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Studenti del ‘C. Mennella’ a scuola di OpenCoesione

Gianluca Castagna | Lacco Ameno – Il primo ciclo di sperimentazione si è svolto nell’anno scolastico 2013/2014, in 7 istituti di istruzione secondaria distribuiti su tutto il territorio nazionale. L’anno successivo i numeri sono cresciuti in maniera esponenziale: 86 scuole coinvolte, per un totale di oltre 2.000 studenti e 90 insegnanti. Cifre destinate a essere sempre più consistenti a dimostrazione del grande successo di un’iniziativa che vede interessata, per la prima volta, anche una scuola secondaria dell’isola d’Ischia: l’Istituto Tecnico Economico per il Turismo “Cristofaro Mennella”.
Venti alunni della classe 3° C, coordinati dalle insegnanti Concetta Conte e Maria Pettorino, a scuola di OpenCoesione, percorso innovativo di didattica interdisciplinare rivolto alle scuole secondarie di ogni tipo e indirizzo. Un percorso che promuove principi di cittadinanza consapevole, sviluppando attività di monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici attraverso l’impiego di tecnologie di informazione e comunicazione, mediante l’uso dei dati in formato aperto (open data), per aiutare gli studenti, cittadini del presente e del futuro, a conoscere e comunicare in modo innovativo come le politiche di coesione, e quindi gli investimenti pubblici, incidono nei luoghi dove vivono. In questo caso l’isola d’Ischia e, nello specifico, il comune di Lacco Ameno, da tempo impegnato in un progetto di riconfigurazione delle proprie aree territoriali.

“A Scuola di OpenCoesione” unisce educazione civica, competenze digitali e data journalism, oltre a competenze trasversali quali sviluppo di senso critico, problem-solving, lavoro di gruppo e abilità interpersonali e comunicative. Le attività previste dal percorso sono a carattere misto e combinano l’apprendimento e l’impiego di tecniche di ricerca quantitativa e qualitativa sul proprio territorio, la produzione e l’analisi di dati e relative visualizzazioni interattive, l’uso di forme di comunicazione innovativa, momenti di facilitazione online con tutor, passeggiate di monitoraggio civico, partecipazione ad incontri pubblici ed eventi tematici. Come quello di sabato scorso, 4 marzo, giornata dedicata in tutto il mondo agli Open Data Days.
Nella sala consiliare del municipio di Lacco Ameno gli studenti della 3° C sono stati i protagonisti di un importante momento di confronto con i referenti della Pubblica Amministrazione, i docenti, i genitori e i media intervenuti. I ragazzi hanno presentato il progetto “Lacco Ameno, un paese da mare”, ma soprattutto hanno illustrato i dati raccolti riguardo le opere finanziate dai fondi pubblici: dalla sistemazione della pavimentazione di buona parte del corso principale agli interventi sul porto turistico e sul molo adibito all’accoglienza dei megayacht che, specie nei mesi estivi, sostano davanti al Fungo, celebre simbolo della cittadina. Interventi con ricadute sui flussi turistici di incoming analizzati in grafici precisi e puntuali. Un modo per far capire l’importanza dei fondi pubblici europei e come vengono utilizzati in un momento in cui l’Unione europea non gode certo di ottima salute.
All’incontro erano presenti il sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale, l’assessore al Turismo Antonio Monti, l’assessore alla Cultura Cecilia Prota, una folta rappresentanza di studenti e insegnanti del “C. Mennella” guidati, con proverbiale entusiasmo e determinazione, dalla preside prof.ssa Giuseppina De Guida.
«Questo progetto è qualcosa di più di un percorso didattico» racconta la preside. «Un’occasione per il ‘C. Mennella’ di riflettere sulle caratteristiche peculiari del proprio territorio, di capire come le pubbliche amministrazioni intervengono per migliorarlo. Uno scenario ignoto ai ragazzi, che andava indagato con strumenti nuovi e li ha portati a sviluppare nuove competenze e una consapevolezza più forte che il territorio può essere trasformato in meglio se le loro intelligenze si applicano a questo processo di trasformazione. Il territorio è qualcosa di dinamico e l’elemento più importante è la capacità, da parte dei cittadini, di progettarlo nuovamente. I ragazzi hanno dimostrato di poterlo fare, di volerlo fare e di essere protagonisti di questo cambiamento».
Una palestra di vita politica e civile. «Esatto. E’ un concetto a cui tengo moltissimo. La cittadinanza attiva sviluppata attraverso questi progetti consente ai ragazzi di impadronirsi di strumenti di indagine e analisi che sono propri del cittadino attivo, quindi dopo questa esperienza guarderanno alla politica con uno sguardo diverso. Non come mondo del malaffare ma come campo che consente a chi ha idee e capacità di realizzare autentiche azioni di cambiamento».

