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Si staccò la mano, intervento riuscito per Vincenzo Rotolo

La buona notizia arriva dall’equipe medica dell’ospedale Pellegrini di Napoli, che eseguì un’operazione durata ben undici ore: il paziente ha ricominciato a muovere l’arto ferito lo scorso 25 agosto

E’ sicuramente una delle notizie più belle di questa prima parte del mese di settembre sulla nostra isola anche perché consente di poter tirare un sospiro di sollievo e raccontare il lieto fine di una disavventura patita da un nostro concittadino che qualche tempo fa era rimasto vittima di un drammatico sinistro.

Un intervento chiurgico lungo e faticoso e non a caso durato la bellezza di undici ore ha permesso di riattaccare la mano ad un uomo, il casamicciolese Vincenzo Rotolo, cui era stata staccata all’altezza del polso mentre guidava l’auto con l’arto sinistro steso fuori dal finestrino. L’incidente accadde nella notte del 25 agosto a Lacco Ameno, ma solo ora i medici hanno verificato che l’intervento è perfettamente riuscito, tanto che l’uomo ha cominciato a muovere le dita. La delicata operazione, eseguita al Pellegrini di Napoli dall’equipe di chirurgia della mano composta dai dottori Armando Fonzone Caccese e Francesco Paolo Fonzone Caccese, ha richiesto complesse tecniche microchirurgiche per ripristinare la vascolarizzazione dell’arto, strappato dalla sua sede.

“L’eccezionalità del caso non dipende dal reimpianto in sè, un tipo di intervento considerato ordinario per un reparto come questo – spiegano i chirurghi – ma dal tipo di meccanismo traumatico caratterizzato da una gravissima mortificazione dei tessuti che di solito rende proibitivo ogni tentativo di recupero dell’arto amputato”.

La vicenda, come i più attenti lettori ricorderanno, risale allo scorso 25 agosto. Vincenzo Rotolo si trovava nottetempo alla guida di un mezzo dell’azienda di famiglia quando all’altezza del Fango attraversò la galleria iniziale costruita con i tubi per consentire l’accesso tranquillo a persone e veicoli nell’area lacchese della zona rossa vittima del terremoto del 2017. Presumibilmente per una disattenzione, la mano posta fuori al finestrino finì col rimanere incastrata tra i tubi mentre il mezzo era in fase di accelerazioni, con le drammatiche conseguenze facilmente immaginabili.

Subito dopo l’incidente, arrivati i soccorsi l’uomo era stato portato all’ospedale di Lacco Ameno per ricevere le prime cure e successivamente, a causa della gravità delle lesioni riportate, trasportato in eliambulanza all’ospedale Cardarelli di Napoli e da lì trasferito al pronto soccorso dei Pellegrini arrivando presso la struttura alle 5 di mattina. Da quell’orario in poi è cominciato l’intervento che e si è concluso alle 17. A distanza di circa dieci giorni dall’accaduto l’arto risulta perfettamente vitale ed il paziente, spiegano i chirurghi, riesce ad effettuare dei piccoli movimenti con la mano ricostruita. La notizia più bella e soprattutto la conferma che al sud, in termini sanitari, esistono ancora delle assolute eccellenze, come quella composta dall’equipe medica che ha operato il nostro Vincenzo.

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