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I nostri alleati elettorali sono gli operai avanzati e gli intellettuali d’avanguardia!

In vista delle elezioni amministrative della prossima primavera, che si terranno anche a Forio, dove il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista sarà presente con una propria lista di partito, già da tempo le forze politiche borghesi, clericali e capitalistiche del centrosinistra, centro e centrodestra partitiche, movimentiste, individualiste, opportuniste e di ammucchiata, ansiose di continuare a mantenere il potere o a riconquistarlo, sono in agitazione per illudere nuovamente gli elettori e per ottenerne il consenso elettorale.

I caporioni vecchi e nuovi, giovani, di età ma non di novità alternativa, giovanissimi e anziani di tali schieramenti sono affaccendati nel fare e disfare alleanze, nella composizione e modificazione di liste, nell’accaparramento di volti nuovi, solo apparentemente ingenui e rassicuranti, e nel pressare gli indecisi che potrebbero attrarre nuovi consensi e mantenere quelli precedenti. Per costoro l’obiettivo da perseguire è vincere le elezioni al primo turno, perché il ballottaggio potrebbe essere rischioso e per raggiungerlo vengono utilizzati tutti gli strumenti di pressione, di condizionamento e di convincimento possibili sull’elettorato, specialmente sui giovani operai, diplomati e laureati senza lavoro né prospettiva di vita dignitosa, a causa della sopravvivenza del dannato e disumano sistema economico padronale fondato sullo sfruttamento del lavoro altrui e sulla negazione dei diritti fondamentali della vita.

Per raggiungere il risultato di continuare a mantenere, occupare o rioccupare il potere amministrativo, politico e sociale a livello locale – ma nell’ambito dello stesso potere economico e politico bancario e finanziario nazionale e internazionale regionale, parlamentare e governativo – vengono vergognosamente utilizzati tutti gli strumenti e gli espedienti possibili per accattivarsi candidature, consensi e voti utilizzando le classiche armi della gestione discrezionale delle risorse pubbliche, del clientelismo e del favoritismo, delle vane promesse, delle pacche sulle spalle e del sorriso elettorale.

Come si usa dire personaggi laureati o meno delle diverse professioni, affaristi della vita economica ed emergenti vari in cerca di fortuna – da realizzare sulla pelle della classe lavoratrice operaia e intellettuale – da qui alla presentazione delle liste mettono in atto tutte le strategie e le iniziative possibili per costruire le alleanze necessarie alla conquista del Municipio, alleanze che quasi sempre sono prive di valori ideali, politici e collettivi comuni, perché li accomuna solo la voracità del potere da dividere e gestire alle spalle degli interessi della collettività. E’ una lotta condotta senza scrupoli finalizzata unicamente a mettere le mani sulle sorti del paese per avvantaggiare pochi a discapito della moltitudine dei cittadini.  Però subito dopo la vittoria elettorale, come la triste esperienza ci dimostra, esplodono immediatamente le contrapposizioni, i litigi e le divisioni sulla spartizione delle deleghe da assegnare, che malgovernate aggravano e non risolvono i problemi sociali del paese.

Questa pratica esecrabile di considerare il consenso elettorale, l’utilizzo del voto e il governo della società a Forio, come altrove in Italia, dura da sempre e negli ultimi 70 anni – cioè dalla Liberazione dal nazifascismo, dalla proclamazione della Repubblica e dalla promulgazione della Costituzione borghese, democratica e antifascista – si è progressivamente aggravata sino a produrre una situazione paurosa di malgoverno degli affari pubblici che è sotto gli occhi di tutti e solo chi non vuole o ha interesse a non vedere non vede. 70 anni di malgoverno della gestione pubblica frutto delle alleanze politiche ed elettorali centriste, di salute pubblica, di centrodestra e centrosinistra. Diversamente se ogni partito, che guardasse all’interesse generale e non a quello di parte e discriminatorio, si presentasse con le proprie idee, il proprio programma e i propri obiettivi da raggiungere il vincitore avrebbe una maggioranza stabile e non inquinata da posizioni amministrative divergenti e penalizzanti per la collettività.

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Inoltre, da qui alla presentazione delle liste è avvilente e deplorevole vedere dei giovani, che dovrebbero rappresentare un’inversione di tendenza rispetto alla disgraziata pratica elettorale passata sopra rappresentata, assecondare la sete di potere di personaggi vecchi e nuovi che conquistandolo lo amministrano soddisfacendo determinati interessi di parte calpestando i principi di uguaglianza e di fratellanza tra tutti i membri della società. Si favoriscono le potenti lobby economiche contro i bisogni reali delle famiglie lavoratrici e delle categorie sociali più povere. Capiamo che questo comportamento dipende particolarmente dall’infame sistema sociale capitalistico in cui siamo ancora costretti a vivere che non garantisce a ognuno il diritto al lavoro e ad una esistenza dignitosa, però senza uscire da questo letamaio di ingiustizie, favoritismi e discriminazioni non c’è neppure la possibilità di poter vivere in una società più civile e progredita. L’egoismo e l’individualismo non favoriscono la svolta necessaria e alternativa, anzi la bloccano ritardandola storicamente.

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Al contrario di tale infame costume di accaparramento del potere il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista ripudia tali alleanze opportuniste finalizzate solo alla conquista del potere borghese e antipopolare, non si allea con forze di diversa formazione ideologica e politica per non ingannare gli elettori sulla possibilità di una collaborazione fattiva e innovativa della società, presenta un proprio programma scaturito dal confronto e dal dibattito interno – condotti con il metodo della vera e più completa democrazia, consistente nelle regole del centralismo democratico, che coinvolge l’intero Partito dai vertici alla base e viceversa – che tiene conto e valorizza tutti i contributi venuti dall’esterno utili agli interessi dell’intera collettività e candida al governo della città o della nazione propri dirigenti, operai avanzati e intellettuali d’avanguardia di elevata moralità e garanzia di difesa ugualitaria degli interessi dell’intero popolo.

Tale nostra proposta se eletta ad amministrare Forio non teme scissioni, tradimenti e cambiamenti di casacca partitica e politica per assecondare ignobili tornaconti personali e quando saremo al governo dell’Italia introdurremo la possibilità popolare di revocare la carica dell’eletto che viene meno agli impegni assunti col proprio elettorato. Questo è il nostro metodo di lavoro comunista per affrontare e risolvere i problemi della vita quotidiana dei cittadini e per rispondere positivamente e tempestivamente alle loro esigenze e attese ed è con questo impegno di onestà morale e intellettuale e di trasparenza che ci presentiamo alle prossime elezioni per cambiare radicalmente la vita amministrativa e sociale di Forio.

 Domenico Savio, segretario generale e consigliere comunale di Forio del P.C.I.M-L.

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