L’Open Data Day segna dunque un momento importante di impegno civico a favore della trasparenza, e l’entusiasmo dimostrato dai ragazzi del “C. Mennella” è un esempio di come la promozione della cultura dei dati aperti possa ricevere un grande impulso dal mondo dell’istruzione.
«Il ruolo della scuola è determinante come strumento a disposizione dei ragazzi per potersi muovere in maniera autonoma all’interno dei dati» precisa la prof.ssa Concetta Conte, docente di Lingue straniere. «Ci poniamo in un territorio neutro, non andiamo lì a spulciare per vedere se i lavori sono stati fatti bene o potevano essere fatti meglio, né sindachiamo la destinazione di questi fondi. Ci interessa soprattutto sensibilizzare i nostri studenti al ruolo di cittadinanza attiva. Renderli anzitutto consapevoli che esistono informazioni che consentono di controllare e verificare. E’ la conoscenza a renderci liberi individui e in grado, successivamente, di maturare opinioni personali. Il nostro compito è aiutarli ad acquisire tutti gli strumenti a disposizione».

«Inizialmente la scarsità di dati a disposizione ci ha scoraggiato e a un certo punto del percorso non sapevamo più come proseguire». A dirlo è Yuri Dimitrov, classe 3° C dell’Istituto Turistico “C. Mennella”, da Serrara Fontana con origini bulgare. «Il sito di OpenCoesione ci richiedeva relazioni sui dati, ma reperirli diventava sempre più difficile. La situazione si è sbloccata quando abbiamo deciso di venire al municipio di Lacco Ameno e accedere personalmente a tutte le informazioni utili per il proseguimento del nostro progetto». «Di fronte a tanto materiale disponibile, ci è tornato l’entusiasmo per proseguire. Ora siamo quasi a tre quarti del nostro lavoro, che contiamo di concludere quanto prima e partecipare alle competizioni che OpenCoesione prevede per le scuole che aderiscono a questa iniziativa».
Per Imma Iaccarino, di Lacco Ameno, «l’inizio è stato difficoltoso perché siamo inesperti di come funziona praticamente la macchina amministrativa, soprattutto riguardo all’impiego delle risorse finanziarie. Non sapevamo bene come muoverci. Mi sentivo molto lontana da questo mondo. L’esperienza è stata utile proprio per crescere come cittadina e capire come muovermi per conoscere ciò che avviene sul mio territorio, a cominciare dall’uso delle risorse pubbliche. Quali scelte vengono fatte, se e come vengono portate a termine. Un progetto entusiasmante che ci ha aiutato anche a lavorare in gruppo, dividerci i compiti e capirci meglio. Ognuno ha dato il suo contributo. Ci ha reso più forti come classe, non solo nel rapporto tra noi ma anche migliorando la relazione con i nostri insegnanti».
Come proseguirà il vostro progetto di OpenCoesione? «In questa ultima fase – spiega Yuri – ci occuperemo di divulgare i risultati della nostra indagine, anche attraverso gli strumenti di comunicazione privilegiati dai nostri coetanei: blog e social network. Alla fine manderemo a OpenCoesione i risultati del nostro lavoro, dei quali siamo molto soddisfatti». Cosa vi aspettate? «Che vengano apprezzati, ma soprattutto che aiutino tutti, noi per primi, a diventare cittadini più consapevoli».

La collaborazione tra pubblica amministrazione e il mondo della scuola non finisce qui. Partendo da un progetto di lunga data del sindaco di Lacco Ameno sulla Mobilità Sostenibile («una mia fissa», confessa), già si prospettano future sinergie con gli studenti dell’Indirizzo Tecnico Trasporti e Logistica del “C. Mennella”. Una sfida non più rimandabile, ora che gli effetti devastanti del traffico automobilistico sono sotto gli occhi di tutti e sempre più ricerche dimostrano che un maggiore impiego di risorse pubbliche per migliorare il sistema dei trasporti condivisi ed ecosostenibili, è l’unica chiave per rendere più sicure e vivibili le nostre cittadine, riconquistare il turista perduto e far crescere l’intero sistema economico locale.

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