CULTURA & SOCIETA'

IL RICORDO Margherita De Rubertis, una donna speciale

Ricordare una donna è sempre impresa difficile per le tante sfumature che ognuna ha saputo dimostrare. Ma nel caso di Margherita De Rubertis diventa ancora più complicato, perché non è stata una donna statica ma sempre in movimento e alla ricerca del meglio per tutto ciò che la circondava.

Lodavo il suo darsi da fare per le donne del territorio e per la loro affermazione. Apprezzavo il suo impegno sociale, culturale oltre che politico. 

Il suo impegnarsi per la scuola è stato di eccelso valore. Ha combattuto per assicurare alle donne pari dignità nell’istruzione e nel lavoro, ha dato tutto il suo contributo per l’affermazione dei decreti delegati e per la presenza di genitori e studenti negli organismi scolastici, ha dimostrato di essere caparbia ma anche intelligente quando ha ricoperto incarichi di primo piano nei consigli di Istituto dell’isola, in particolare dell’Istituto Nautico.

Io l’ho conosciuta quando ricopriva la carica di Presidente del circolo AICS isolano.  Allora, ero responsabile del settore cultura dell’associazione, ma lei era riuscita ad avviare tutta una serie di attività sportive e culturali sul territorio. Nello sport ha spaziato dalla pallamano al calcio femminile, dalla pallavolo alla ginnastica ritmica e all’atletica leggera fino ai mitici Centri di Avviamento allo Sport con cui, a quel tempo, si dava la possibilità a bambine e bambini dell’isola di praticare le primarie attività motorie e di avviarsi alle varie discipline sportive. 

Tante le iniziative culturali e sociali che grazie all’AICS è riuscita a diffondere e a sostenere.

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Da una partecipata manifestazione contro la dittatura di Pinochet in Cile fino alla manifestazione “Marco Polo sbarca a Procida”. Era l’anteprima nazionale dello sceneggiato televisivo “Marco Polo” di Giuliano Montaldo. Presso l’allora Cinema Edison a Marina Grande arrivarono migliaia di persone, per cui l’AICS – grazie alla disponibilità di Montaldo, che aveva partecipato all’evento insieme all’indimenticabile suocera Vera Vergani Pescarolo – proiettò la pellicola per più giorni.

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La sua casa era un luogo aperto e disponibile.  Io stesso con la numerosa allegra “brigata” di amiche ed amici vi ho trascorso tante serate in allegria e convivialità, giocando, parlando, scherzando. Tra le altre cose, era anche un’ottima cuoca, conosceva segreti e ricette antiche che amava proporre ai suoi ospiti sull’ampio tavolone del suo cortile di casa, sempre generosamente bandito.

Eccezionale le sue capacità ed attenzioni per l’artigianato locale e per il ricamo, arte in cui dimostrava tutta la sua bravura ma anche il suo intuito. All’estro e alla capacità delle mani accoppiava gusto e sensibilità che scaturivano dalla sua eccezionale conoscenza ed attenzione per le tradizioni procidane.

La trovavamo sempre protagonista nelle più diverse battaglie sociali e nelle rivendicazioni per i più deboli e per quelli maggiormente in difficoltà.

Quando si celebrava la Sagra del Mare o un evento che richiamasse usi e costumi di Procida, bisognava mettersi nelle sue mani: sempre pronta e disponibile a dispensare consigli e soluzioni. Ogni “Graziella” con il suo abito alla greca si affidava a lei ed ogni abito della tradizione locale rappresentava il suo patrimonio culturale da difendere.

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