CRONACAPRIMO PIANO

Terme, la Regione Campania mette il “sigillo” ai pozzi

Mano pesante di Palazzo Santa Lucia che sull’asse tra Ischia e Forio scrive la parola fine ad una serie di stabilimenti. Tra vendite, fallimenti, DURC e anche un pizzico di superficialità, la Direzione Generale per lo sviluppo economico e le attività produttive ha rigettato le istanze di ben quattro strutture termali tra Ischia e Forio. Si tratta dell’Hotel La Bagattella, Gattopardo, Letizia e Solemar. Ecco le disposizioni che dovranno osservare i Comuni e i titolari

Pioggia di Dinieghi dalla Regione Campania per i rinnovi delle concessioni termali in favore delle strutture ischitane. Tra sciatteria, vendite, fallimenti aziendali, perdite di suoli e questioni di lana caprina istituzionale, la Direzione Generale per lo sviluppo economico e le attività produttive ha rigettato le istanze di ben 4 strutture termali tra Ischia e Forio. Si tratta dell’Hotel La Bagattella, Gattopardo, Letizia e Solemar. Le pertinenze, così come definite dal decreto originario di concessione, sono affidate in custodia ai sindaci dei comuni in cui la concessione ricade.Dovranno essere eseguite opere necessarie per garantire la sicurezza dei luoghi e la salvaguardia del giacimento, ivi compresa la sigillatura dei punti di emungimento e il custode è tenuto a preservare la risorsa da qualsiasi inquinamento con idonei accorgimenti (sigillature e quant’altro). Avverso iprovvedimenti può essere proposto ricorso giurisdizionale amministrativo al T.A.R. Campania ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato, nei termini e nei modi previsti dalla legge. 

Tra il “Riordino del servizio idrico integrato ed istituzione dell’Ente Idrico Campano” e la messa a bando delle concessioni, nel mare magno di disposizioni normative che dirimono la materia, la Giunta ha demandato alla Direzione Generale per lo Sviluppo Economico e le Attività Produttive l’emanazione di un Avviso Pubblico per la presentazione di manifestazioni di interesse nel rispetto delle citate Linee Guida e di stabilire in anni 15, la durata delle concessioni fermo restando le ipotesi di legge riferite alla cessazione delle stesse. Le strutture in oggetto hanno tutte risposte all’avviso del 2019, ma in una maniera o in un’altra hanno posso il prezioso bene. 

IL FALLIMENTO DE LA BAGATTELLA

Il complesso forianoLa Bagatella che fu della famiglia Lauro dal 1999 gestiva la concessione rilasciata alla “Società Italiana Alberghi e Servizi (SIAS) S.r.l. dell’estensione di ettari 00.46.80 circa nel comune di Forio. Una concessione che dopo il fallimento della srl è andata persa tra DURC irregolari e mancati riscontri ai soccorsi istruttori. Come raccontano gli atti, nel novembre 2019 la società SIAS S.r.l. ha presentato istanza per il rinnovo della concessione denominata “Hotel Terme La Bagattella” per la durata di anni 15 ottenendo l’ammissione alla procedura di rinnovo. Però con sentenza n. 7 del 21/1/2021 il Tribunale di Napoli ha dichiarato il fallimento della SocietàItaliana Alberghi e Servizi (SIAS) S.r.l. Da qui l’ingloriosa sorte della concessione termale. La sentenza è stata trasmessa agli uffici regionali, dagli organi del fallimento, solo il13 marzo 2023, a mezzo PEC. Nella medesima nota viene specificato che la Curatela Fallimentare ha concesso in affitto la struttura alberghiera alla Società Elios servizi e turismo S.r.l.s.. È stata anche approvatal’offerta progettuale e gestionale per il rinnovo della concessione per lo sfruttamento delle acque termali denominata “Hotel Terme La Bagattella” avanzata dalla ditta SIAS S.r.l.; Poi è emersa, a valle dell’esame istruttorio, la non regolarità contributiva del richiedente. A nulla è valsa la richiesta alla società a presentare, entro il termine massimo di 10 giorni, eventuali osservazioni o integrazioni documentali. Anzi, il curatore fallimentare ha comunicato che l’immobile è stato trasferito alla Società “Hotel Micot” e che, pertanto, la SIAS S.r.l. non è più nella disponibilità dello stesso. Nei termini stabiliti per il soccorso istruttorio concesso dalla regione, non è pervenuto alcun riscontro da parte del curatore fallimentare della SIAS S.r.l in merito alla non regolarità contributiva del richiedente. Da qui il diniego dell’istanza di rinnovo della concessione denominata “Hotel Terme La Bagattella” alla società SIAS S.r.l. ela formale dichiarazione della cessazione della concessione.

