marmellata di limone e mandarino d’Ischia, i vasetti di miele al limone d’Ischia e i vasetti di marmellata  la dicitura “biologica”. Ma dalla documentazione esaminata,  è emerso che nessuno dei prodotti esposti per la vendita era stato prodotto sull’Isola. I forestali hanno accertato infatti che l’olio proveniva da Vibo Valentia, le etichette originali erano state sostituite con la dicitura «Specialità d’Ischia».

Il miele al limone, in vendita con l’indicazione di Miele d’Ischia al 100%, è risultato prodotto a Cava dei Tirreni. Peraltro soltanto il 90% del contenuto nei vasetti è miele: la restante parte è una miscela a base di limone e nocciola. Un composto che, in base alla  normativa vigente, non è consentito aggiungere ad alcun tipo di miele. Ma non solo. I vasetti con la marmellata di limone e mandarino non contenevano agrumi prodotti sull’isola. Ed una parte è stata posta in commercio con la falsa indicazione di «prodotto biologico». L’etichetta è stata sostituita. I forestali hanno anche verificato che l’azienda agricola produttrice, risultata non autorizzata per questa produzione, ha venduto i vasetti come marmellata normale e non biologica. Le confezioni irregolari infine sono state poste sotto sequestro, i due esercenti denunciati all’Autorità giudiziaria.  «L’attività eseguita dal personale del Corpo Forestale  dello Stato rientra nell’ambito  dei controlli per la sicurezza e la tutela dei prodotti agroalimentari», afferma in una nota il Comandante provinciale Angelo Marciano. «I controlli sulla tracciabilità degli alimenti, nonché sulla conformità alla normativa che ne regolamenta la commercializzazione nel nostro paese, sono una delle attività rilevanti del  personale del Corpo Forestale dello Stato nella provincia di Napoli», commenta il Commissario capo e responsabile del Nipaf, la dottoressa Rosa Codella. (ILMATTINO.IT)

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