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Serrara Fontana, il pallone si è “schiattato”

Il sindaco del Comune montano, Irene Iacono, dice no alle piazze che troppo spesso vengono trasformate in campi di calcio: la decisione adottata dopo le segnalazioni di svariati cittadini. Ecco le sanzioni

Il sindaco Irene Iacono dice “no” alla partita di pallone. Serrara Fontana blinda le sue piazze. Come spiega il primo cittadino si è reso necessario dare seguito alle varie sollecitazioni da parte di cittadini che hanno richiesto “interventi a tutela della tranquillità nelle zone del centro abitato del Comune di Serrara Fontana, in particolare nella zona di Fontana,di Serrara e di Sant’Angelo, causata da parte di ragazzi che con il gioco del pallone arrecano disturbo e danni a cose, a edifici pubblici e privati e molestia alle persone più anziane che sostano in dette zone per trascorrere in serenità gran parte della loro giornata”.Come sottolinea nella sua disposizione sindacale, Iacono ha ritenuto che per le modalità di svolgimento, “siffatta pratica sportiva può concretamente causare danni al patrimonio pubblico e privato insistente sulle piazze e nei dintorni e, più in generale, pericoli per la sicurezzadelle persone che vi transitano o vi sostano, tra le quali, come è noto, vi sono persone anziane, nonché può arrecare, con schiamazzi ed urla, disturbo alla quiete ed al pubblico decoro”. 

Scatta cosi il divieto di giocare a pallone nelle pubbliche piazze ritenendo il provvedimento un modo di “intervenire in maniera significativa, nel quadro della più generale attività di prevenzione a tutela della sicurezza urbana, nei confronti di tutti coloro che, con i propri comportamenti, contribuiscono a generare situazioni di insicurezza sociale, giocando a pallone nelle piazze pubbliche”. L’inosservanza implica provvedimenti sanzionatori,salvo che il fatto non costituisca reato e/o integri altre infrazioni amministrative. La violazione delle norme previste a Serrara Fontana è punita con l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da euro25,00 a euro 500,00. E’ prevista altresì la facoltà per gli organi accertatori del sequestro cautelare delle cose che sono servite o che sono state destinate a commettere la violazione amministrativa o che ne sono il prodotto. L’Amministrazione Comunale, comunque, spiega Irene Iacono, declina ogni responsabilità da eventuali danni arrecati, con il gioco. 

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