CRONACA

Sterilizzare i randagi, Ferrandino “interroga” l’ASL

Il sindaco d’Ischia invia una nota al responsabile dei servizi veterinari sollecitando risposte celeri e maggiore attenzione su una tematica reiteratamente segnalata anche dalle associazioni di volontariato

Una nota dai contenuti chiari e netti, indirizzata alle autorità competenti con l’intento di risolvere una criticità che purtroppo si trascina da tempo immemore sul territorio isolano. Parliamo di una missiva che il sindaco d’Ischia Enzo Ferrandino ha spedito ai responsabili dei servizi veterinari e per conoscenza al direttore generale dell’Asl Napoli 2 Nord avente ad oggetto “Attuazione dell’art. 5 Legge Regionale Campania 11 aprile 2019 n. 3, recante disposizioni volte a promuovere e tutelare il rispetto, il benessere degli animali. Prevenzione del randagismo”.

Nel testo il primo cittadino esordisce ricordando quanto segue ai suoi interlocutori: «La scrivente Amministrazione Comunale – convenzionata col canile privato Fido e Felix di Orta di Atella (CE) – premesso che, ai sensi dell’art. 1 L. 281/1991 “Lo Stato promuove e disciplina la difesa degli animali d’affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, ne riconosce il diritto ad una vita dignitosa… al fine di favorire la corretta convivenza uomo-animale, preservare la salute pubblica, l’ambiente”; posto altresì che (sulla scia delle precedenti Leggi Regionali 23/1990, 36/1993, 16/2001) in base all’art. 5, comma 1, lett.re “b, d,” della vigente L.R. 11 aprile 2019 n. 3: “Le Aziende Sanitarie Locali attuano – anche attraverso apposite convenzioni con medici veterinari liberi professionisti – interventi miranti al controllo demografico dei cani randagi, delle colonie feline, con mezzi chirurgici”, rappresenta quanto segue, visti inoltre il D.P.R. 8-2-1954 n. 320, il D.P.C.M. 28-2-2003, l’art. 3 D.P.R. 31-3-1979, il Regol. Reg. 1/2021. Appare superfluo rimarcare, non solo sotto l’aspetto igienico-sanitario, l’importanza della prevenzione della piaga del vagabondaggio canino, sia in ambiente urbano che rurale, tantopiù in una stazione turistica internazionale come Ischia (ove manca un rifugio municipale: cfr. art. 2, comma 370, L. 244/2007). Piaga connessa alla salvaguardia zoofila, al rischio di aggressioni di esemplari inselvatichiti, all’aumento degli incidenti stradali, alla diffusione della leishmaniosi; un’infezione tropicale – endemica sull’isola verde – pericolosa pure per l’uomo, caratterizzata da disturbi intestinali, lesioni ulcerative ed altre zoonosi».

Il sindaco d’Ischia ha aggiunto: «Altresì in una precipua Circolare (n.11001 del 22 maggio 2019) il Min. Interno ribadisce: “Nel nostro paese, la protezione degli animali e la lotta al randagismo costituiscono principi fondamentali dell’ordinamento giuridico, che necessitano di ulteriori adeguamenti agli standards europei e, più in generale, al diritto sostanziale, espresso dalla mutata coscienza sociale, sempre più sensibile al welfare degli esseri viventi non umani”. Gli esponenti delle principali associazioni ecologiste locali ed in particolare i soci dell’ente solidaristico “P.A.S. PRONATURA-Pan Assoverdi Salvanatura”/ONLUS-E.T.S. lamentano, nel triennio 2019-2021 (quindi, già prima della pandemia in atto) una ridotta attività, sul territorio, di sterilizzazioni chirurgiche di cani e gatti randagi, da parte di codesta struttura – senza notiziare, al riguardo, il Comune di Ischia – a causa (sembrerebbe) di mancanza di personale ed adeguata “copertura finanziaria” ad hoc, in violazione delle norme di cui in premessa. Secondo gli ambientalisti, anzi, alla maggior parte degli interventi di profilassi, a beneficio degli animali vaganti o senza padrone, nelle pubbliche vie e negli spazi di pubblica fruizione, provvederebbero gli stessi volontari, presso ambulatori privati, a proprie spese».

Lo scrivente poi aggiunge e conclude: «Poiché (senza incorrere in errate interpretazioni del principio di “sussidiarietà orizzontale”) nessuno può chiedere al mondo del volontariato di far fronte, in pianta stabile, alle inefficienze pubbliche – pur apprezzando il lodevole spirito collaborativo delle associazioni spontaneistiche – la sottoscritta Amministrazione (che, recentemente, ha dedicato un “summit” alle tematiche in epigrafe, in data 12-5-2021, presieduto dal vicesindaco Luigi Di Vaia) prega gli Uffici in indirizzo, alla luce delle norme sopra enunciate, di voler chiarire a che punto è il piano (che risulterebbe sostenuto da adeguata copertura finanziaria) di sterilizzazioni di animali randagi sull’isola d’Ischia – direttamente e/o tramite convenzioni – per gli anni 2022-2023 e delle altre iniziative, d’intesa col Comune d’Ischia, finalizzate alla prevenzione del randagismo, il benessere degli animali, la tutela della salute collettiva. Con l’occasione, auspica un chiarimento sulla sostituzione del dott. Mauro Romano (di recente trasferito dalla sede isolana) nonché sugli esiti della gara d’appalto (Delib. ASL n. 275/2021; euro 290.000 euro, oltre IVA) per il servizio di accalappiamento cani sull’isola d’Ischia, pronto soccorso veterinario, custodia e trasporto a Napoli di animali malati, disabili, feriti, incidentati, vaganti, pericolosi»

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