POLITICAPRIMO PIANO

Le elezioni, il covid, il porto, il futuro: Pascale si confessa

Lunga intervista de Il Golfo con il sindaco di Lacco Ameno che affronta una serie di problematiche anche attualissime come quella degli assembramenti che sta creando non poche discussioni e perplessità sull’isola

Un tema di attualità è quello degli assembramenti, che su un’isola come Ischia ad agosto sembra un’eventualità spesso inevitabile. Il suo collega Enzo Ferrandino ha raccomandato prudenza e attenzione, anche perché Ischia non può permettersi di affrontare un altro inverno senza aver ottenuto sufficienti risorse economiche durante la stagione. Come vede la situazione Giacomo Pascale?

«L’unico modo per cercare di conciliare le opposte esigenze è quello di continuare a cercare di far comprendere ai cittadini che i contagi sono in aumento, anche se non c’è da spaventarsi perché i numeri sono sotto controllo rispetto al numero di turisti sbarcati. In ogni caso bisogna far capire che il virus è in mezzo a noi, non è scomparso. Parallelamente, bisogna smentire l’errato messaggio filtrato soprattutto tra i giovani, secondo cui è sufficiente essere vaccinati e si può fare quello che si vuole: non è così. Fra l’altro abbiamo appreso che dal punto di vista sanitario questa “variante delta” è molto contagiosa, quindi non possiamo vanificare tutto il lavoro e gli sforzi fatti, vivendo come se nulla fosse successo. Ho avuto lo stesso problema relativo ad assembramenti di giovani a Lacco Ameno e ho dovuto annullare una manifestazione: con molto rammarico, ma ho dovuto farlo perché naturalmente devo salvaguardare la salute pubblica. È chiaro che certi imprevisti non possono essere evitati, ma se ci fosse maggiore collaborazione sarebbe ovviamente un bene. Non possiamo pensare di “militarizzare” una località turistica, anche perché non abbiamo né uomini né mezzi per farlo. La collaborazione della gente è fondamentale, e questo bisogna farlo capire soprattutto ai più giovani».

«Il problema degli assembramenti estivi si può combattere con la collaborazione e il senso di responsabilità della gente: il virus è ancora tra noi, e dobbiamo collaborare tutti se vogliamo attrarre i turisti e farlo in sicurezza»

Cosa si aspetta dall’autunno?

«Dall’autunno mi aspetto che i numeri restino sotto controllo. Se continuiamo a pensare all’isola come centro del mondo, vuol dire che abbiamo capito poco. Questa faccenda purtroppo interessa l’intera regione Campania, e se la regione adotta una politica che porta a “cambiare colore” nella scala dell’allarme-covid, noi ne saremo vittime. Ciò appunto perché siamo soggetti a un contesto più ampio. Se vogliamo attrarre turisti a Ischia, dobbiamo attrarli in sicurezza. Abbiamo fatto un grande sforzo per la campagna “Ischia covid free”: qualcuno dice che si tratta di un semplice slogan, ma non lo è. Noi l’abbiamo raggiunta l’immunità di gregge, anche se io invito tutti gli altri, che ancora hanno delle perplessità, a vaccinarsi. Tuttavia ripeto, se vogliamo attrarre turisti, dobbiamo poi metterli in condizioni di godersi la vacanza in sicurezza».

Ads

Era il caso, secondo Lei, di creare un filtro anche nei porti della terraferma, come ha suggerito qualcuno?

Ads

«Forse non un filtro, ma sicuramente un controllo maggiore andrebbe nella direzione descritta. Con agli attuali flussi da decine di migliaia di persone, che hanno portato al momento la popolazione sull’isola a 200mila persone, come si fa a predisporre un filtro per questa portata di sbarchi? Pensiamo agli imbarchi di traghetti e aliscafi e a quanto sarebbe problematico. L’unica cosa realistica è l’appello al buon senso da parte di tutti, che devono capire che il virus è ancora tra noi e che il distanziamento fisico, le precauzioni da adottare devono rimanere tali, anche perché il nostro ospedale non è certo migliorato. Abbiamo aperto il reparto-covid: è vero che gli attuali due ricoverati sono soggetti non vaccinati, ma questo non significa niente. Io non sono un medico, ma credo che non tutti abbiano fatto il test sierologico per capire in quale misura si è protetti: tutto quindi ci riconduce al buon senso, alla partecipazione e collaborazione dei cittadini, che devono comprendere il rischio tuttora attuale di contagio. Ci si goda l’estate, e con responsabilità. Credo che gli stessi imprenditori balneari vogliano collaborare, aiutando a mantenere il distanziamento. Quindi, al netto del vaccino, credo che precauzioni e collaborazione siano la cosa migliore».

