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Scuola, ecco i dettagli del decreto per il personale scolastico isolano

Nei giorni scorsi il ministero aveva emanato il decreto col quale venivano accolte le istanze dirette ad alleviare le molteplici complicazioni che il terremoto ha provocato nella realtà scolastica isolana. Un provvedimento atteso, sostenuto anche dal consigliere regionale Maria Grazia Di Scala, grazie al quale saranno applicate anche a Ischia le agevolazioni per il personale scolastico già previste per altre aree d’Italia pesantemente colpite dal dramma del terremoto. Com’è noto, il personale docente, educativo e Ata, residente nei tre comuni colpiti dal sisma, potrà rimanere in servizio presso le scuole dell’isola. Una decisione che mitiga la sofferenza di chi, lavorando nel comparto scolastico, è stato duramente colpito nella propria quotidianità. Vediamo in dettaglio le prescrizioni del decreto, che prende in considerazione la dichiarazione del Governo circa «lo stato di eccezionale rischio di compromissione degli interessi primari in conseguenza dell’evento sismico che ha interessato il territorio di alcuni Comuni dell’isola di Ischia il giorno 21 agosto 2017». La conseguente delibera del Consiglio dei Ministri, che ha dichiarato per sei mesi  lo stato di emergenza in conseguenza dell’evento sismico per i Comuni di Casamicciola, Lacco e Forio, e l’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile riguardante i primi interventi urgenti, hanno indotto il ministero a  disciplinare urgentemente le modalità di utilizzazione provvisoria del personale docente, educativo e ATA delle scuole site nei Comuni interessati dal sisma.

Il decreto si compone di un unico articolo, denominato “Criteri generali di utilizzazione del personale docente, educativo e Ata nelle scuole dei Comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno dell’isola di Ischia interessati dal sisma”, e diviso in cinque commi. Il primo recita: «Il personale docente, educativo e Ata con contratto a tempo indeterminato, titolare nelle scuole dei Comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno presta servizio nella scuola di titolarità, funzionante anche presso strutture temporanee o preesistenti organizzate secondo doppi turni. L’utilizzazione avviene anche a disposizione, purché non ci siano posti vacanti e disponibili nel medesimo Comune, nella medesima tipologia di posto e/o classe di concorso di appartenenza». Il comma seguente riguarda coloro che hanno subìto gravi danni alla propria abitazione, e stabilisce che «il personale docente, educativo e Ata con contratto a tempo indeterminato, che alla data del 21 agosto 2017 è residente, e quindi con dimora abituale, nei Comuni di cui al comma 1, in costruzioni crollate, divenute inagibili o indisponibili, può essere utilizzato a domanda, anche a disposizione, con le modalità di cui al comma 4, nel Comune di residenza o prossimo, secondo le proprie necessità. Sono posti in essere gli interventi più idonei per adeguare le consistenze dell’organico di diritto alle situazioni di fatto, al fine di garantire il buon andamento delle attività didattiche e la tutela delle posizioni lavorative del personale».

Il terzo comma prevede che «il personale docente, educativo e Ata con contratto a tempo indeterminato, che alla data del 21 agosto 2017 è residente, e quindi con dimora abituale, nei Comuni di cui al comma 1, può essere utilizzato a domanda, con le modalità di cui al comma 4, sui posti disponibili alla data di adozione della presente ordinanza, presso istituzioni scolastiche collocate nel Comune di residenza o nell’isola di Ischia, in subordine al personale di cui al comma 2». Il penultimo comma spiega le modalità di domanda: «Il personale di cui ai commi 2 e 3 può presentare domanda di utilizzazione, trasmissibile anche a mezzo postale, all’ufficio scolastico regionale di destinazione, entro il 21 settembre 2017. L’ufficio scolastico regionale provvede ad assegnare la sede di servizio entro il secondo giorno lavorativo successivo alla ricezione dell’istanza». Infine, il quinto comma afferma che «il personale di cui al comma 2, che deve raggiungere una diversa sede di servizio per l’anno  scolastico 2017/2018, prende servizio successivamente all’adozione del provvedimento di cui al comma 4». Una serie di disposizioni in asettico linguaggio burocratico che di fatto, nonostante le indubbie difficoltà provocate dai doppi turni, evita ulteriori pesanti disagi ai docenti, agli educatori e tutti gli altri addetti del comparto scolastico.

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