CRONACAPRIMO PIANO

Sgominata dalla polizia una centrale del “pezzotto”

Gli agenti del commissariato di Ischia sono intervenuti a Forio, dove un uomo aveva messo su anche uno shop on line per la vendita di abbonamenti di piattaforme televisive a pagamento. Ed era possibile diventare anche rivenditori. Inevitabile la denuncia all’autorità giudiziaria

Che negli ultimi tempi il “modus” di delinquere sulla nostra isola si fosse decisamente evoluto ed ampliato era un fatto noto, ma probabilmente stavolta nemmeno le forze dell’ordine avrebbero mai immaginato di scoprire quello che si sono trovati davanti, francamente un qualcosa di inusuale per la nostra isola. Gli agenti del commissariato di polizia di Ischia, guidati dal vicequestore Ciro Re, con il supporto del COSC (Centro Operativo Sicurezza Cibernetica) polizia Campania ha scoperto e stroncato un’attività di compravendita illecita di abbonamenti ad una serie di piattaforme televisive a pagamento (Sky, Dazn, Netflix ecc.). Era da un po’ di tempo che i poliziotti avevano adocchiato un immobile di Forio, dove si registrava un andirivieni decisamente sospetto e che non a caso aveva anche portato gli investigatori ad ipotizzare che dietro quell’anomalo via vai potesse nascondersi l’illecita attività di spaccio di sostanze stupefacenti, mercato purtroppo sempre molto fiorente sul nostro territorio. Ma in realtà le cose stavano in maniera diversa, anche se sempre di attività illecita e lucrativa si trattava.

La postazione e l’attrezzatura informativa sono stati posti sotto sequestro: secondo una prima stima i clienti gestiti direttamente o indirettamente erano oltre 9.000, con un giro d’affari di svariate migliaia di euro al mese. L’indagine è ancora in corso, non si escludono sviluppi

Gli agenti hanno tra l’altro eseguito un’accurata perquisizione soprattutto informatica in un locale ubicato a Forio e hanno anche verificato l’esistenza di uno shop on line che consentiva di acquistare abbonamenti illegali (i cosiddetti “pezzotti” addirittura con pacchetti e offerte dedicate. Non solo, l’ischitano dava anche la possibilità di accreditarsi come rivenditore, il tutto attraverso portali internet e server dedicati. Insomma, un meccanismo all’apparenza perfetto: in primis, per acquisire dei servizi ci si poteva muovere anche comodamente da casa con uno smartphone o un pc, e poi ci si poteva anche tuffare nel mondo degli affari vendendo a propria volta a terzi abbonamenti. Una catena di Sant’Antonio che naturalmente ha fatto la fortuna del nostro concittadino. Secondo una prima stima, i clienti gestiti direttamente e indirettamente erano fin qui oltre 9.000, con un giro d’affari di diverse migliaia di euro al mese. La postazione e la relativa attrezzatura informatica sono state poste sotto sequestro mentre l’uomo è stato denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria. L’indagine è ancora in corso e non si escludono ulteriori sviluppi, in particolare con il coinvolgimento di altri soggetti.

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