«Le elezioni a Lacco dal punto di vista politico le abbiamo già vinte il 22 settembre. Poi, dal punto di vista giuridico siamo stati trascinati incolpevolmente in una lunga controversia, finalmente conclusa»

A Lacco Ameno si è chiusa una partita importante, giudiziaria e politica, mai vista prima e che resterà nella storia. Una domanda alla “sliding doors”: questo lungo anno di contenzioso giudiziario cosa lascia, e adesso che la strada è spianata, cosa significa per Lei e la Sua amministrazione poter governare senza più il fardello dell’incertezza?

«Dal punto di vista politico, che è l’aspetto che più mi appassiona e che più ci interessa, la partita si era già chiusa il 22 settembre del 2020. Non fu così, ci portarono da una seppur risicata vittoria al pareggio, che diede luogo al ballottaggio: quest’ultimo in termini strettamente politici sancì senza ombra di dubbio una grande partecipazione e una netta affermazione, nel senza che la gente ha scelto questo sindaco, questa amministrazione e questo programma elettorale, e lo ha scelto due volte in quindici giorni, dunque in termini politici tutto è stato sempre chiaro. In termini giuridici l’unica cosa che mi dispiace è che alla fine siamo stati chiamati a pagare anche parte delle spese, mentre mi piacerebbe vivere in un paese dove chi perde paga. Invece è stata dichiarata la compensazione delle spese sia al Tar sia al Consiglio di Stato, ciò significa che io e i miei giovani amministratori abbiamo dovuto sobbarcarci i costi di queste liti giudiziarie, nelle quali siamo stati trascinati».

«L’obiettivo principale resta quello di riportare quanto prima il porto turistico sotto il controllo pubblico. Per ora i lacchesi pagano le spese, il Comune investe, e il privato continua a incassare senza mai pagare il canone: non si può andare avanti così»

Adesso Giacomo Pascale in che cosa vuole lasciare il segno da amministratore pubblico e da sindaco a Lacco Ameno?

«Da sindaco l’unico segno che posso lasciare, se Dio vuole, è quello di non deludere le aspettative dei cittadini sul nostro programma elettorale. Dobbiamo quanto prima riportare l’approdo turistico in mano pubblica perché si tratta di una struttura generatrice di risorse che vanno ridistribuite: si tratta del punto-cardine del nostro programma elettorale, insieme al rilancio dei beni culturali con Villa Arbusto al centro di un discorso ampio che intende la cultura come volano anche dello sviluppo economico e di occasioni occupazionali per i giovani. Quello che più mi affascina come amministratore, e con cui vorrei lasciare il segno, è quello di un discorso inter-isolano sulla mobilità sostenibile, mio pallino da diversi anni. Resto convinto che il più grande e grave problema dell’isola sia il numero di automobili, e questo è un progetto che non posso realizzare prendendo in considerazione soltanto Lacco Ameno, ma se i miei cinque colleghi hanno la stessa attenzione su questo tema, che io ritengo essere il più urgente, mi piacerebbe finire il mandato col tracciare questa rotta, mettendo in cantiere con tutti i Comuni in contemporanea un progetto di mobilità sostenibile che tenda alla riduzione del nostro parco macchine in un arco temporale tra i cinque e i sette anni almeno del 50%».

«Mi piacerebbe lanciare un progetto inter-isolano sulla mobilità sostenibile, possibile soltanto con una sinergia tra tutti i Comuni. Il traffico secondo me resta il più grave problema dell’isola»

A proposito di macchine, a proposito di sindaci, cosa risponde a coloro che sostengono l’esistenza di una certa contrapposizione tra Forio e Lacco da una parte, e il resto dei comuni dall’altra?

