«Un 2020 da archiviare, per le tante ragioni che ben conosciamo, a partire da questo virus che è riuscito a mietere vittime a livello planetario, paralizzando ogni tipo di attività e di frequentazione sociale. La tutela della salute di ciascuno è una priorità, per questo motivo il nostro sarà un Natale digitale che , per quanto riguarda in particolare la nostra isola, cancellerà del tutto l’atmosfera magica di questo periodo, non essendo in programma alcun evento o iniziativa che nel loro piccolo rappresentano un motivo di speranza e di fiducia con cui guardare al futuro. Non pochi dubbi e tante perplessità sul futuro che ci attende, ma anche tante speranze e la consapevolezza e la fiducia nel fatto che presto o tardi riprenderemo a fare le cose di una volta, senza mai più considerarle scontate, impareremo ad apprezzare e dare più valore anche ad una semplice stretta di mano, e un abbraccio o un bacio non dovrà più essere un lusso tra congiunti. È difficile augurare Buon Natale, perché di cose buone oggettivamente in questo periodo ce ne sono poche, ma che quelle poche di cuore, con il cuore, siano indimenticabili».
