CRONACA

SOS Rizzoli, così si rischia il collasso

Presso l’ospedale di Lacco Ameno mancano personale e logistica. La direzione sanitaria continua a non prendere provvedimenti, i sindacati chiedono un tavolo tecnico per sbrogliare la matassa

Malumori e tensioni al presidio ospedaliero Anna Rizzoli di Lacco Ameno per la non corretta gestione delle risorse umane come la mancata assegnazione di OSS ad alcune unita’ operative. Problematica che genera, unitamente all’atavico demansionamento di alcune figure professionali l’impossibilità di avere una turnistica regolare. Tutto ciò, non solo con grave nocumento del personale costretto a turni massacranti ed orari impossibili, del tutto lontani dalle prescrizioni del CCNL sanità, ma anche con gravi rischi e ripercussioni sul servizio offerto ai malati ed utenti dell’unico ospedale isolano.

A vuoto le richieste, i solleciti ed anche l’interessamento, timido dei sindacati di categoria, al Rizzoli è evidente la necessità di intervenire per la risoluzione delle problematiche lavorative, come il raggiungimento della sede di lavoro (trasporto marittimo e su ruota), divenuta ormai la spina nel fianco di ogni dipendente del presidio di via Fundera. In tal senso lunedi 1° febbraio si è tenuto un acceso faccia a faccia con la direzione sanitaria dell’ospedale da tempo finita nel mirino. Vi hanno partecipato i lavoratori e diversi esponenti di diverse sigle sindacali. Ciò che è emerso dall’incontro, oltre all’evidente inconcludente ed inutilità di tali riunioni, è che per una corretta continuita’ assistenziale su Ischia, da offrire ai Cittadini dell’isola e ai suoi ospiti è la necessità di avere di avere un numero maggiore di lavoratori con residenza in loco e di averli bandendo un apposito avviso pubblico che possa garantire forza lavoro e auspichiamo qualità professionale. È sotto gli occhi di tutti l’impellente bisogno, per salvare la sanità ischitana, di attivare risorse aziendali e regionali. Anche con la qualità della vita lavorativa, anche offrendo garanzie, rinforzi e forze fresche si può dare un incentivo a tutti i lavoratori per fare meglio e con sempre più impegno ed entusiasmo. Cose che pur mai la ASL Na2 nord ha perso.

In ultimo, ma non per ultimo il problema legato “il servizio Trasporti secondario” ormai declassato e privato di ogni risorsa. Ambulanze interne, auto, parco macchine tutto votato all’abbandono ed alla distruzione. Il personale, i mezzi e le attività logisticamente sono stati completamente distrutti, in favore, non si sa, di quale logica gestionale. Nonostante l’evidente fallimento sul nostro territorio di qua tesi gestione aziendale, nonostante i reiterati allarmi ed il grido di dolore lanciato, ad oggi non ci sono state risposte concrete alla soluzione del problema Rizzoli.

La direzione sanitaria del dottor Nunzio Quinto non intende sentire ragione e, addirittura, ha “delegato” un tecnico esterno dalla sanità, una figura che nulla a che vedere con il mondo della medicina, per la discussione e la risoluzione delle problematiche poste in essere. Sulla sorta di queste gravi problematiche i lavoratori del Rizzoli, la popolazione ospedaliera ha chiesto ai sindacati ed alla RSU aziendale l’istituzione di un tavolo tecnico di confronto sui disagi del P.0. Rizzoli di ischia, con la direzione strategica aziendale.

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