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50 anni di “doc” Ischia, l’anteprima nel cuore di Monferrato

Di Isabella Puca

 

Ischia – Era il 1966 e la famiglia D’Ambra insieme ad altri pionieri del vino volle “certificare” in qualche modo i loro sforzi e la qualità del vino prodotto sull’isola verde. Oggi, alla vigilia dei 50 anni da quel fatidico anno, si inizia a celebrare quella denominazione DOC – di origine controllata – che inebria i sensi ed il palato di tutto il mondo.  Si sono riuniti, allora, per il 49° Congresso Nazionale dei sommelier a Milano, per poi giungere nel cuore del Monferrato, da poco eletto patrimonio dell’UNESCO, in Piemonte e l’idea è nata grazie all’architetto, con antenati ischitani, Roberta Reggio Coscia; è lì che, i vini dell’isola, a braccetto con le barbere, hanno potuto raccontare l’eccezionalità e la ricchezza del “terroir”, il vino del nostro territorio. Cuore dell’evento, l’appuntamento multisensoriale “I gusti nel Monferrato” presso la sala delle Bersicule del comune di Vaglio Serra. Qui attraverso un abbinamento di formaggi piemontesi, curato dal relatore ONAV dott. Sattanino, le barbere dell’Az. Agr. Cascina Collina e quelle della Cantine di Vinchio- Vaglio si è potuto dare il giusto risalto ai prodotti ed ai territori che esprimono. <<I vini dell’isola – ci racconta Tommaso Mascolo delegato AIS di Ischia e Procida – hanno destato parecchio interesse. Per l’occasione abbiamo presentato alcuni prodotti delle aziende Cenatiempo, Mazzella e Pietratorcia e lo abbiamo fatto a una platea veramente d’eccezione  con la presenza del presidente nazionale AIS Antonello Maietta, del responsabile alla didattica AIS Mauro Carosso, del sindaco di Vaglio Serra Cristiano Giuseppe Fornaro, dell’assessore di Nizza Monferrato e presidente dell’enoteca regionale Mauro Damerio, il presidente della Cantina di Vinchio Vaglio Giordano Lorenzo, il direttore generale Ernestino Laiolo, l’enologo Noè Giuliano e  il proprietario di Cascina Collina Joar Monstar>>. Il tutto non poteva che concludersi con un cigar corner degli amici del Toscano, condotto dal presidente dell’Ischia Cigar club e consigliere AIS Marco Starace, all’insegna del fumo lento e della slow life insieme ai piatti tipici del territorio preparati dallo chef Matteo Rossi del ristorante Piazza Crova di Vaglio. Folta presenza di tanti ischitani, tra cui l’ambasciatore del club Valentino Federico, amanti non solo del ” bon vivre” ma soprattutto del loro territorio. La tradizione vinicola è la storia dell’isola d’Ischia. Sin dai tempi antichi se ne apprezzavano le qualità e i sapori unici al mondo. A più riprese, i greci e i romani menzionarono la pregevolezza dei vini che, ancora oggi, vengono celebrati e gustati in tutto il mondo. I vini di Ischia rappresentano infatti non solo la seconda doc in Italia ma anche la prima doc rossa, <<questo dei 50 anni – ha detto ancora Tommaso Mascolo – è un traguardo di tutto rispetto che l’Associazione Italiana Sommelier, sente il dovere – bisogno di comunicare. È un riconoscimento doveroso, soprattutto verso quegli uomini che hanno tenacemente difeso il vino e, quindi, il territorio, meritandosi l’appellativo di “angeli matti” da Veronelli>>. Fin d’ora, e per tutto il 2016, il vino d’Ischia e il suo territorio saranno oggetto di  una serie mirata di iniziative a cominciare da quelle promosse dall’istituto “V. Telese” di Ischia diretto al prof. Mario Sironi che con i ragazzi sta cercando di raccogliere i racconti degli antichi agricoltori  per recuperare questa importante e millenaria tradizione. <<Se questa di Monferrato è stata un’anteprima – ha concluso Mascolo – non ci resta che aspettare il seguito. Buon compleanno DOC Ischia!>>.

 

 

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