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Lacco, gli scarichi termali e la crociata del “Barone”

Non si placano le polemiche all’ombra del Fungo dopo la mazzata imposta dal sindaco ad una serie di strutture ricettive, su tutte quelle del rivale Domenico De Siano. L’accusa è quella di scaricare acque oltre 60 gradi. Il primo cittadino respinge ogni illazione e parla di «questione di sicurezza»

Sindaco Pascale, c’è statala mano pesante della sua amministrazione. Mazzate da 20 mila euro per gli scarichi termali del senatore Domenico De Siano e gli hotel che non hanno rispettato la sua ordinanza del 21 luglio?

«La società EVI S.p.a. durante l’esecuzione delle attività di dissabbiamento del collettore fognario esistente lungo il Corso Angelo Rizzoli, ha riscontrato grosse difficoltà operative sia per l’ingente portata degli scarichi delle acque termominerali sia a causa delle alte temperature delle stesse.L’enorme tensione di vapore impedisce agli operatori di eseguire le attività nel rispetto delle minime norme di sicurezza per la tutela della salute con gravi rischi correlati. Nella notte tra mercoledi e giovedi 3 agosto i vigili brani di Lacco Ameno con foto e video hanno riscontrato gli illeciti e presentato apposta relazione nel merito egli scarichi giunti a raggiungere addirittura temperature oltre i 60 gradi.Per motivi di riservatezza non posso dare nomi e dati. Ma ci sono questioni che vanno chiarite». 

In particolare sua scure sono finiti il San Lorenzo, il Reginella, il San Montano. Non è che vuole togliersi anche qualche sassolino dalle scarpe?

«Guardi, le ripeto non faccio nomi. E’ una questione di rispetto prima  delle regole e poi della comunità. Ci sono imprenditori che hanno compreso e rispettato le nostre richieste. Altri che hanno preferito fregarsene».

Cosa è successo allora?

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«Noi abbiamo una forte criticità all’impianto fognario di Lacco Ameno e l’abbiamo per diversi problemi. Perché in alcuni tratti è rimasta ancora la fogna mista -bianche e nera – in altri tratti vanno cambiati i tombini, in altri tratti va, innanzitutto,realizzato il dissabbiamento che si è verificato, anche per mettere in servizio e far partire il nuovo impianto, con il quale, auspicabilmente, Lacco Ameno risolve questo problema annoso del trabocco fognario. Tra gli interventi di somma urgenza post frana,l’Evi è diventato soggetto attuatore anche per interventi da realizzare nel Comune e sta provando a realizzarli. Questo prevede un lavoro per tutti i giorni lavorativi dal lunedì al venerdì. In tal senso abbiamo chiesto a tutte le strutture alberghiere che scaricano i reflui termali nella rete fognaria di collaborar e non scaricare, dalle due di notte alle otto del mattino e soprattutto non scaricare a una temperatura superiore ai 30°, come prescrive la norma.Uno perché, come si sa, l’impianto è propriamente in plastica e quindi le alte temperature stanno corrodendo la condotta e rischiamo un danno grave,irreparabile,ed ancora perché se non collaborano, praticamente, noi non riusciamo a mettere in sicurezza e a predisporre, l’intervento per contrastare  le piogge forti che arriveranno. Questo comprometterà, chiaramente, la tenuta dell’intero impianto fognario».

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È allora?

«Se gli imprenditori non collaboreranno gli operai dell’Evi non possono lavorare.Con temperature che abbiamo rilevato stanotte e sono arrivata anche a 60°- mi fa piacere che tu mi faccia questa intervista per chiarire – in effetti sono costretto,  mio malgrado nel rispetto di questa ordinanza ad emettere delle sanzioni amministrative e fare denunce penali per la violazione della ordinanza sindacale n.20 del 21 luglio e per violazione delle norme a tutela delle aree marine protette – noi abbiamo il Regno di Nettuno dove di fatto queste condotte scaricano – più altri reati ambientali».

Lei parla addirittura di denunce penali, ma neppure sulla parte pecuniaria è stato tener. Sintomatico di una situazione grave o cosa?

«La sanzione sarà di 20.000 € per ogni singola azienda.Come prima sanzione applicherò il minimo, le prossime saranno da 30.000, più le denunce penali.Lo dico con grosso rammarico, perché mi sarei aspettato su questa tematica una collaborazione spontanea da parte di tutti. Invece devo constatare  che se ne sono fregati, sia della mia ordinanza e sia dei miei ulteriori inviti  sui profili social del municipio».

Il sindaco rincara la dose: «L’enorme tensione di vapore impedisce all’EVI di eseguire le attività nel rispetto delle minime norme di tutela della salute con gravi rischi correlati. Ci sarà d’ora in poi un agente dei vigili dedicato»

Se è cosi si parla di condotte davvero gravi, quasi incredibili.

«Guadi, la penso come lei. Mi rammarico. Gli prenditori hanno collaborato solo il lunedì, sì del primo giorno dopo l’ordinanza stanotte (nella notte tra mercoledi e giovedi ndr) in particolare abbiamo rilevato che hanno ottemperato alla mia ordinanza soltanto due aziende, per motivi di privacy non faccio i nomi, e ha collaborato una terza azienda che, pur scaricando a temperatura elevata, scarica in fogna a meno dei 30°, perché già la struttura si è munita delle torri di raffreddamento. Posso dire un’altra cosa?».

Prego.

«Approfitto di questa intervista per lanciare un messaggio che ritengo importante. Abbiamo una opportunità unica d fare un interventi che è fondamentale. I lavori sono insomma urgenza e proprio il termine già ci dice che non possono, per nessun motivo, soprassedere, nè posso non farli per i motivi seri e per la responsabilità che ho di essere sindaco ed essere responsabili del nostro paese.Emetteremo queste sanzioni.L’auspicio è che le paghino, casomai impugnano, andremo a difendere le ragioni dell’ente fino all’ultimo.Finché avremo fiato, nel rispetto di questa ordinanza, nel rispetto di quanti correttamente collaborano per il bene comune, siamo costretti a multare i contravventori. Evidentemente non rispettano il paese e non hano capito la gravità del loro agire».

Quante sanzioni avete emesso?

«Al momento saranno almeno una 4-5, aspettiamo la relazione sul lavoro di controllo svolto. Abbiamo praticamente tutti gli elementi che hanno accertato i contravventori. abbiamo foto video, perizia tecnica.Abbiamo l’accertamento dei nostri vigili. Io tra l’altro ho assegnato un vigile urbano che tutte le mattine opererà dalle cinque per collaborare con EVI.Invito anche le altre forze dell’ordine ad affiancare i miei agenti nel rispetto di questa ordinanzache va nella direzione del bene comune. Il mancato rispetto e la collaborazione testimonia che no ns viole agire per un problema grave del paese che diventa anche per questo difficile da risolvere, e per questo mi arrabbio cosi tanto. Mi aspettavo più collaborazione, mi sorprende che le aziende  se ne fregano. Io non mi fermo perché ho il dovere di andare avanti e quindi ti ringrazio di questa opportunità che mi dai lì per dire che emetteremo queste sanzioni e soprattutto implementeremo le forze dell’ordine perché i lavori non si possono fermare. Il paese ne ha urgentemente bisogno».

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