CRONACAPRIMO PIANO

Violenta aggressione, in 8 sfilano in tribunale

Appuntamento il prossimo 6 novembre presso la sezione distaccata di Ischia con l’udienza predibattimentale a carico dei giovani che il 4 settembre 2022 pestarono Enrico Savarese provocandogli lesioni guaribili in un tempo superiore a 40 giorni

Sfileranno prossimamente dinanzi al giudice monocratico della sezione distaccata di Tribunale di Ischia per l’udienza predibattimentale otto giovani che si resero artefici il 4 settembre 2022 di una violentissima ed inaudita aggressione perpetrata nottetempo ai danni del malcapitato Enrico Savarese, fatti accaduti a pochi passi dalla centralissima Piazzetta dei Pini ad Ischia, uno dei templi della movida isolana. L’appuntamento è fissato per il prossimo 6 novembre, quando dal pubblico ministero sono stati “precettati” Antonio Bottone, Samuel Fiorentino, Giacomo Monti, Michele Di Costanzo, Vito Buono, Eros Precisano, Enrico Ursomanno e Davide Calie tutti accusati di lesioni perché in concorso tra loro si scagliarono contro il Savarese colpendolo ripetutamente e cagionando allo stesso lesioni consistite in una serie di fratture che vennero giudicate guaribili in un arco di tempo superiore ai quaranta giorni.

La vicenda fu oggetto di una lunga indagine e soprattutto, nel marzo 2023, di un confronto all’americana davvero singolare presso la Compagnia dei Carabinieri di Ischia dove alla vittima furono mostrati i suoi reali aggressori mescolati a studenti che svolsero volontariamente il ruolo di “comparse”

Una vicenda giudiziaria, questa, balzata agli onori della cronaca non soltanto per una lunga e complessa indagine che portò all’individuazione dei responsabili ma anche e soprattutto per un curioso e singolare confronto all’americana che si svolse nel marzo 2023 presso la caserma dei carabinieri di Ischia in via Casciaro: ad essere convocati presso la Compagnia proprio gli otto giovani inizialmente identificati e denunciati all’autorità giudiziaria grazie anche alla visione dei filmati di videosorveglianza di un’attività commerciale posta nei pressi del tratto di strada dove si consumò la brutale aggressione. L’iter che si portò a compimento fu quello della identificazione personale, previsto dall’articolo 361 del codice di procedura penale che spiega che “Quando è necessario per la immediata prosecuzione delle indagini, il pubblico ministero procede alla individuazione di persone, di cose o di quanto altro può essere oggetto di percezione sensoriale”. All’appuntamento erano presenti anche gli avvocati della parte lesa e degli otto indagati, che all’ingresso in caserma si trovarono dinanzi agli occhi una scena davvero più unica che rara. Nel piazzale interno alla caserma, infatti, c’erano alcune decine di giovani che erano stati “convocati” da alcuni istituti superiori dell’isola d’Ischia. Una sorta di “casting” perché l’intenzione dei militari dell’Arma era di mescolare ognuno degli otto giovani accusati di aggressione con ragazzi che quantomeno avessero una certa somiglianza. Questo anche per poter fornire un riscontro certo, indubitabile, o quantomeno difficilmente attaccabile del riconoscimento fatto dalla vittima dei fatti di cronaca di settembre 2022. E il riconoscimento, dicevamo, si svolse secondo parametri “made in USA”. Da una parte del vetro la vittima, che a turno osservò dall’altra parte ognuno dei suoi aggressori mescolato a cinque studenti ovviamente estranei ai fatti contestati. Riconoscendoli tutti e dunque aggravando la posizione dei giovani isolani, che sono assistiti dagli avvocati Antonio De Girolamo, Michele Calise, Sergio Trani, Raffaele De Rosa, Antonio Iacono, Ulderico Nigro e Vincenzo Aperto. 

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