CULTURA & SOCIETA'

«Caro Domenico, così porteremo avanti il tuo ricordo»

In piazza a Forio la commovente commemorazione di Mimì Savio a due anni dalla sua scomparsa: le lacrime (e le parole) del figlio Gennaro

In occasione del secondo anniversario della morte, in piazza Cerriglio a Monterone si è tenuta la commemorazione pubblica di Domenico Savio, fondatore e Segretario generale del PCIM-L a cui il Covid-19 aveva negato il funerale di popolo che avrebbe meritato il 13 marzo 2020, giorno del decesso. Dopo il silenzio suonato magistralmente con la tromba dal Maestro Franco Patalano, uno dei musicisti più bravi e colti che l’isola d’Ischia annovera, Gennaro Savio ha tenuto il discorso di commemorazione ricordando le fasi più salienti della vita di suo padre Domenico narrandone l’instancabile impegno politico, sindacale, sociale e giornalistico portato avanti con coraggio e determinazione sino agli ultimi dei suoi giorni a difesa degli sfruttati e dei diseredati. Il suo nome, ha tra l’altro detto Gennaro, rimarrà scritto a caratteri cubitali nella storia del movimento operaio e comunista nazionale ed internazionale per essersi battuto con coraggio e determinazione per la pace ed il socialismo e contro le ingiustizie e le disuguaglianze economiche e sociali prodotte dal sistema economico e sociale capitalistico.

ANGELO GIANCOTTI

Infine Gennaro oltre ad aver sottolineato che l’amministrazione comunale non ha dato ancora il via all’iter per intestare a Domenico Savio il piazzale antistante il mercato comunale, ha denunciato un episodio increscioso che si è verificato nelle ore pomeridiane a poche ore dalla commemorazione e per cui sui social sono stati centinaia i messaggi di solidarietà: i manifestini in suo ricordo affissi sotto la casa natia, sono stati strappati d’impeto, accartocciati e gettati per terra. Tanti sono stati i presenti che sono intervenuti per ricordare la figura e l’opera di Domenico Savio o per raccontare aneddoti di vita vissuta. Tra questi Angelo Giancotti, Alfonso Panniello, Vito Iacono, Ida Trofa, Franco Monti, Nicola Lamonica, Raffaele Patalano e Giacomo Pascale. Commovente anche la cerimonia tenutasi nel Cimitero di Forio dove oltre a deporre un fascio di rose rosse da parte dei familiari, sulla tomba di Domenico Savio sono state scoperte ben due targhe in ceramica. Una scoperta da Angelo Giancotti e Vincenzo Di Maio e l’altra dai nipotini Domenico, Simone e Martina.  Gennaro, invece, ha collocato la bandiera rossa, simbolo delle battaglie del padre Domenico. Tra gli intervenuti c’è stata anche Mercede, figlia di Rosa Iacono, l’apprezzata e stimata fondatrice della Croce Rosa, che non ha potuto essere presente per motivi di salute. Tra i momenti più toccanti c’è sicuramente quello in cui la nipotina Martina, musicista, ha suonato per il nonno. Al termine della cerimonia sono stati gli stessi nipoti a deporre dei fiori sulla tomba della nonna Maria Antonietta.

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