La conferma che il G7 dei ministri dell’Interno si svolgerà a Ischia permetterà all’isola di mostrare al mondo il suo volto, ferito dal terremoto ma comunque vitale e sempre ospitale. È quello che emerge dal giro di pareri che abbiamo raccolto tra alcuni addetti ai lavori dopo l’ufficializzazione del vertice tra i ministri di Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito, Canada e Italia con la presenza di un rappresentante dell’Ue, che si terrà sulla nostra isola tra il 19 e il 20 ottobre presso il Grand Hotel Punta Molino Terme di Ischia Porto. Indubbiamente si tratta di un’occasione per ridare smalto all’immagine dell’isola, offuscata da quello che fu definito come un vero e proprio sciacallaggio mediatico, messo in atto nei giorni successivi al sisma del 21 agosto, creando anche un panico in larga parte ingiustificato che danneggiò gravemente il turismo locale.
Restano sul tappeto i problemi riguardanti la sistemazione delle persone rimaste senza un alloggio, e la ripresa delle aziende colpite, ma il vertice può comunque costituire uno dei tasselli lungo la difficile e impegnativa strada verso la ricostruzione e la normalità. Intanto, il ministro Minniti, che ha fortemente voluto questo G7 a Ischia, ieri ha dichiarato che nel contrasto al terrorismo un tema importante «è il rapporto delle democrazie con i grandi provider: bisogna fare passi avanti; la legge per me è l’ultima ratio, la via migliore è una cooperazione effettiva». La dichiarazione di Minniti è stata resa in un intervento durante la presentazione del libro di Andrea Manciulli “Sconfiggere il terrorismo. L’evoluzione della minaccia jihadista e gli strumenti legislativi di contrasto”. Minniti ha annunciato che il tema sarà all’ordine del giorno della riunione in programma a Ischia.
ERMANDO MENNELLA: «INIZIATIVA POSITIVA, DEGNO RICONOSCIMENTO ALLE POTENZIALITÀ DI ISCHIA». «Ogni evento di simili dimensioni porta comunque visibilità. Il G7 svoltosi a Taormina ha portato bene, e in genere tali vertici hanno ripercussioni positive; rappresentano un riconoscimento alle potenzialità dell’Italia, e in particolare Ischia, per l’ospitalità che da sempre ci contraddistingue. Plaudo quindi a tale iniziativa: gli ospiti che sbarcheranno qui potranno ammirare un’isola fantastica, e ciò può conferire maggiore attenzione alle nostre richieste, in primo luogo la messa in sicurezza delle “zone rosse”, per far sì che tornino a vivere il prima possibile e che l’isola sia nuovamente e completamente fruibile nella sua interezza. È questo l’obiettivo che Federalberghi si pone e che sta sostenendo su tutti i tavoli di trattativa, perché anche una sola azienda chiusa sarebbe la peggiore sconfitta. Dobbiamo fare in modo che le risorse stanziate vengano utilizzate per risolvere queste problematiche. Non bisogna lesinare sui finanziamenti fino a quando le imprese possano ritornare alla normalità, pur nella consapevolezza che quella è una zona ad alto rischio sismico e che vanno apportati quegli accorgimenti per garantire agli ospiti la permanenza in una località sicura. Il terremoto è stato piuttosto forte, ma le strutture alberghiere hanno retto bene: è chiaro che si può e si deve fare di più e meglio. Quando l’isola viene scelta per eventi internazionali come il G7 io sono il primo a esserne felice, oltre alla stessa Federalberghi, proprio perché reputiamo che l’offerta e la qualità dell’ospitalità che forniamo è di primo livello. Va dato merito al ministro Minniti per la giusta scelta, pertanto auguro un buon G7 ai ministri degli interni che sbarcheranno a Ischia».
GIACOMO PASCALE: «OCCASIONE IDEALE PER MOSTRARE AL MONDO LA REALTÀ DI ISCHIA». «Il G7 a Ischia rappresenta, tra le altre cose, anche una positiva ricaduta sull’immagine dell’isola, sulla quale verranno puntati i riflettori da tutto il mondo. Pensando ai danni mediatici che gli organi di informazione nazionale ci hanno cagionato nelle giornate immediatamente successive al sisma, non può che essere positiva la decisione del ministro Minniti. È evidente che per noi diventa complicato far passare il messaggio riguardante la gestione di un terremoto che ha creato una disparità di situazioni tra la zona colpita, con migliaia di sfollati, gente in cerca di una sistemazione, immobili da ricostruire, aziende ferme, lavoratori licenziati, e il resto dell’isola. Proprio a fronte di tale difficoltà, l’arrivo del vertice del G7 è da salutare con favore. Abbiamo chiaramente la necessità di tenere in piedi l’industria turistica, che è il principale motore dell’economia isolana. Chi ha perso la casa in diversi casi ha perso anche il lavoro, perché non c’è solo il danno apparente, quello al patrimonio immobiliare, ma anche il lucro cessante, vista la flessione di turisti nell’immediatezza del sisma che ha diminuito le entrate di aziende e degli enti gettando anche una pesante ombra sull’immagine turistica di Ischia. Ben venga il G7, dunque, ma non dobbiamo abbassare la guardia sui problemi provocati dal sisma, non vorrei che poi i riflettori si spengano e ci si dimentichi delle nostre difficoltà: sarebbe gravissimo che l’attuale stato d’emergenza si riducesse a una impropria fase d’ordinarietà, con le macerie ancora per strada. Ischia non può permetterselo, e non potrà nemmeno ripartire senza aver rimesso in piedi Casamicciola e Lacco Ameno».
GIOVAN BATTISTA CASTAGNA: «SCELTA CHE CI LUSINGA, MA NON DIMENTICHIAMO L’EMERGENZA». «La scelta di Ischia indubbiamente ci lusinga, anche perché potrà sicuramente portare un ritorno in termini di immagine e mostrare le bellezze dell’isola ad una vasta platea oltre che agli stessi illustri ospiti. È un’investitura che accogliamo con favore, ricordando però che quella del terremoto è un’emergenza tuttora in atto e ben lungi dall’essere superata. La priorità resta quella dell’assistenza ai miei concittadini, come ho avuto modo di ribadire durante il consiglio comunale congiunto di mercoledì mattina a Lacco Ameno. Ben venga una vetrina importante come la riunione dei ministri dell’Interno, ma non dobbiamo dimenticare quanto sia duro raggiungere l’obiettivo della ricostruzione».