Cani e gatti ammessi a Ischia ma per loro, il viaggio in nave, si fa all’esterno

Di Isabella Puca

Ischia – Comincia l’estate ed è tempo di vacanza davvero per tutti anche per i piccoli amici dell’uomo. Cani, gatti o pappagalli che siano, con gabbiette o guinzaglio, accompagnano i loro padroni in mare o in montagna. Con l’avvento dell’estate però, c’è anche chi i piccoli amici li abbandona in favore di una vacanza verso mete che non sono “pet friendly”. E Ischia? Le sue strutture, a cominciare dai mezzi per arrivare sull’isola, prevedono che anche i piccoli amici dell’uomo possano viaggiare in tranquillità? Mentre sull’isola proliferano gli alberghi che consentono l’alloggio anche per cani e gatti, per navi e aliscafi c’è ancora molta strada da fare. È di qualche giorno fa un episodio che fa riflettere e che ha innescato, nuovamente, una polemica già nota. Un’ischitana si è trovata a dover raggiungere la nostra isola dalla vicina Napoli accompagnata da un piccolo amico a quattro e zampe e mentre il suo biglietto da residente è di 3,40 euro, quello per il suo piccolo amico è costato ben 4 euro! 60 centesimi di differenza, ma perché? Per gli animali non è previsto nulla, se non delle aree riservate esposte al sole con guinzaglio alla ringhiera. A inizio estate, lo scorso anno, la stessa situazione. Un signore, imbarcatosi sul mezzo che conduce al porto di Pozzuoli da  Casamicciola, insieme al suo cane è stato costretto dai marinai a trascorrere tutto il tempo del viaggio fuori dal salone passeggeri. Si parla di rispetto agli altri passeggeri, per questo gli animali sono obbligati a trascorrere il viaggio fuori, ma dove lo mettiamo il rispetto per gli animali, costretti a stare sotto al sole cocente? Il regolamento parla chiaro: sì ai cani a bordo della nave, ma indicati all’atto della prenotazione (il costo è di 4 euro) e fuori dai locali interni. E se si predisponesse una zona apposita per loro all’ombra e magari, perché no, con qualche abbeveratoio? Un’idea semplice adottata persino da qualche negozio del centro che ha offerto un po’ d’acqua fresca per i nostri piccoli amici. D’altronde, se fa caldo per noi, figuriamoci per loro costretti a pagare 4 euro per viaggiare su di un mezzo che neppure li vuole.