IL GATTOPARDO NON RISPONDE AL SOCCORSO ISTRUTTORIO

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Anche l’altro Hotel foriano della famiglia Monte perde una concessione del 1977 denominata come la stessa struttura:“Il Gattopardo” dell’estensione di 0.5480 ettari.

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Analogamente il legale rappresentante della ditta Albergo Gattopardo di Monte Lucia ha presentato istanza per il rinnovo della concessione denominata “Il Gattopardo” per la durata di anni 15 ed è stata ammessa alla procedura di rinnovo, è stata approvata l’offerta progettuale e gestionale per il rinnovo. Nel marzo del 2022 è stata

trasmessa, alla ditta Albergo Gattopardo di Monte Lucia, comunicazione di avvio del procedimento finalizzato al rinnovo della concessione, eppure,a valle dell’esame istruttorio, è emersa la non regolarità contributiva della ditta richiedente.Entro 30 giorni la società avrebbe dovuto presentare riscontro, eventuali osservazioni o integrazioni documentali, ma non lo ha fatto dando fondamento al diniego dell’istanza con la consequenziale cessazione.

IL LETIZIA PERDE I SUOI TRA UN PASSAGGIO SOCIETARIO E L’ALTRO

L’altra ferita al blasone che fu delle Terme ischitane e rappresenta dalla concessione rilasciata, addirittura, nel 1974, per lo sfruttamento di acqua termominerale in favore della “Pensione Letizia”, fino al 4/8/2011 e poi in favore della società “CA.GI. di Carlo Pirozzi & C. s.n.c.”. Il 17maggio 2011 la stessa fu trasferita e intestata alla soc. “Nazareno Travel s.r.l.” di Lacco Ameno. Nel 2019 la Nazareno ha avanzato richiesta di proroga per la durata di 15 anni;l’avvio del procedimento finalizzato al rinnovo della concessione. Nel settembre 2021, la Società “Nazareno Travel s.r.l.” ha presentato istanza di trasferimento della concessione in oggetto a favore della CA.GI. s.r.l. La Regione Campania nell’aprile 2023 ha però comunicava alle società Nazareno Travel s.r.l. e CA.GI. s.r.l. l’esistenza di motivi ostativi all’accoglimento della richiesta di trasferimento. Infatti, nell’aprile 2023 la società richiedente rispondeva alle sollecitazioni regionali dichiarando di non essere più nella disponibilità dei suoli e delle opere destinate all’esercizio della concessione in oggetto, che sono invece nella disponibilità della CA.GI. s.r.l. dichiarando di non esercitare lo sfruttamento della risorsa termale, pur essendo nella disponibilità dei suoli e delle opere destinate all’esercizio della concessione in oggetto. Contestualmente la Regione chiedeva alla Società CA.GI. s.r.l. e per conoscenza alla Società richiedente, ha richiesto di fornire integrazioni documentali al fine di procedere al trasferimento della concessione, ma nell’ottobre 2023 la Società CA.GI. s.r.l. ha comunicato l’intenzione di alienare l’immobile “Hotel Terme Letizia”, non intendendo procedere allo sfruttamento della concessione.

IL CASO SOLEMAR

Infine,la società Hotel Solemar S.r.l perde una concessione del 1982, ricadente nel territorio del Comune di Ischia e dell’estensione di 0.184 ettari. La società ha risposto ai bandi e partecipato agli avvisi del 2019, è stata ammessa alla procedura ed è approvata l’offerta progettuale e gestionale per il rinnovo della concessione per lo sfruttamento delle acque termali denominata “Hotel Solemar” avanzata dalla ditta Hotel Solemar S.r.l. Nel dicembre 2022, a valle dell’esame istruttorio, è emersa la non regolarità contributiva dell’istante, la Solemar ha riscontrato, senza tuttavia fornire alcuna documentazione. Da qui il diniego e la dichiarazione della cessazione della concessione. A darne notizia il dirigente Riccardo Roccasalva.

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