Agnese Iovino, l’ex manager a capo dell’Asl Napoli 2 Nord, è stata sospesa per un anno.
La misura interdittiva è stata applicata dal Gip che ha accolto la prospettazione della Procura. Secondo quest’ultima, la Iovino si sarebbe “attivata per far ottenere a soggetti della propria cerchia familiare incarichi professionali in violazione delle norme vigenti”, nel periodo compreso tra il 2012 e il 2014.
La dirigente avrebbe agito in modo da favorire sua figlia, facendole ottenere un assegno di ricerca nell’ambito della specializzazione medica per l’assistenza ai malati terminali, e sua nuora, che avrebbe ottenuto un incarico di collaborazione nel progetto di ristrutturazione del dipartimento dipendenze patologiche, oltre a un assegno di ricerca in tale ambito.
Dalle nostre parti, la Iovino è nota come colei che “smantellò” la Sir (struttura intermedia residenziale), il fondamentale presidio isolano per l’igiene mentale
