Con Eleonora, provando a vincere stereotipi molto diffusi

Un attento e qualificato pubblico ha applaudito la giovanissima pianista Eleonora Lauro che il 21 luglio scorso ha inaugurato l’ottava edizione di “Armoniae – Appuntamenti musicali a Casamicciola Terme” presso la Basilica Pontificia del Sacro Cuore di Gesù e di Santa Maria Maddalena.

Eleonora comincia a studiare pianoforte dall’età di 4 anni con Teresa Coppa nella T.C.A. (The Creative Arts -Teresa Coppa Academy già Accademia dei Ragazzi) e dopo pochi mesi si esibisce in pubblico in occasione del suo primo saggio.Con suo padre, M° Nicola Lauro, cura la preparazione teorica. Nel 2008 consegue il I premio al Concorso Nazionale di Pianoforte di Cercola e si esibisce al concerto dei vincitori. Nello stesso anno l’Accademia le conferisce la borsa di studio, riservata ad alunni particolarmente meritevoli, ed organizza “Piano- Party” piccolo concerto riservato agli allievi dell’Accademia vincitori del concorso nel quale, ad appena otto anni, affronta con raffinata sensibilità un repertorio impegnativo. All’età di 12 anni tiene il suo primo concerto solistico nell’ambito della manifestazione “Natale in Comune” patrocinata dal Comune di Forio eseguendo, tra l’altro, il “Concerto in Re per pianoforte e orchestra” di F. J. Haydn. In accademia affronta a memoria anche brani complessi del repertorio a 4 mani e li esegue in concerto con i suoi compagni di classe. Partecipa a numerose rassegne e concerti nell’ambito di manifestazioni organizzate dal Comune di Forio, dal Comune di Casamicciola Terme, dal Rotary Club e da associazioni musicali dell’isola d’Ischia. Dopo il conseguimento della maturità classica, si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza alla Federico II di Napoli, ma, dopo più di 2 anni, si rende conto che la passione per la musica è più forte delle attitudini curialesche. Si iscrive nuovamente all’accademia T.C.A. e, con Teresa Coppa, in pochi mesi recupera la sua forma tecnica ed impara velocemente il programma che sta attualmente preparando per gli esami di ammissione al Conservatorio. Lo scorso maggio 2021 partecipa all’ “XI Concorso Nazionale Musicale San Vigilio in….canto, Roma” e vince il Primo Premio Assoluto con punteggio 100/100. All’inizio di luglio tiene il suo concerto di Diploma in Accademia nella “Concert Hall” sala dell’Accademia adibita ad eventi e concerti e chiusa per la pandemia. In occasione del concerto riceve, oltre al diploma con il massimo punteggio e la lode, una borsa di studio per frequentare una masterclass internazionale col pianista Per Narciso Masi che si terrà a fine luglio a Chianciano Terme.

Eleonora ha offerto una fresca interpretazione del Preludio e Fuga VI in Re min. di J. S. Bach (Clavicembalo ben temperato vol. II), un frizzante Allegro con brio dalla Sonata op. 2 n.3 diL.v. Beethoven, un apprezzato Studio Op. 25 n. 11 di F. Chopin, una sentimentale Ballata Op. 23 n 1 in Sol min di F. Chopin, un possente Etude Tableaux op. 39 n 6 di S. Rachmaninoff e, per concludere, un interessante Studio op. 8 n 12 A. Skrjabin.

Al termine del concerto, inserito nel ciclo di appuntamenti fortemente voluto dall’Associazione Pro Casamicciola Terme, con il patrocinio del Comune di Casamicciola Terme e con la direzione artistica di Giuseppe Castagna, abbiamo incontrato Eleonora, classe 1999.

Raccontaci il tuo primo incontro con la musica.

Ho avuto la fortuna di nascere in una famiglia che ama la musica e l’incontro è stato naturale e spontaneo. Fin da bambina i miei genitori si divertivano a suonare il pianoforte ed io spesso danzavo a ritmo di musica, affascinata dalle loro mani che scorrevano tra i tasti bianchi e neri del pianoforte e rimanevo ammaliata dai suoni che era in grado di produrre. L’approccio diretto e personale risale a quando avevo 4 anni. Ho conosciuto la mia Maestra (volutamente al femminile e con la maiuscola)Teresa Coppa che, con la sua esperienza, talento ed entusiasmo ha alimentato la passione per la musica, facendomi capire che però la predisposizione non è sufficiente, occorre disciplina e tanto impegno.

Cosa significa essere per te testimone della cultura musicale nel tuo territorio?

E’prematuro per me sentirmi e definirmi testimone della cultura musicale del mio territorio. Osservo e mi rendo conto che la promozione della stessa è affidata a iniziative lodevoli di singoli e di associazioni onlus, ma sarebbe auspicabile un più diffuso contributo finalizzato alla valorizzazione, pandemia permettendo, di ulteriori iniziative, non solo nel campo musicale, ma artistico in generale. Nel mio piccolo vorrei contribuire a far apprezzare,soprattutto trai miei coetanei, il fascino e la ricchezza di generi musicali, come quello classico, che apparentemente appaiono ostici e antiquati, provando a vincere stereotipi molto diffusi.

Come hai vissuto la musica durante la pandemia?

Con l’arrivo della pandemia ho avuto la possibilità di riscoprire me stessa e la mia grande passione per la musica, che avevo messo da parte per affrontare gli studi universitari e per il timore di non essere abbastanza brava. In seguito, anche ‘grazie’ alla pandemia, mi sono resa conto che per fare musica non è necessario essere impeccabili e puliti nell’esecuzione, ma amare ciò che si fa e trasmettere emozioni.

Quando ti sei sentita fiera di essere musicista?Quando, invece, te ne sei vergognata?

Sono contenta di dedicarmi alla musica perché convoglio le energie verso qualcosa che mi piace e ne vado fiera quando, riuscendo a vincere la naturale timidezza, il mio tallone d’Achille, riesco a trasmettere le mie emozioni.

Qual è il tuo sogno di felicità?

Alla Marzullo mi faccio la domanda e provo a darmi la risposta. Non ho un sogno di felicità, parole a cui non so dare un contenuto preciso. La felicità è forse uno stato d’animo provvisorio, momenti da cogliere e ci provo giorno dopo giorno, ricercandola nelle piccole cose e nelle persone che mi circondano, traendo energia positiva da tutto ciò che è bello e mi emoziona.