CRONACAPRIMO PIANO

TRANSIZIONE ENERGETICA, FORIO E’ PRONTA A PARTIRE)

La CER dell’Isola d’Ischia per dare la carica al progetto. Se ne è discusso in un convegno a Forio, il commissario Legnini ha sostenuto il valore della comunità energetica e la sua importanza per l’isola

Il convegno sulla comunità energetica dell’Isola d’Ischia. Una tavola rotonda dove i partecipanti hanno condiviso l’assunto secondo cui sul tema della sostenibilità energetica e la transizione ecologica il “futuro è adesso” . Si tratta di sostenere l’ipotesi che nell’ottica della decarbonizzare è possibile, grazie alle Comunità Energetiche Rinnovabili, ovvero associazioni di cittadini, enti e imprese che decidono, insieme, di costruire impianti per produrre e condividere energia rinnovabile, con vantaggi per l’ambiente e benefici economici e sociali: A Forio hanno cercato di spiegare ancora come. Presso la sala del consiglio comunale. Nella sede del vecchio municipio. Sono intervenuti il Commissario straordinario per la ricostruzione di Ischia, Giovanni Legnini, Maria Teresa imparato, Presidente di Legambiente in Campania, Emanuele Petruzziello e Antonio Urciuolo, referenti della azienda Koala e Ciro Romano tecnologo presso CNR IRISS. Questi ultimi di fatto sponsor dell’iniziativa promossa dal comune di Forio. A coordinare il tavolo degli intervenuti il sindaco di Forio Stanislao Verde, la delegata alla transizione ecologica per il Comune, Marianna Lamonica. La prima azienda, tra l’altro ad aderire al progetto Share the Energy è stata la ditta il Nibbio proprio della famiglia Romano, tra le prime nel comune turrita a sottoscrivere l’iniziativa di fatto aprendo i lavori della giornata.

”Comunità energetiche: il futuro è ora, adesso” è un po’ l’assunto che, debitamente mutuato, seguono un po’ tutte le realtà aderenti a questa nuova forma di fare comunità nei territori. Partendo dall’energia per fare risparmio, ma soprattutto business. E’ il must del momento. Il dibattito sul futuro e su quel futuro che le comunità energetiche potrebbero aiutare a scrivere è entrato nel vivo in questi mesi. E non si tratterebbe neppure di un futuro troppo in là, atteso che come confermato anche dagli esperti intervenuti al tavolo del comune di Forio ci sono grandi novità su questo tema. Il Commissario On. Giovanni Legnini ha sostenuto il valore della comunità energetica e la sua importanza per Ischia. “Un valore aggiunto” ha detto evidenziando da giurista l’importanza che avrà “la forma giuridica della Comunità”. “La Corte dei Conti si è espressa sulle forme giuridiche della comunità, si è espressa su Montevarchi e sulla comunità energetica costituita, prima della regolamentazione più recente, in forma di società consortile a responsabilità limitata. La corte li ha detto ‘ni’ perché non era stata sufficientemente motivata la scelta. Cosi, Montevarchi nell’acquisire l’orientamento ha cambiato la forma promuovendo la fondazione di partecipazione. Non lucrativa anche questa, ma lo è per eccellenza, che prevede il conferimento di capitale per fare la fondazione e poi adesioni alla partecipazione. Serve il capitale investimento, ma chiunque può partecipare in forma associativa- ha spiegato Legnini dilungandosi sul tema al fine di evidenziare come sia importante scegliere la forma giuridica della comunità- necessario fare questo passo se si vuole portare il progetto su basi solide, per non essere costretti a stop, a riprendere o rifare tutto d’accapo. Plaudo e sostengo l’iniziativa di Forio ma è una cosa complessa. Non tutte le iniziative belle sono facile, son belle anche per questo”. Ha concluso l’On.Legnini.

Si parla di una sorta di ingegneria anche sociale per “stimolare cittadini ed imprese sempre consapevoli sul tema energetico” auspicando che Ischia non sia “un condominio conflittuale”. Accesa sostenitrice della iniziativa Maria Teresa Imparato, presidente regionale di Legambiente

Si parla di una sorta di ingegneria anche sociale per “stimolare cittadini ed imprese sempre consapevoli sul tema energetico. Sempre che Ischia alla fine per sua indole non si riveli anche in questo “un condominio conflittuale”. Accesa sostenitrice della iniziativa Maria Teresa Imparato presidente regionale Legambiente che ribadito l’importanza il valore delle comunità energetiche che “ben stressate danno la spinta giusta al cambiamento- ha detto- da Forio potrebbe esserci la spinta giusta per tutta l’isola sull’esempio di san Giovanni a Teduccio. Una realtà certo più difficile ma che da l’idea. Ci sono stati processi importanti anche nel centro Italia dove alcuni comunità sono state ricucite e ricostruire”. Secondo gli esperti le comunità energetiche subiranno ancora un profondo mutamento nei prossimi mesi in quanto da una fase “sperimentale” ossia legata alla possibilità di creare una CER (acronimo di comunità energetica) nel perimetro della stessa cabina MT/BT con una potenza incentivabile e installabile di impianti di produzione da fonti rinnovabili di massimo 200 kWp, si passerà ad una fase si può definire “attuativa”. Questa fase prevede un ampliamento del perimetro (tutte le utenze sottese alla stessa cabina AT/BT) e l’aumento della potenza incentivabile fino a 1 MWh, senza più limiti di potenza totale installabile. Saranno mesi cruciali i prossimi per affermare l’efficacia di questo strumento, soprattutto in chiave di risparmio energetico ed è applicabile a tutti gli ambiti dei fruitori di energia: dai privati alle aziende, fino agli enti pubblici. Le comunità energetiche si pongono l’ambizioso obbiettivo di essere un elemento di contenimento di costi dell’energia ormai completamente impazziti. Per i promotori delle comunità si tratta di una specie di opportunità sia per il mondo privato e quello pubblico.

Lo scopo della comunità energetica è quella di massimizzare la produzione e il consumo di energia pulita generata all’interno del proprio perimetro, minimizzando l’acquisto sul mercato. Si è parlato anche nel recente passato di incentivi derivanti dall’energia prodotta e auto-consumata del valore di 0,11 €/kWh con durata ventennale oltre ad un ulteriore beneficio economico pari a circa 9 €/MWh sulla quota di trasporto e di oneri di sistema che non verrà pagata interamente, essendo infatti l’energia auto-consumata localmente.

Ads
Ads

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex