ARCHIVIOARCHIVIO 3ARCHIVIO 5

Cellammare: «2017 decisivo per la giustizia isolana»

Di Francesco Ferrandino

ISCHIA. Avvocato Cellammare, come giudica il 2016 dal punto di vista del settore-giustizia?

«Quello del 2016 è un bilancio più che positivo. A gennaio abbiamo messo a segno un primo importante risultato, con la proroga per il mantenimento della locale sezione distaccata del Tribunale.  Sono poi arrivate buone notizie anche per quanto riguarda l’edilizia giudiziaria: l’estate scorsa nel bilancio della Città Metropolitana è stata infatti prevista l’assegnazione dei fondi per il nostro Tribunale, che pochi giorni fa sono stati anche materialmente erogati al Comune. Si è così concluso un iter iniziato ben oltre un lustro fa, quando fu stipulato il primo protocollo d’intesa con la Provincia di Napoli: gli attori erano Cesaro, Giosi Ferrandino e Domenico De Siano. Tutti ricordiamo che però quei fondi furono stornati. Ora, grazie all’intervento di De Magistris e del sindaco di Ischia, siamo riusciti finalmente a sbloccare la situazione. Secondo il dottor Cozzolino, braccio destro di De Magistris, i lavori dovrebbero terminare addirittura entro maggio, anche perché a giugno dovranno cominciare i lavori di riedificazione del palazzo dell’ex liceo classico. Queste sono le ragioni che mi inducono a valutare come sicuramente positivo il bilancio del 2016».

Nel 2017 potranno quindi realizzarsi ulteriori importanti obiettivi.

«Sì, oltre al  trasferimento (anzi, al ritorno) alla sede storica del Palazzo di Giustizia,  potrebbe finalmente scoccare l’ora della tanto attesa stabilizzazione dei presidi giudiziari sulle tre isole minori. Un obiettivo possibile grazie alla legge sulla riforma della giustizia oppure, appunto, alla legge sulle isole minori. Quest’ultimo traguardo va assolutamente raggiunto entro il termine ultimo stabilito dalla proroga, fissato al 31 dicembre 2018. In questo caso, avremmo raggiunto tutti gli obiettivi. Nonostante il fatto che molte voci tra gli addetti ai lavori, anche in ambienti vicini al governo, testimonino della volontà dell’esecutivo di arrivare a tale stabilizzazione, fino a quando non si materializzerà un espresso provvedimento legislativo è meglio continuare a mantenere un profilo basso».

Ads

Restano comunque altri problemi.

Ads

«Naturalmente non dobbiamo dimenticare la carenza d’organico, che attualmente è sottodimensionato. Gran parte del personale è andato in pensione: ciascuno dei pochi addetti rimasti svolge in pratica il lavoro di tre-quattro dipendenti. Un impegno davvero encomiabile».

Potrebbe venire in aiuto il concorso per cancellieri recentemente indetto.

«Sì, il bando riguarda circa mille cancellieri, ma c’è anche un nuovo concorso per magistrati. Spero che qualcuno di questi cancellieri arrivi anche a Ischia: ne basterebbero anche tre o quattro per far funzionare a pieno regime la macchina della giustizia ischitana».

I rapporti dell’Assoforense con le istituzioni politiche hanno avuto momenti alterni. L’anno iniziò con gli effetti dell’ “incidente diplomatico” originato dal campetto del liceo, spesso adibito a parcheggio.

«In quell’occasione non mi pare di aver detto nulla di blasfemo quando difesi l’utilizzazione di quell’area come parcheggio per l’intera collettività, non soltanto per gli avvocati. Tra l’altro, non mi sembra che esso venga così frequentemente utilizzato a fini “sportivi”: se invece fosse usato per ospitare le auto degli utenti (cittadini, funzionari, avvocati) del palazzo di giustizia, potrebbe utilmente decongestionare il caos che ogni giorno colpisce via Michele Mazzella. Un compromesso ragionevole sarebbe quello di utilizzare l’area come parcheggio almeno durante i mesi invernali, quando le temperature rigide e il meteo inclemente tengono lontani i ragazzi dall’attività sportiva in quello spiazzo. In generale, comunque, l’Assoforense ha sempre mantenuto un ottimo rapporto con tutti i sindaci dell’isola».

Quanto c’è di vero nelle voci di una presunta “spaccatura” all’interno dell’Assoforense?

«Guardi, posso soltanto classificarla come una “bufala”. Come Presidente dell’Associazione Forense, io rappresento almeno il 95% degli avvocati isolani e posso assicurare che non esiste alcuna spaccatura, né tantomeno alcuna sfiducia nei miei confronti per il ruolo che svolgo. Quindi, per quanto mi riguarda, non so dirle da dove nascono tali voci, ma posso dire con assoluta sicurezza che sono completamente infondate».

Il Presidente Carlo Alemi, che durante il recente convegno dell’Assoforense si è visto conferire la cittadinanza onoraria da cinque comuni isolani, valuta con favore l’ipotesi del Comune Unico per dare maggior peso alle istanze dell’isola, una posizione che provocò la reazione, tra il serio e il faceto, del sindaco Del Deo. Dal punto di vista della Giustizia, Lei cosa ne pensa?

«Non so dare una risposta omnicomprensiva. Dal punto di vista di rappresentante degli avvocati isolani, ho sempre pensato che il Comune Unico potesse essere un traguardo importante, anzi, un vero progresso per la nostra isola, affinché si riducesse lo spreco di denaro pubblico e al contempo aumentasse l’efficienza dei servizi. Soprattutto, credo che si otterrebbe una maggior forza contrattuale con le istituzioni politiche territoriali sovraordinate, forza che i piccoli comuni non hanno. Questa è la mia personale opinione, anche se non ho mai partecipato attivamente alle iniziative in favore della riunificazione amministrativa dell’isola. Ovviamente comprendo le ragioni di chi vuole la permanenza dei sei comuni. Tuttavia credo che col Comune unico non si assisterebbe affatto alla perdita d’identità delle comunità locali. Posso comunque dire, avendolo vissuto per esperienza diretta a causa della vicenda della sede del Tribunale, che quando si va a contrattare con la Città Metropolitana, con la Regione o con le varie istituzioni centrali, si avverte la nostra mancanza di peso specifico, che invece potremmo avere nelle vesti di un unico grande Comune».

Un augurio per il 2017.

«Il mio augurio è rivolto all’intera comunità isolana, affinché veda finalmente riconosciuti i suoi diritti, senza più sentirsi cittadini di serie B rispetto a quelli della terraferma dal punto di vista dell’erogazione dei servizi. Non mi riferisco soltanto alla giustizia, ma anche alla sanità (non dimentichiamo le lotte che abbiamo sostenuto a fianco del Comitato unitario per il diritto alla salute), e a tutti gli altri servizi, dai trasporti terrestri a quelli marittimi. Soprattutto, dobbiamo rimanere vigili sul tema dell’edilizia scolastica: in molti casi i nostri edifici hanno bisogno d’importanti interventi di ristrutturazione, affinché i nostri ragazzi possano studiare in tutta sicurezza. Anche sotto questo profilo, il 2017 sarà decisivo».

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex