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Villano, messaggio ai fedeli nel ricordo del 5 maggio 2002

Il vescovo delle Diocesi di Ischia e Pozzuoli ha affidato le sue sensazioni in occasione della “visita ad limina” che si protrarrà fino a venerdì e che prevede anche l’incontro col Santo Padre oltre a un fitto programma. E non manca il riferimento a una giornata storica per l’isola

Come già ricordato nell’edizione di lunedì del nostro giornale, i vescovi campani sono riuniti in Vaticano fino a venerdì per la “Visita ad Limina”: una serie di giornate caratterizzate da un programma piuttosto fitto che prevede riunioni con i Dicasteri, celebrazioni e l’incontro con Papa Francesco. Ovviamente in Vaticano c’è anche Carlo Villano, vescovo d’Ischia e Pozzuoli, Cari fratelli e sorelle delle Chiese di Pozzuoli e di Ischia, che ha affidato un messaggio alle due comunità per renderle partecipi, come egli stesso sottolinea, di un momento importante per la vita delle nostre diocesi. “Fino a venerdì – scrive Villano – vivremo a Roma la Visita ad Limina Apostolorum. Secondo le indicazioni del Papa, normalmente ogni cinque anni, i Vescovi diocesani sono chiamati a portare all’attenzione del successore dell’Apostolo Pietro e dei vari Dicasteri vaticani la vita delle Chiese loro affidate. Noi vescovi della Campania viviamo questo appuntamento in uno stile di piena e fraterna comunione, fra di noi e di noi pastori campani con il Santo Padre”. Poi la memoria torna ad un evento indimenticabile per la nostra isola e la sua comunità: “Nella visita pastorale alla diocesi di Ischia del 5 maggio 2002 san Giovanni Paolo II ci consegnava lo stile dell’essere Chiesa del Signore: «resta in ascolto della Parola di Dio! Porterai così a compimento la tua missione, camminando sotto l’azione dello Spirito Santo». Ci esortava a diventare «un laboratorio privilegiato anche di quella tipica accoglienza, che i discepoli di Cristo sono chiamati ad offrire a tutti, da qualunque paese provengano e a qualsiasi cultura appartengano»: una esortazione a vivere il comandamento dell’amore e della accoglienza. Giovanni Paolo II sottolineava con forza questa capacità di saperci ascoltare e accogliere gli uni gli altri; credo che il cammino comune delle nostre Chiese di Pozzuoli e di Ischia possa esserci di aiuto proprio in questa dimensione dal forte carattere sinodale. Anche a Pozzuoli il 12 novembre 1990 ci ha esortati a rinnovare la memoria storica delle nostre radici cristiane: «Apri le braccia e il cuore al Vangelo; accogli Cristo nelle tue famiglie, nelle tue istituzioni, nella vita di ogni giorno! Solo in lui splendono in pienezza la luce della verità e la fiamma dell’Amore!»”.

“Nella visita pastorale alla diocesi di Ischia del 5 maggio 2002 san Giovanni Paolo II ci consegnava lo stile dell’essere Chiesa del Signore: «resta in ascolto della Parola di Dio! Porterai così a compimento la tua missione, camminando sotto l’azione dello Spirito Santo

Il pastore della Diocesi isolana aggiunge: “All’inizio del Tempo di Pasqua vogliamo fare nostra l’immagine dei discepoli che, dopo aver riconosciuto il Signore Risorto nel loro cammino verso Emmaus, inizialmente caratterizzato da uno sguardo impedito dalla sfiducia, ritornano poi a Gerusalemme pieni di gioia. Vogliamo vedere nell’icona di Emmaus l’immagine delle nostre Chiese: come i due discepoli tornano a Gerusalemme per raccontare l’incontro con il Risorto, anche noi in questi giorni della Visita ad Limina andiamo da Pietro per condividere e raccontare la presenza viva del Signore nelle nostre comunità! Cari fratelli e sorelle, vi porto con me! Con voi porto la ricchezza delle nostre Chiese, dei vostri volti, delle vostre storie, che in questi primi mesi di episcopato sono diventati anche i miei. In questo cammino ecclesiale che abbiamo intrapreso avverto la gioia di portare a Papa Francesco il nostro desiderio di seguire il Signore sulla via del Vangelo; una strada aperta dove non mancherà la fatica del cammino ma dove non ci saranno tolte la gioia e la speranza di camminare sulle strade nuove che il Signore ci indicherà. Come l’Apostolo Paolo approdò a Pozzuoli e qui si fermò per una settimana prima di ripartire per Roma, così anche noi vogliamo rinnovare la nostra fede sulla testimonianza dei beati Apostoli Pietro e Paolo per continuare ad essere generati dal Vangelo (cf. 1 Cor 4,15)! Chiedo a tutti voi di accompagnare noi vescovi con la preghiera incessante per accogliere nuovamente la Parola che ci verrà rivolta da Papa Francesco chiamato a confermare i fratelli”.

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