CRONACAPRIMO PIANO

Spagnolo sbarca con la coca, arrestato

I carabinieri lo hanno fermato a Casamicciola, nel trolley nascondeva oltre a 26 grammi di cocaina anche 10 grammi di marijuana. Intanto la 23enne puteolana fermata con 1 chilo di hashish è stata condannata a due anni

Due distinti episodi di cronaca accaduti nello spazio di poco più di 24 ore che testimoniano come Ischia sia sempre più una meta gettonata di spaccio di sostanze stupefacenti e dunque una piazza appetibile. E una legge di mercato insegna che dove c’è offerta deve per forza corrispondere la domanda. Nel mirino dei controlli dei carabinieri della Compagnia di Ischia il porto di Casamicciola, diventato un vero e proprio crocevia della droga. Dapprima è stata fermata una puteolana di 23 anni, trovata in possesso di un chilo di hashish e che è assurta agli onori della cronaca per non aver voluto attendere il processo per direttissima ai domiciliari per evitare la convivenza con la madre. Rito che è stato poi celebrato nella tarda mattinata di ieri dinanzi al giudice del Tribunale di Napoli. Che ha convalidato l’arresto dei militari dell’Arma ed ha poi condannato l’imputata alla pena di due anni di reclusione. Pena che per sua fortuna è stata sospesa, insomma non dovrà scontarla tra le mura domestiche in compagnia della genitrice con la quale lega decisamente poco, altrimenti di certo avrebbe preferito scegliere come location la casa circondariale di Pozzuoli.

Poi un altro episodio analogo ma decisamente più originale anche perché stavolta il protagonista è uno straniero un 39 enne incensurato che è finito in manette perché trovato in possesso di 26 grammi di cocaina già suddivisa in dosi e pronta per la vendita e 10 grammi di marijuana. Un soggetto non soltanto senza problemi con la giustizia ma di fatto sconosciuto, mai oggetto di un controllo, un vero e proprio fantasma. Di lui davvero non si sa nulla, né che cosa ci facesse sul territorio nazionale, né da dove provenisse, fatto sta che con la cocaina in suo possesso si potevano ricavare ben 110 dosi che avrebbero fruttato sicuramente un bel bottino. Anche per lui disposto il processo per direttissima che attenderà ristretto nel carcere di Poggioreale

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