CULTURA & SOCIETA'

La tragedia del 26 novembre 2022 negli scatti degli studenti del “Telese”

Presso le Antiche Terme Comunali di Ischia è stata inaugurata la mostra fotografica “Ischia. Calamità naturali tra passato e presente” che sarà visitabile fino al 10 dicembre

È ormai passato un anno dai luttuosi eventi del 26 novembre 2022 che hanno sconvolto l’isola intera, ma soprattutto Casamicciola Terme. Un anno fa l’isola, per l’ennesima volta, si scoprì inerme davanti alla forza della natura. La storia, qui, sembra ripetersi senza soluzione di continuità tra un territorio particolarmente fragile, conclamati cambiamenti climatici in atto e scelte politiche molto discutibili che hanno permesso qualsiasi azione dell’uomo. Con questa consapevolezza è nata la mostra fotografica “Ischia. Calamità naturali tra passato e presente” che ha visto coinvolti gli studenti e le studentesse dell’indirizzo Grafico dell’I.P.S. Vincenzo Telese, insieme ai docenti Elisabetta Bassolino, Stefano Cardone e Angelo Pio Caruso. Grazie alle fotografie in esposizione è possibile riportare alla mente quei tragici momenti e sentire la voce di chi non c’è più, partecipando alla sofferenza di un’intera comunità. All’inaugurazione della mostra c’era Mario Sironi, Dirigente dell’Istituto Telese, dettosi orgoglioso del lavoro svolto: «Questo lavoro è stato fatto dai ragazzi dell’indirizzo Graficoed è sia una mostra fotografica sul territorio che una ricerca storica. I nostri alunni, insieme ad alcuni loro docenti, sono andati nei luoghi interessati dal terremoto e dalla frana, cercando di testimoniare quello che era successo. Lo hanno fatto grazie alla fotografia, un mezzo potentissimo per capire i nostri giorni. Questo strumento artistico, infatti, ha una valenza sia di memoria perché ferma per sempre un attimo che di ricostruzione della realtà perché ci consente di inserire il fenomeno in un quadro storico più complesso. Non è un caso che accanto alle fotografie ci siano dei pannelli informativi curati dalla professoressa Ernesta Mazzella in cui è possibile leggere la storia delle catastrofi naturali che si sono susseguite a Ischia nel corso dei secoli. Vorrei dire che il lavoro fatto dai ragazzi e dalle ragazze del Telese è di ottima qualità e, in questo senso, ci tengo a ringraziare la professoressa Bassolino e i professori Cardone e Caruso per aver aiutato i ragazzi a scattare queste fotografie e ad organizzare la mostra che spero possa piacere alla comunità isolana». 

L’aspetto storico, come si diceva, si intreccia inevitabilmente con il presente e la professoressa Ernesta Mazzella del Centro Studi Isola d’Ischia ha parlato proprio di questo aspetto: «La mostra vuole focalizzare l’attenzione sulle calamità naturali che hanno coinvolto Ischia dal XVIII a oggi, in particolare terremoti e alluvioni. Attraverso un excursus storico i ragazzi del Telese hanno studiato i principali accadimenti, partendo dal terremoto del 1762 fino ad arrivare ai giorni nostri con i tristi eventi del novembre scorso. In particolare, un focus è stato fatto sul celebre terremoto del 1883, ben descritto da personaggi illustri dell’epoca come Benedetto Croce, Giovanni Verga e Giuseppe Verdi. La mostra, dunque, nasce con l’esigenza di rendere consapevoli gli alunni del proprio passato grazie ai documenti e ai testi di settore come Cubellis, Levis, Luongo, Delizia e tanti altri. Il Telese si pone proprio l’obiettivo di approfondire alcuni eventi luttuosi e calamitosi che, a torto, non entrano quasi mai nei libri di storia». Enorme soddisfazione è stata espressa da Stefano Cardone, docente di fotografia del Telese: «L’idea di realizzare questa mostra è nata dall’esigenza di ricordare quello che è successo un anno fa. Avendo qualche studente che ha vissuto sulla sua pelle la tragedia del 26 novembre 2022, era quasi d’obbligo parlare della frana. Così, attraverso un confronto con gli studenti dell’indirizzo Grafico, abbiamo deciso di andare direttamente nelle zone di Casamicciola alta, non solo martoriate dal fango, ma anche dal terremoto del 2017 che, ancora oggi, mostra tragicamente i suoi segni. Una volta arrivati lì abbiamo toccato con mano il concetto di distruzione e i ragazzi, estremamente sensibili al tema, hanno lavorato con grande serietà. Io, in qualità di docente di fotografia, ho dato loro delle linee guida per quanto riguarda le tecniche da adottare e all’inizio il progetto doveva essere un semplice reportage, ma in corso d’opera abbiamo deciso di fotografare non solo gli effetti della frana e del terremoto sulle cose, ma anche le persone che abitano in quelle zone». Abbiamo parlato anche con Elisabetta Bassolino, docente di grafica del Telese: «Oggi siamo qui perché vogliamo ricordare e commemorare la tragedia che ha segnato l’isola lo scorso anno. Ci è venuto spontaneo realizzare qualcosa con i nostri alunni e così con quelli dell’indirizzo Grafico abbiamo deciso di avviare questo progetto. In primis, i ragazzi hanno studiato la storia di Ischia e delle sue catastrofi naturali che. Solo dopo, abbiamo deciso andare nelle zone interessate dal sisma del 2017 e dalla frana del 2022. Qui, con le fotocamere abbiamo lavorato in sinergia e realizzato 43 scatti che raccontano la realtà nuda e cruda. Ci siamo trovati davanti a una situazione davvero surreale, tra le macerie del terremoto e il fango della frana. Spero che momenti di ricordo e di rievocazione come questi possano essere un monito verso le Istituzioni affinché facciano di più sul piano della prevenzione e della tutela del territorio». La mostra fotografica “Ischia. Calamità naturali tra passato e presente” resterà aperta al pubblico alle Antiche Terme Comunali fino al 10 dicembre, rispettando i seguenti orari: dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle ore 13, il martedì e il giovedì dalle ore 15 alle ore 19.

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