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Tutte le strade portano a Giosi, così l’ex sindaco vuole riprendersi il “trono”

È un intreccio lungo, particolare, complesso e se vogliamo in parte anche confusionario. Ma attenzione, non è assolutamente fantapolitica quanto si muove attorno alla figura che la politica nel Comune d’Ischia e non solo presumibilmente l’ha monopolizzata negli ultimi quindici anni. Parliamo di Giosi Ferrandino, che a giudicare da una serie di accadimenti sarebbe finito in stand by ma niente affatto in “naftalina” e soprattutto ben lungi da aver appeso al chiodo le intenzioni di essere ancora protagonista della vita amministrativa di casa nostra. Ma per mettere insieme tutti i tasselli di un complicato mosaico necessita gioco forza partire dall’inizio, da lontano. E allora riavvolgiamo il nastro, da conti che non sono stati – o almeno non lo sarebbero – ancora regolati nonostante giugno e le elezioni amministrative siano passati da un bel pezzo. E’ il caso di Luca Spignese, candidato al consiglio comunale nella lista civica Orizzonte Comune e suo malgrado vittima di una autentica beffa: circa trecentocinquanta voti, infatti, non gli sono bastati per entrare nel civico consesso, causa exploit messo a segno da Carmen Criscuolo e Ottorino Mattera, capace di sopravanzarlo.

I “CALCI” DI SPIGNESE E IL PRESSING SU OTTORINO. La composizione  di una giunta tecnica da parte del sindaco ha chiuso a Spignese anche la possibilità di poter vestire la maglietta di assessore, insomma in questo momento si trova ad essere completamente fuori dai giochi. Una situazione che proprio non gli va giù ed ecco che il dipendente dell’Evi ha individuato il responsabile di questa sua emarginazione proprio in Ottorino Mattera. Luca, infatti, pretende che il geometra – così come avrebbe promesso (il condizionale è d’obbligo trattandosi di dinamiche interne) rassegni le dimissioni da consigliere comunale per lasciare il posto nel consesso a lui, primo dei non eletti. Ma è chiaro che ci troviamo, adesso, davanti ad una promessa impossibile da mantenere, per due ordini di motivi facilmente comprensibili: il primo è che così facendo Mattera perderebbe anche lo scranno di presidente del consiglio comunale, il secondo è che almeno nell’immediato non potrebbe entrare nell’esecutivo avendo come è noto, nel frattempo, il sindaco provveduto in maniera diversa. Insomma, bisognerebbe correre da Enzo e spiegargli che Ottorino deve andare a ricoprire la carica di vicesindaco: intendiamoci, non sarebbe nemmeno l’operazione più complessa di questo mondo, ma è chiaro che potrebbe mettere in moto una serie di meccanismi capaci di scatenare un effetto domino magari non controllabile con la facilità che si può ritenere.

L’EX SINDACO, LA CRISCUOLO E IL SUMMIT AL LE QUERCE. E nel frattempo facciamo un salto in avanti e ritorniamo a Giosi Ferrandino. Il quale, non più tardi di una settimana fa, avrebbe avuto un incontro presso l’Hotel Le Querce proprio con alcuni rappresentanti della lista di Ottorino Mattera. In testa, ovviamente, la consigliera Carmen Criscuolo, rimasta l’unica autentica rappresentante dell’ex primo cittadino all’interno del civico consesso. In molti sostengono che in questo summit, così come in altri più o meno pianificati a tavolino o estemporanei, l’obiettivo giosiano sia quello di muovere i primi passi per cominciare a minare la stabilità dell’attuale amministrazione. In realtà in questo disegno con ci sarebbe la complicità di Ottorino il quale sa perfettamente cosa sta succedendo ma resta alla finestra riservandosi di decidere a tempo debito quale strada percorrere. Tornando alla riunione in questione, comunque, c’è da segnalare che anche Giosi avrebbe preso le difese di Luca Spignese, sottolineando come sia giusto che il giovane esponente politico trovi una adeguata collocazione. Sia detto per inciso, non certo per motivi “affettivi” verso il suo ex consigliere ma soltanto con lo scopo di gettare ulteriore benzina sul fuoco. L’ingegnere, tra l’altro, proprio in Carmen Criscuolo avrebbe trovato una sponda abbastanza valida, dal momento che la professionista non sarebbe affatto contenta del fatto di non aver ottenuto nulla nel momento in cui si è proceduto alla spartizione dei “pani e dei pesci”.

Dietro queste manovre, secondo alcune persone particolarmente vicine all’ex sindaco, ci sarebbe un disegno chiaro: quello, entro un arco di tempo non compiutamente definibile ma comunque certo non lunghissimo, di riuscire laddove necessario a scaraventare giù dalla sua stanza del palazzo municipale Enzo Ferrandino per potersi eventualmente riproporre all’elettorato. Giosi ha fatto i suoi conti: a Casamicciola gli spazi sono ristretti, in effetti un ritorno alle origini potrebbe costituire una diminutio e poi bisogna fare i conti anche con i recenti sviluppi, che certamente dopo il sisma del 21 agosto hanno mutato gli scenari non solo politici nella cittadina termale. Di fatto Ferrandino si ritroverebbe ad avere a che fare con una ricostruzione e rinascita lunga e faticosa che poco si sposerebbero con la sua prima gestione casamicciolese, caratterizzata da fuochi d’artificio. L’Europa che sembra sempre dover arrivare da un momento all’altro non arriva mai e allora bisogna tenersi aperta la “porta” Ischia per evitare di cadere definitivamente nell’oblio. E questo, detto per inciso, è anche il motivo per il quale si è battuto – fino a ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale della Campania – per ottenere l’ingresso nel civico consesso del suo fido Maurizio De Luise. A quel punto, presumibilmente, anche Ottorino Mattera avrebbe fatto parte della “parrocchia” insieme allo stesso De Luise e alla Criscuolo, non fosse altro che per mettere pressione a Enzo Ferrandino e tenerlo comunque sulla graticola.

LA CONTROMOSSA DI ENZO: TELEFONATA A DE SIANO E CENA CON ANTONELLO SORRENTINO. Attenzione, però, a credere che di fronte a questi “movimenti” tutti stiano fermi e restino a guardare. Proprio Enzo Ferrandino, infatti, il gioco lo ha capito e allora – sia pure timidamente – si è subito messo in azione per tenere pronta l’artiglieria nel caso in cui si dovessero adottare le opportune contromisure. Sembra che il sindaco d’Ischia abbia fatto almeno un paio di telefonate ad autorevoli esponenti dell’attuale minoranza, tra questi il senatore Domenico De Siano, attuale consigliere. Non solo, sempre secondo gli immancabili gossip di paese, il commercialista ischitano avrebbe avuto anche un incontro conviviale (a cena, per essere precisi), con un altro consigliere, Antonello Sorrentino. E qui pare che il primo cittadino abbia avuto un paio di frecce da sparare al suo arco. La prima, rappresentata da un’amicizia di vecchia data con il buon Antuono, che risalirebbe addirittura ai tempi dell’adolescenza. La seconda, volendo mettere da parte le questioni affettive che come è noto con la politica si sposano poco e male, potrebbe vedere il sindaco farsi forte del rischio ingresso in consiglio di Luca Spignese. Per le note vicende Evi, inutile sottolinearlo, tra i due non corre buon sangue e questo dettaglio potrebbe avere la sua indubbia valenza.

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DE SIANO, LE ELEZIONI E L’APPROCCIO CON LA “SCIARAPPA”. Ovviamente, in tutta questa “confusione”, figuratevi se poteva rimanere a fare da spettatore proprio il coordinatore regionale di Forza Italia, Domenico De Siano. Partiamo da un presupposto: l’imprenditore lacchese è sì interessato a quanto succede a Ischia, ma è chiaro che in questo momento le sue attenzioni sono tutte indirizzate ad una rielezione capitolina. Si resta in attesa della legge elettorale e di capire se Mimì si lancerà su Camera o Senato, in quest’ultimo caso andrebbero raccolte anche delle preferenze e questo lo metterebbe in condizione di dover seminare prima di raccogliere. Per questo motivo De Siano avrebbe avuto un primo approccio proprio con Luca Montagna e Antonio Buono, consigliere comunale e “ideologo” del cosiddetto Gruppo Sciarappa. L’approccio c’è stato e tutto sommato converrebbe a tutti. Il senatore sarebbe felice perché alla bisogna potrebbe contare su un buon pacchetto di consensi, mentre Montagna & co. vogliono continuare con l’attuale amministrazione e quindi come contropartita potrebbero chiedere di non muoversi per mandare a casa Enzo Ferrandino. Una prospettiva, questa, che a quanto sembra non alletterebbe però De Siano, ma se a quel punto si tratterebbe di rimanere fuori dai giochi Giosi Ferrandino ecco che il quadro, le sensazioni, gli umori e finanche le intenzioni potrebbero radicalmente cambiare.

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ECCO PERCHÈ GIOSI HA I TEMPI “RISTRETTI”. Ma prima di chiudere ritorniamo ancora una volta proprio all’ex sindaco. A Casamicciola, lo abbiamo detto più volte e lo ribadiamo tuttora, non è che ci sia chi lo aspetta a braccia aperte, a parte qualche nostalgico della prima ora. Senza voler infierire, non è che ad Ischia c’è la fila per riaverlo a gestire il paese, ma l’ingegnere, che è decisamente scaltro (e questo davvero nessuno lo può negare) si è fatto un attimino due conti. Se riesce a “sfasciare” Enzo Ferrandino prima del tempo, infatti, chi ci sarebbe pronto a poter scendere in campo a rappresentare l’attuale maggioranza? Probabilmente nessuno, a meno che non si voglia pescare qualche esterno (operazione peraltro non riuscita nemmeno quanto nella scorsa primavera proprio Giosi le provò tutte prima di lasciare campo libero al suo vice…) ed allora in tal caso non resterebbe che affidarsi al classico “usato sicuro”. Quando parliamo di non avere molto tempo, presumibilmente, non intendiamo che l’ingegnere debba muoversi prima che all’interno dell’attuale maggioranza “cresca” qualcuno, ma prima che – ad esempio – Maurizio De Luise possa veder respinto il suo ricorso dal Tar Campania.

Ma una cosa è certa. Con numeri scarsi di fedelissimi all’interno del civico consesso, Giosi sarebbe costretto a dover bussare alle porte della minoranza. Con il loro supporto, infatti, basterebbero tre firme della maggioranza per fare il ribaltone ma se da quella parte dicono “niet” allora il compito diventa impossibile, praticamente da fantascienza: di fatto l’intera maggioranza dovrebbe abbandonare Enzo ed è una cosa che non sta né in cielo e né in terra. Bussare sul fronte dell’opposizione e la cosa non si presenta facile perché c’è l’ex amico Domenico De Siano, un certo Ciro Cenatiempo che dalla passata maggioranza fu dichiarato incompatibile e Gianluca Trani con cui ci fu una rottura storica e da allora mai sanata. Insomma, vista così sembra che il buon Giosi si sia infilato in un vicolo cieco ma c’è chi ci ricorda ogni tanto un particolare: non per niente, lo chiamano Houdini…

Gaetano Ferrandino

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