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E’ ARRIVATA LA PRIMAVERA DEI “SELFIE”

Il fenomeno selfie ha suscitato un interesse mondiale, sembra quasi spersonalizzare la nostra società. C’è una netta differenza tra l’opera artistica dell’autoritratto e il messo a nudo condiviso su internet. Probabilmente in un futuro diventeremo tutti digital photographers.

Sembrano ormai remoti i tempi in cui la fotografia era una novità. Osservare un’immagine di altri tempi, costituisce uno degli esempi davvero strabilianti che appartiene alla parola arte. La trasformazione visiva attualmente è sempre più palpabile ed i veri responsabili sono i social network che hanno coinvolto il mondo intero.

Oggi è tutto istantaneo soprattutto la fotografia; quella digitale ha cambiato per sempre la nostra vita. Un mutamento drastico che denota la netta differenza tra il passato e presente. Basta ricordare lo scatto Polaroid, materiale vitale raffinato ed espressivo con delle caratteristiche tattili uniche ora è diventato oggetto di vero amore da parte di tutti i devoti che con lo scatto “nuovo” sono considerati “followers” =seguaci.

Dov’è finita la carta satinata delle fotografie in bianco e nero? La consistenza e l’odore rimangono ad oggi caratteristiche infallibili che marcano i ricordi e la sensibilità ormai solo reperibile nel cassetto.

Certamente, col passare del tempo l’arte subisce delle trasformazioni e accettare nuove forme espressive è segno di interesse culturale, di emancipazione. Basta stare attenti a non cadere nella trappola della tendenza, che oggi sta alternando il bello della fotografia naturale.

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La crescita esponenziale dei telefonini dotati di macchina fotografica integrata con il photo sharing istantaneo, sta commercializzando quello che una volta era conservato in modo autentico, che adesso invece è condiviso senza riguardo.

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L’evoluzione fotografica cammina di pari passo col modo di scattare un’immagine che sembra superare ogni intimismo. Ed ecco che la parola selfie ha il sopravvento risultando un movimento diventato quasi maniacale. L’obiettivo mira ad una veduta sociale capace di afferrare le immagini più fuggevoli e segrete. Un autoscatto facile senza il bisogno di accreditare nessun fotografi esperto e con un click trasmesso in vari social network (Twitter, Instagram, Facebook).

Molti pensano sia irrilevante mostrare la propria persona in un determinato ambiente, altri invece si svegliano la mattina con un’irrefrenabile voglia di istantanea; iniziando dal letto per finire in bagno.

Se vogliamo prenderlo dal lato culturale, il selfie potrebbe essere una visione contemporanea talvolta ironica dell’autoritratto. Il mondo della moda e dello spettacolo oggi sembrano essere totalmente ipnotizzati da questa corrente. Molte star si auto fotografano per poi commercializzare il risultato espressivo in rete. Il fatto di mostrare i particolari del viso o singole parti del corpo, non fa altro che affermare il narcisismo della vanità che sembra aumentare l’autostima  grazie ai tanto desiderati commenti positivi. Più lo scatto è originale, più le adesioni di preferenza aumentano. La maggior parte dei selfie però risultano ripetitivi simili e noiosi. Basterebbe un click insolito e creativo per creare curiosità e scalpore. Forse allora questo fenomeno in un futuro potrebbe diventare una forma d’arte fotografica.

Per adesso resta un solo modo di ostentare il senso estetico che avvolte risulta gradevole, a volte invece piuttosto monotono e inopportuno.

 VALENTINA FELICI

 

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