CRONACAPRIMO PIANO

IL PROCESSO Furto d’auto, due anni di reclusione per un ucraino

Un epilogo abbastanza scontato e inevitabile e che è giunto puntuale come un orologio svizzero al termine del processo per direttissima. Il cittadino di nazionalità ucraina che era stato arrestato – al termine di uno spettacolare inseguimento – dagli agenti del commissariato di polizia di Ischia (guidato dal vicequestore Maria Antonietta Ferrara) con la accuse di furto, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, è stato condannato alla pena di due anni di reclusione al termine del rito celebrato dal giudice monocratico del Tribunale di Napoli. Il quale ha deciso anche che l’imputato, all’atto della sentenza, fosse associato presso il carcere di Poggioreale. Una vera e propria mazzata per Yevgen Podkopayev, 37enne conosciuto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti penali e peraltro presente da tempo da irregolare sul territorio nazionale.

L’extracomunitario era finito in manette sabato sera al termine di un’operazione brillantemente condotta dagli agenti del commissariato di Ischia. I tutori dell’ordine avevano ricevuto la segnalazione di un furto d’auto e, percorrendo via Pendio del Gelso nel comune di Barano d’Ischia, avevano intercettato il veicolo rubato il cui conducente, alla loro vista, aveva accelerato la marcia effettuando manovre pericolose per la circolazione stradale. Gli agenti hanno inseguito e raggiunto l’uomo dopo un impatto con la volante in via Vittorio Emanuele. L’ucraino ha iniziato a inveire contro i poliziotti opponendo resistenza nel tentativo di guadagnare la fuga, fino a quando è stato bloccato.

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