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Procida, al via l’informatizzazione della Giustizia

Di Francesco Ferrandino

PROCIDA. Dopo Ischia, ecco Procida. Martedì 8 novembre l’istante-zero: quel giorno, presso gli uffici del Giudice di Pace è stato infatti iscritto il primo fascicolo su registro informatico: è dunque partita anche nell’isola di Arturo l’era dell’informatizzazione giudiziaria. Gli uffici giudiziari delle isole del Golfo si evolvono verso la completa informatizzazione del settore, grazie ai sistemi informatici creati dal Ministero per rendere disponibili on line la documentazione dei fascicoli processuali, permettendo così di controllare agevolmente tramite una connessione web le varie fasi dei procedimenti, con grande sollievo degli uffici non più costretti a gestire tonnellate di documenti cartacei. Il processo telematico è ormai da tempo una realtà nei Tribunali, e i Giudici di Pace sono stati quindi chiamati ad adeguarsi. È qui che si inserisce l’operato della dottoressa Anna Comune, le cui  note doti organizzative furono riconosciute già dall’ex Presidente del Tribunale di Napoli, Carlo Alemi.

La funzionaria aveva già curato l’informatizzazione sia dell’ufficio del Giudice di pace che del Tribunale presso la Sezione Distaccata di Ischia. Successivamente, si è spostata sulla vicina isola di Procida, dove lo stato dell’arte degli uffici giudiziari era nella stessa situazione in cui si trovavano quelli ischitani qualche anno fa: registri esclusivamente cartacei, nessun programma informatico, nessuna possibilità per gli avvocati di visualizzare i documenti dal proprio studio. La coordinatrice degli uffici del Giudice di pace delle due isole, la dottoressa Immacolata Cozzolino, che ricopre anche il ruolo di coordinatrice dell’intera Sezione di Ischia del tribunale, ha concesso totale carta bianca alla dottoressa Comune per procedere all’informatizzazione dell’Ufficio di Procida, autorizzandola all’installazione dei programmi ministeriali. In verità, un programma informatico conformato sulle necessità degli uffici procidani non esisteva, dal momento che quello concepito dal Ministero era stato studiato sulle dimensioni dei grandi uffici cittadini. È stato quindi necessario richiedere espressamente la creazione di un’apposita maschera-server per Procida.

Collaborando in sinergia con il C.i.s.i.a., il Consorzio che si occupa dei processi di informatizzazione degli uffici, la dottoressa Comune ha rapidamente portato a termine il compito. In generale, il sistema informatico garantisce completa trasparenza oltre che l’assegnazione automatica del giudice al procedimento, un’esigenza particolarmente sentita negli uffici di maggiori dimensioni. È stato installato anche un apposito scanner, per scansionare tutte le sentenze e inserirle nei fascicoli telematici: ogni avvocato potrà così visualizzare e stampare le decisioni del giudice collegandosi da qualsiasi terminale esterno. D’ora in poi, gli avvocati potranno inoltre portare i fascicoli per l’iscrizione a ruolo con l’apposita “Easynota”, il software più usato per  redigere la nota di Iscrizione a Ruolo. Esso costituisce un sistema più veloce ed intuitivo per redigere la nota e stamparla, corredandola di codice a barre. La Cancelleria che riceve la nota così fatta sarà quindi in grado di acquisirne il contenuto attraverso un normale lettore di codice a barre; viene così evitato il lavoro di ridigitazione dei dati da parte della Cancelleria stessa e  i registri informatizzati vengono riempiti in modo veloce e sicuro. Una rivoluzione digitale di cui tutti gli operatori del diritto, anche sull’isola di Procida, dovranno quanto prima prendere piena consapevolezza.  Anche il personale degli uffici giudiziari, che talvolta per motivi anagrafici si dimostra restìo ad adeguarsi ai cambiamenti che la tecnologia impone, dovrà modificare le sue abitudini, a vantaggio di uno snellimento dell’attività giudiziaria.

LA RIFORMA. Con la recente riforma della magistratura onoraria, varata circa sei mesi fa, le competenze dei giudici di pace sono state notevolmente ampliate nell’ottica di un decongestionamento dell’attività dei Tribunali, circostanza che renderà anche l’ufficio di Procida destinatario di un maggior numero di procedimenti da celebrare. A medio termine, tale riforma potrebbe avere tra i suoi effetti anche un trasferimento alla sede di Napoli dei processi da celebrare innanzi al Tribunale, che si ridurrebbero notevolmente dal punto di vista numerico al punto da non giustificare più la presenza di una Sezione Distaccata a Ischia, mentre sulle due isole rimarrebbero gli uffici del Giudice di Pace, chiamati a gestire un contenzioso comunque molto nutrito. Un po’ come accadeva con le vecchie Preture, progressivamente abolite tra il 1989 e il 1998.

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