CRONACAPRIMO PIANO

Demolizioni, mano pesante del Comune di Serrara Fontana

Sono ben 6 le ordinanze di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi disposte tra Capodanno e l’Epifania in questo inizio di 2024. Dalla Falanga a sant’Angelo l’imperativo è la tutela del territorio tra vecchi e nuovi abusi

E’ un inizio di 2024 sangue e lacrime per l’edilizia “fai da te” isolana. In particolare, il comune di Serrara Fontana ha cominciato il nuovo anno con mano pesante contro gli abusi. Dalla Falanga a Sant’Angelo l’imperativo è la tutela del territorio. Sono ben sei le ordinanze di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi disposte in questo inizio di 2024. Molte riguardano vecchi accertamenti anche ultradecennali. Si parte da Piano Tredici in località Bocca di Serra dove la relazione di accertamento tecnico del 26.04.2007, prot. n. 4819, relativa ad opere abusive nella zona ove sono state rinvenute, una serie di opere abusive consistenti prevalentemente nella realizzazione di un tracciato stradale che termina presso unm locale baraccato a sua volta già oggetto di accertamenti. A scoprire l’abuso il Copro Forestale dello Stato — Stazione di Casamicciola Terme. Già 17 anni fa fu emanta apposita ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi e successivamente nel 2023 ( prot. n. 8272) specifico sopralluogo nella medesima località e proprietà evidenziò addirittura «il completamento del tracciato stradale di lunghezza complessiva di circa mt 120,00 e larghezza media mt. 3,00, che si snoda in tre particelle, successivamente all’ultimo sopralluogo del 2007, con masso cementizio in cls».

Ancora si torna su un abuso accertato 21 anni fa e già gravato da ordinanza di demolizione 20 anni orsono. Il tutto alla stregua del verbale di accertamento redatto dal Comando Polizia Municipale n. 28/LE del 27 settembre 2003, con il quale si è accertato che in località Serrara in Via Falanga erano stati eseguiti una serie di lavori edili abusivi consistenti in particolare nella realizzazione di un manufatto di dimensioni tutt’altro che irrilevanti. Una serie di atti dell’ufficio tecnico relativi alla conformità della domanda di sanatoria edilizia presentata ha portato a ingiungere alla proprietà la demolizione ad horas, a propria cura e spese. Una ulteriore ordinanza di demolizione riguarda un abuso accertato nel 2006 in via Gennaro Iacono, dove sono state rinvenute, in assenza dei prescritti titoli abitativi, un manufatto a pianta rettangolare sito al piano terra con struttura portante entravo in legno con tamponature verticali e coperture delle lamiere grecate di plastica per circa 47,85 metri quadri. Ne era stata ordinata la demolizione, ma nel 2023 non solo non erano stati demoliti gli abusi, ma sono state rilevate ulteriori superfetazioni. L’unità immobiliare risultava trasformata per metri quadri 42,35, ricavati da metri quadri 21,35 metri quadri iniziali per una superficie lorda complessiva di 63,70 metri quadri. Scendendo verso il mare, sull’istmo di Sant’Angelo la situazione abusi non cambia. Il sopralluogo che svela gli abusi è recentissimo e risale al dicembre 2023. Prima di Natale, presso una nota struttura turistica in località Petrelle n. 2 è stata contestata la realizzazione di opere edilizie senza titolo: «Spostamento di un cancello metallico di colore bianco a due ante della larghezza di mt 2,40 circa ed apposizione di un grigliato in legno costituito da n. 4 pannelli intervallati da ritti verticali ancorati al suolo da bicchieri metallici, della lunghezza di mt 4,00 ed altezza di mt. 1,80 circa, di interdizione alle aree prospicienti e di accesso all’arenile Petrelle». Ma c’è di più, nel dicembre 2023, viene evidenziato, circa la proprietà dei suoli, che il cancello in ferro e la recinzione in legno ricadono rispettivamente su proprietà intestate al Comune di Serrara Fontana ed in parte ad altro soggetto. Le opere scrivono i tecnici comunali ordinandone la demolizione ad horas.

Sempre agli inizi di questo dicembre 2023 a Via Roma sono state riscontrate opere di sbancamento di terreno con mezzi meccanici che hanno interessato la rimozione di uno strato di terreno compreso tra mt. 0,30 e mt. 1,00 pari ad un’altezza media di circa rot. 0,60 circa, per una superficie di mq. 105,00 (mt. 7,00 circa x mt. 15,00), pari ad una cubatura di circa mc. 63,00, come si rileva anche dalla evidente traccia sul muro lato Est: nel merito c’è stato anche il sequestro del Comando Polizia Municipale Ufficio Vigilanza Edilizia. In ultimo sempre nel 2023 è stato scoperto un consistente abuso in località Bagnulo-Pietra dell’Acqua scritti titoli di legittimità, nonché dell’autorizzazione paesistica prevista dalla normativa vigente i detti abusi se ne ordina la demolizione ad horas a cura della proprietà che li ha realizzati: «Il corpo principale, di altezza interna mt. 2,75, consta di un solo ambiente conformato da due locali aventi misure utili interne di mt. 5,95 x 5,30 e mt. 3,70 x 4,00, pari complessivamente a mq. 46,33. Superficie complessiva lorda, comprese le murature, di mq. 56,73.

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