CULTURA & SOCIETA'

Visita guidata di FIDAPA e AIPARC: Caterina Mazzella, Erminia Turco e Ylenia Pilato “commentano” l’artistico presepe di Antonio Lubrano

E’ stato necessario stabilire dei turni a gruppi non superiori a dieci persone per permettere la visita, per così dire, guidata, allo storico e bel presepe realizzato da Antonio Lubrano con la collaborazione dei suoi fratelli Michele e Giovan Giuseppe,nella propria abitazione. Mercoledi scorso 4 gennaio hanno visitato il presepe in casa Lubrano le socie della Fidapa e Aiparc di Ischia e la nota artista ischitana Yilena Pilato. Le visite su prenotazione seguiranno fino al 20 gennaio 2023. Dopo di che il presepe di Casa Lubrano sarà disfatto. Qui di seguito riportiamo i commenti al presepe di Antonio Lubrano scritti per Il Golfo da Caterina Mazzella, Erminia Turco e Ylenia Pilato. Pensieri di stima ed ammirazione graditi per i quali i Lubrano ringraziano

Speciale Reportage Fotografico DI GiovanGiuseppe Lubrano Fotoreporter

CATERINA MAZZELLA

Un pomeriggio emozionante all’ insegna della tradizione presepiale di Casa Lubrano. Una ricostruzione minuziosa e spettacolare con pastori antichi provenienti da tutto il Mondo che ogni anno( dal 1955!) impegna ,non poco, il giornalista Antonio Lubrano e i suoi fratelli Michele Lubrano che ha dipinto le carte colorate e il fotoreporter Giovan Giuseppe Lubrano che immortala gli aspetti del presepe con le sue belle foto ; in verita’ ad iniziare questa nobile pratica devozionale furono i genitori dei Lubrano, fin dal loro soggiorno in Egitto negli anni 30 ( il Papa’ lavorava come ufficiale Pilota dirigente della Societa’ che traghettava le navi attraverso il Canale di Suez)

Ed infatti,il gruppo della Nativita’ insieme ad una bella statua dell’Immacolata sono realizzati in argilla del Nilo! Una storia affascinante ed al tempo stesso ricca di riferimenti religiosi ed artistici: arte pura , dove ogni singolo personaggio o animale o case ha una propria storia particolare, illustrata con dovizia dal generoso padrone di casa. Un Presepe da condividere e far ammirare alle Amiche ed Amici , come accaduto oggi, per la gioia e l’ incanto di un Gruppo di Amiche delle Associazioni AIParC e Fidapa e dell’ artista Ylenia Pilato. Grazie da: Caterina Mazzella, Vanna Di Meglio, Mariafrancesca Ferrandino, Celestino Vuoso, Anna Maria Agostino, Erminia Turco, Ylenia Pilato con la Mamma, e Maddalena Lanfreschi dalla Florida- USA. Arrivederci al prossimo anno e…enjoy 2023.Il Presepe e’ visitabile gratuitamente fino al 20 gennaio 2023, previo appuntamento con i propietari( max 10pp). Servizio su WWW.ISCHIAMONDOBLOG.COM con le Foto di Giovan Giuseppe Lubrano (Caterina Mazzella).

ERMINIA TURCO

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Il presepe a casa Lubrano, non è di comune tradizione, ma è l’esempio che si tramanda da più generazioni. Il tutto ha inizio intorno agli anni ’10, e la ricerca dei pastori non si è mai fermata, provengono da ogni parte del mondo, e Antonio ne conosce la storia di ogni singola statuetta, dal luogo di provenienza, il materiale di cui sono composti. La natività è fatta di argilla del Nilo, il bambino era nudo, e la loro mamma Antonietta quando erano in Egitto gli cucì un abitino bianco, poi ci sono dei pastori di legno che provengono dalla Terra Santa e sono in legno di ulivo, altri che provengono dal Perù, e si riconoscono dai loro colori sgargianti, pastori orientali, svizzeri, inglesi, messicani, Hawaiiani,perfino albanesi, una varietà di culture che si uniscono con armonia, nonostante la diversità di stile. Andando indietro nel tempo, immagino l’atmosfera che i piccoli Lubrano Antonio, Michele e Giovan Giuseppe con le due sorelle Felicia (che non c’è più) e Maria hanno respirato e vissuto, vedendo la meticolosità del loro papà Giovanni, nella creazione di questo presepe che può sembrare un po’ affollato, ma ricchissimo di particolari che rivivono le scene tradizionali del presepe. La dedizione con cui iniziava, e non hanno mai buttato nulla, anzi hanno cercato di riparare e ricostruire sempre qualche pezzo danneggiato, in questo si raccoglie l’importanza di questo presepe per la loro famiglia. Un rito che si ripete ogni anno da oltre un secolo, e anche se gli anni si iniziano a sentire, si trova sempre un modo per poterlo terminare. Non è un presepe, ma è una storia, la senti ascoltando le narrazioni di Antonio che fanno calare il visitatore in una magica atmosfera che abbraccia un intreccio di culture, che movimentano di colori e di calore. Ecco che il presepe dei Lubrano, diventa un evento, dove l’ospitalità è di casa, la cucina a vista aperta, con una tavola imbandita di ogni squisitezza natalizia, e la visita non può terminare senza la foto di rito del fotoreporter Giovan Giuseppe Lubrano Un pomeriggio emozionante all’ insegna della tradizione presepiale di Casa Lubrano. intorno al presepe e al ricco banchetto (Erminia Turco).

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YLENIA PILATO

Il presepe a casa di Antonio Lubrano tra storia e tradizione. “Betlemme è qui”nel meraviglioso presepe allestito da Antonio Lubrano presso la sua dimora. Oggi ho avuto una gioia mai provata nell’ammirare il suo meraviglioso e storico presepe. Il Signore dell’universo ogni Natale si fa povero per i poveri che siamo noi, soli di una solitudine radicale. Si fa uomo per condividere con noi la nostra solitudine. E in questa solitudine si sperimenta di più il desiderio di comunione. Una ricerca di bellezza e di luce che viene dall’alto. La mia attenzione è caduta sulla povertà dei pastori, i primi capaci di ascoltare il messaggio divino. E sull’amore per Maria grazia al quale Giuseppe crede nell’inverosimile, come inverosimile è, spesso, la verità. Mi piace nel presepe il fatto che sono tutti poveri, non ci sono ricchi. E mi piace concentrarmi sulla figura di Giuseppe, Josef, colui che aggiunge, che è la terra che permette alla pianta di Maria di crescere e dare il frutto di Gesù. Mi piacciono i vari pastori che narrano scene di vita semplice. Mi auguro che non venga mai meno questa bella tradizione del presepe. Mi piace sottolineare il messaggio di semplicità che esso porta, una semplicità di cui tutti oggi abbiamo bisogno e che ci riporta al bambino che è in noi, a quella bellezza in cui l’uomo scopre la capacità di amare. Se non la riscopriamo, non riusciamo a capire il Presepe e le forme di invisibilità che ci sono oggi. Il presepe è trasmissione della fede. E’ un’opera di evangelizzazione. Davanti al presepe ci si scopre semplici, ci si scopre con la bontà. Il messaggio che viene dal presepe è una provocazione: ritorna in te stesso, ritrova quello che è essenziale per la vita (Ylenia Pilato).

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