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«Forio e quel marciapiedi da terzo mondo»

Gentile direttore,

Voglio sempre congratularmi con lei e lo staff del vostro quotidiano, perché date sempre voce indistintamente a tutti i lettori senza porvi alcun preconcetto. Oggi voglio parlare di un centralissimo marciapiede  a Forio che parte dalla boutique Gerry e arriva fino al negozio di ferramenta di Venanzio. Ebbene dovete sapere che dopo un breve tratto calpestabile incomincia un vero e proprio percorso di guerra: il marciapiedi, infatti, è composto da vecchi ed obsoleti basoli di pietra presumibilmente esistenti e mai cambiati dal lontano 1800. Credetemi, non ce n’è uno buono, sono tutti storti, consumati e non livellati e quindi molto pericolosi per le persone che sono costrette a passarci. Una vergogna assoluta, laddove si consideri che la zona è frequentatissima da turisti e non, che vanno alla posta, al mercato, in banca o si recano verso la frazione di Monterone. Io stesso ho visto più di una volta turisti inciampare e cadere lamentandosi di Forio e dicendo che non sarebbero più venuti qui perché questi marciapiedi ormai non esistono nemmeno nei paesi maggiormente arretrati dell’Africa e non solo per la pericolosità ma pure per le ristrette dimensioni che costringono a camminare in fila indiana.

Questo riguarda il primo tratto composto da vecchi basoli, fino al ristorante La Tinaia. Successivamente il marciapiedi continua con mattonelle di vario genere e grandezza, vecchie ed usurate, che formano dei mosaici che rappresentano un’opera d’arte che nemmeno un genio sarebbe riuscito a comporre. Ovviamente, man mano che si avanza in questa pavimentazione stile naif e sempre in fila rigorosamente indiana si nota che tutte le signore munite di carrozzino sono costrette per mancanza di spazio a dover scendere e dunque muoversi e camminare nel traffico.

Mi domando e dico: è mai possibile che Forio, paese ad elevata vocazione turistica, debba avere un marciapiedi del genere (che per me fa letteralmente schifo) nel posto frequentato moltissimo? Ma non si potrebbe programmarne il totale rifacimento allargandolo almeno di un metro e naturalmente dotandolo di una pavimentazione degna di un paese civile? Sì, lo si potrebbe fare, ma togliendo tanto le auto che le strisce blu, tanto in ogni caso la strada è e resterà comunque a senso unico e dunque lo spazio sarebbe recuperato senza alcun problema. Così si riuscirebbe a valorizzare di più una zona piena di boutiques, ristoranti ed attività commerciali in genere. Ancora grazie a Il Golfo per l’ospitalità concessami e cordiali saluti.

Ciro Precisano

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