CRONACAPRIMO PIANO

Via libera al Piano degli interventi strutturali per Casamicciola

Il commissario Legnini trasmette tutto al Ministro Musumeci e ringrazia. 50 interventi per 138 milioni di euro di cui solo 60 milioni disponibili. Il progetto per la sicurezza e la mitigazione del rischio idrogeologico, predisposto dal Commissario, con gli stanziamenti attualmente previsti, riguarda solo la cittadina

Con qualche giorno di ritardo sulla scaletta immaginata dal Commissario Giovanni Legnini,ad oltre sei mesi dalla violenta alluvione del 26 novembre scorso, Casamicciola Terme ha il suo Piano per il contrasto al dissesto idrogeologico, mentre contestualmente è stata cristallizzata la ricognizione degli interventi per il resto dell’isola. È stato approvato, infatti, con ordinanza n. 4 del 31 maggio 2023, il Piano commissariale di interventi urgenti per la messa in sicurezza e la ricostruzione, elaborato con il supporto delle Università e dei Centri di Competenza. Un provvedimento, 620 pagine, contenente circa 50 interventi (il cui dettaglio abbiamo già vito modo di illustrarvi attraverso le pagine del nostro giornale) per un investimento complessivo da 138 milioni di euro che al momento trova solo parziale copertura. Le somme attualmente disponibili, di fatto, spiega Legnini sono circa 60 milioni, di cui 40 milioni già stanziati dal governo con il cosiddetto “Decreto-Ischia” e 20 milioni provenienti dalla contabilità speciale del Commissario straordinario per l’emergenza Ischia. Si tratta del primo Piano per la mitigazione del rischio idrogeologico che fa seguito – come previsto dall’articolo 5-ter, comma 2, del decreto-legge n. 186 del 2022, modificato con la legge di conversione n.9 del 2023 – al Piano degli interventi di somma urgenza.Gli interventi previsti nel Piano sono dichiarati di pubblica utilità, urgenti e indifferibili. E, l’ordinanza precisa, ove occorra, costituiscono variante agli strumenti urbanistici vigenti.

Con l’ordinanza è stata approvata anche la ricognizione degli interventi e delle risorse impiegate e disponibili contro il dissesto idrogeologico afferenti al territorio degli altri cinque Comuni dell’isola di Ischia. Si tratta di una serie articolata di 76 interventi che prevedono un investimento complessivo di ed è stata elaborata raccogliendo le indicazioni provenienti dal Comuni e il confronto con la struttura del Commissario. Come previsto dal decreto-Ischia, il Piano degli interventi urgenti per la sicurezza e la mitigazione del rischio idrogeologico, predisposto dal Commissario, con gli stanziamenti attualmente previsti, riguarda solo Casamicciola. Per gli altri Comuni, il decreto assegna al Commissario solo l’attività di ricognizione degli interventi per i quali Governo e Parlamento dovranno successivamente pronunciarsi per completare lo stanziamento.Dunque manca piano ad hoc e soldi. Nello specifico, il corposo e articolato documento con gli Interventi per Casamicciola, recepisce gli esiti degli studi effettuati dai Centri di competenza insieme con i Dipartimenti universitari (state serena gente!) e la Struttura Commissariale, che hanno individuato ben 42 interventi, di cui 18 considerati prioritari dopo oltre sei mesi di gestazione.Il Commissario ha, infine, sottolineato che “il valore del piano risiede nella profondità delle analisi e degli studi predisposti dalle Università, che hanno messo in campo le migliori risorse accademiche e nel fatto che si tratta del primo vero piano per garantire la sicurezza del territorio e quella dei cittadini e delle imprese del Comune di Casamicciola e degli altri Comuni dell’isola”.Non ci resta che sperare e aspettare… ancora confidando nei super poteri e la resilienza, anche quella di Legnini. Sic!

Per gli altri cinque Comuni isolani ricognizioni e ipotesi con 76 interventi. C’è la ricognizione “comunale” per 176,724 milioni di euro, ma purtroppo mancano piano e fondi

Esprimo soddisfazione per l’approvazione del Piano e gratitudine per tutte le professionalità e le istituzioni che hanno concorso a predisporlo e approvarlo – ha commentato il Commissario Delegato, Giovanni Legnini – Disponiamo oggi non soltanto del Piano degli interventi di somma urgenza realizzati, in corso o da avviare ma anche del Piano organico e ben strutturato per mettere in sicurezza il territorio di Casamicciola e affrontare le situazioni di maggiore criticità idrogeologica relativa agli altri Comuni dell’isola”.

Dopo il visto di legittimità della Corte dei Conti, ha proseguito Legnini, “sarà avviata l’attuazione del Piano, utilizzando i primi 60 milioni di euro disponibili. Ho debitamente informato il Governo sull’andamento del Piano e ho trasmesso tutto al ministro Musumeci, che ringrazio per l’attenzione e l’impegno dimostrato fino ad oggi, per programmare il completamento delle risorse finanziarie necessarie sia per il Comune di Casamicciola sia per gli altri Comuni dell’isola, per la messa in sicurezza del territorio, la ricostruzione post-sisma e le delocalizzazioni”.

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Nella prima attuazione sarà data priorità alla progettazione di fattibilità tecnico-economica, e alla realizzazione di un primo gruppo di 13 interventi, ritenuti particolarmente urgenti e tenuto conto delle risorse immediatamente disponibili. A questi saranno aggiunti altri 4 interventi, relative a indagini e studi finalizzati alla verifica e fattibilità di una serie di opere di mitigazione dei rischi. Il resto poi si vedrà risorsi, tempi e commissario permettendo.

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Fra le attività più significative, ritengono i centri di competenza di Legniniana me memoria“ci sono una serie di interventi nella zona della cortina di monte sull’Epomeo finalizzati alla riduzione della massa arborea, oltre a puntuali sostituzioni con arbusti autoctoni”. In pratica il taglio di alcuni boschi.

Nelle pareti rocciose di monte si prevedono interventi con reti per il contenimento di potenziali crolli. Prevista la presenza di sistemi di vasca ai piedi delle zone del Celario, Senigallia che incombono su Piazza Bagni e Cuccufriddo che sfocia bene porto di Lacco Ameno, oltre alla sistemazione degli alvei con sponde, sistemi di rafforzamento lungo i versanti su di essi insistenti(soglie, briglie e vasche di accumulo prima delle imboccature presso gli alvei tombati).

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