«No, non è così. Questa è una leggenda metropolitana. In buona sostanza noi siamo tutti consapevoli che l’isola d’Ischia o si muove e cambia insieme, oppure non cambia. È inevitabile che ad ogni elezione amministrativa, l’elezione di un sindaco piuttosto che un altro, in termini strettamente politici viene percepito come una modifica degli assetti e degli equilibri esistenti. Però tutto questo è smentito dal fatto che tutti gli atti nelle politiche consortili li abbiamo sempre approvati all’unanimità. Abbiamo talvolta discusso tra noi, anche in modo acceso, però abbiamo trovato una sintesi con Casamicciola, Ischia, Barano, Serrara, tutti insieme. Che poi qualcuno possa essere più amico di uno o dell’altro, è nella normalità delle cose. Faccio un esempio: perché si parla di Lacco Ameno e di Forio, e non si parla del periodo in cui Casamicciola e Lacco Ameno hanno agito in simbiosi, oppure non si parla del fatto che Enzo Ferrandino e Dionigi Gaudioso hanno un’intesa che va al di là della politica? Ciò che voglio dire è che si tratta di circostanze che ci sono sempre state: dirigere i riflettori su Lacco Ameno e Forio alla luce di quello che è successo in campagna elettorale forse è più “comodo”, ma i fatti e gli atti dicono il contrario».

«Non esiste nessuna contrapposizione tra il resto dell’isola e un presunto schieramento Lacco-Forio. A ogni elezione si parla di cambio di equilibri veri o presunti, ma i fatti dicono il contrario»

C’è ancora un contenzioso, quello sul porto turistico: intanto il privato continua a gestire, e salvo sorprese lo farà per tutto il resto della stagione, avanzando però pretese anche per i prossimi anni. Quali iniziative metterete in atto per far sì che ciò non accada?

«Io sono un uomo delle istituzioni: prendiamo atto di un provvedimento ottenuto dal privato davanti al Tar, che di fatto gli ha lasciato la gestione anche per quest’anno, senza titolo – già revocato dal Commissario prefettizio nel 2020 – ma solo in proroga. È un provvedimento che noi non condividiamo, ma di cui prendiamo atto perché è stato emesso dalla giustizia amministrativa. Poi entreremo nel merito, predisponendo tutto quanto sarà necessario per riportare le risorse generate dal porto in capo all’ente. Bisogna infatti sottolineare che, a torto o a ragione, il concessionario non ha ancora versato un euro di canone al Comune, e dagli uffici emerge il fatto che siamo creditori di un milione di euro: tutti i consumi, idrici ed elettrici, sono a tutt’oggi a carico della comunità lacchese, come anche la quota di ammortamento del mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti quando costruimmo l’approdo turistico al Capitello. I cittadini lacchesi pagano le spese, l’ente pubblico investe ancora (come si vede dal banchinamento che abbiamo completato con le risorse a valere sui fondi Dupim) e il privato incassa. Secondo noi non si può andare avanti così».

«A Serrara Fontana il sindaco Caruso ha vissuto un’esperienza analoga alla mia. Deve essere il popolo a giudicare un’amministrazione, e credo che alle prossime elezioni ci sarà un testa a testa, proprio perché mi sembra una vicenda simile a quella di Lacco Ameno»

Cosa si aspetta dalle elezioni di Serrara Fontana?

«Penso che Caruso a grandi linee abbia vissuto un’esperienza analoga alla mia: è stato sfiduciato anzitempo, e io sono convinto che un’amministrazione non deve andare a casa prima della scadenza naturale del mandato, ma deve essere il popolo a decidere. Siamo quindi accomunati dallo stesso destino, visto che anche l’amministrazione pare essersi divisa in due “tronconi”, come nel nostro caso. Capisco dunque cosa abbia provato Caruso e cosa abbia provato la comunità di Serrara Fontana ad avere un Commissario prefettizio e non un’amministrazione in carica. È chiaro che il popolo di Serrara Fontana saprà scegliere tra le opzioni politiche che gli saranno offerte. Io mi attendo un “testa a testa”, perché mi sembra proprio di rivivere la stessa storia di Lacco Ameno, anche se non conosco i dettagli, le liste e i possibili candidati».

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex