CULTURA & SOCIETA'

LA BELLEZZA DELLA SCULTURA NELLA STATUA DI VITTORIA COLONNA SUL PIAZZALE ARAGONESE A ISCHIA PONTE OPERA DEL MAESTRO GIOVANNI DE ANGELIS

IL SINDACO DI ISCHIA DOTTO. ENZO FERRANDINOI HA SEGUITO DI PERSONA LE VARIE FASI DI LAVORAZIONE SCULTOREA DELLA STATUA DI VITTORIA COLONNA RECANDOSI NELLO STUDIO DEL MAESTRO GIOVANNI DE ANGELIS AL PAIZZALE DELLE ALGHE DOVER E’ UBICATO – FRA I NUMEROSI AMMIRATORI DELL’ OPERA CHE SVETTA IN PIAZZA L'ARTISTA FORIANA YLENIA PILATO CHE COSI’ HA COMMENTATO:" Vittoria Colonna è stata una donna di grande fascino. Il maestro De Angelis con questa scultura dedicata alla nobile dama del Cinquecento,  rende un doppio omaggio anche a tutti gli ischitani che non l'hanno dimenticata come figura. La scultura in pietra della nostra terra, è fortemente espressiva a mio avviso, mette in evidenza la natura della poetessa, mossa per tutta la vita da ideali di fratellanza e amore per il prossimo. Viene celebrata così una donna di grande sensibilità e cultura, che accolse attorno a sé popolani e fuggiaschi e, parimenti, gli intellettuali tra i più prolifici del tempo. La statua restituisce a noi cittadini e ai turisti il sapore della storia e il gusto di immergersi nel tempo che fu.

Sono trascorsi poco più di 15 giorni da che è stata inaugurata il 27 dicembre scorso ad Ischia Ponte la statua dello scultore Giovanni De Angelis dedicata a Vittoria Colonna. Curiosità e tanta ammirazione ed anche un pizzico di perplessità da parte degli abitanti e frequentatori del Borgo per un monumento fatto erigere al centro di un piazzale, fra il Castello e l’ antico caseggiato, con tutte le necessarie credenziali di staticità nella sfida al mare ed al vento furiosi quando questi lo invadono e lo flagellano sembrando, nei momenti di tempesta, che volessero travolgere uomini e cose. Ma niente paura, l’autore e i tecnici preposi alla sicurezza dei luoghi escludono ogni pericolo. Giovanni De Angelis ha esposto la sua arte in tutto il mondo.

Lo studio dove si evolve sempre più la sua arte è ai piedi del Castello Aragonese a pochi passi dal mare dal cui impeto, forse, trae l’ispirazione.  Le anime che pulsano nelle sue sculture vivono di bellezza infinita. In lui si legge la bravura, su corpi e volti che vibrano nel dominio della scultura.  E la sua ricchezza è soprattutto là,  in quel segno che fa recitare la forma in un taglio di poesia. Vittoria Colonna fu eternata in molti dipinti e molti critici d’arte hanno ravvisato le sue sembianze nella Madonna del Giudizio Universale di Michelangelo, nella musa Calliope del Parnaso di Raffaello o nella Donna delle Nozze di Cana del Veronese. Grazie al maestro De Angelis, rivive la memoria della poetessa Vittoria Colonna, che volge lo sguardo verso il Castello Aragonese, il luogo del sentimento,  dell’arte e della spiritualità di Vittoria che con la sua guida illuminata lo aveva riportato agli antichi splendori. Tutt’oggi il Castello Aragonese non è solo un meraviglioso contenitore di storia, arte ed eventi culturali,  ma è il luogo dove un’arte viva dialoga con il passato, passato che è l’unica vera e sacra porta di accesso verso il futuro. La storia, l’arte e la cultura di Ischia sono la chiave della nostra rinascita per costruire il nostro futuro. ” Oh che tranquillo mar, che chiare onde solcava già la mia spalmata barca, di ricca e nobil merce adorna e carca, con l’eaer puro e con l’aure seconda! Il cielo ch’iora i bei vaghi lumi asconde pprigea serena luce ed ombre scarca. Ah quanta ha da temer chi lieto varca! Che non sempre al principio il fin risponde”.

Così Vittoria Colonna scriveva in uno dei sonetti immaginati,  affacciata sul mare di Ischia, dall’alto del Castello. Di lei, più tardi Michelangelo Buonarroti suo buon amico,  così avrebbe scritto:” Un uomo, una donna, anzi un Dio”. E sull’amicizia,  puramente platonica fra i due, molto si sarebbe favoleggiato,  sebben la ben nota omosessualità del grande artista avrebbe poi privato di ogni fondamento le voci sul suo rapporto con la poetessa. Vittoria Colonna fu la più grande poetessa del Rinascimento. I Colonna erano, in quei tempi, alleati dei D’Avalos e Vittoria fu promessa in sposa, fin dalla fanciullezza, a Fernando Francesco D’Avalos, per rafforzare i legami tra le due casate. Le nozze furono celebrate con grandissimo sfarzo sul Castello Aragonese d’Ischia. La statua del maestro De Angelis dedicata a Vittoria Colonna ha impreziosito il piazzale Aragonese. Ammirandola, ci si può abbandonare alla carezza del vento di mare e assorbire lo spirito della poetessa, che nel Castello, trascorse quasi un trentennio. Contemplando quel mare e ispirandosi al volo dei gabbiani e al rumore delle onde che si frangevano sulla scogliera ai piedi del maniero, la poetessa scrisse alcune delle sue più belle poesie. Forza dell’arte, della storia e del fascino che per alcuni personaggi è imperituro. Nei sonetti di Vittoria il paesaggio ischitano appare stilizzato: le albe, i tramonti, il mare, gli scogli, le onde, i fiori di cui la poetessa amava circondarsi,  la torre , il monte più volte citato perdono la loro concretezza materiale, la loro esteriorita’, per diventare elementi di un mondo intimo, lo specchio delle situazioni mutevoli del suo cuore: sono di volta in volta lo sfondo al dolore inconsolabile per l’assenza dello sposo, al ricordo dei suoi ritorni gloriosi e dei primi tempi felici, ai suoi sogni o ai suoi aneliti religiosi.

Così,  lo scoglio ovvero il Castello Aragonese ora è “caro”, ora ” orrido e solo”, ora ” alto”, il mare tranquillo o turbato, l’intera natura ora ostile, ora amica. La statua di Vittoria diventa così quel simbolo di virtù femminile,  martire dell’amore e modello di vedovanza fedele. Turisti, passanti e ischitani tutti vedono in lei la musa ispiratrice del maestro De Angelis, quella donna esemplare e divina, capace di modellare l’animo dell’artista come l’artista da’ forma al sasso. Vittoria appare di una bellezza spirituale,  strumento di elevazione a Dio. È stata la usa anche di poeti come Ludovico Ariosto che, nell’Orlando Furioso, dice che il nome le deriva dall’essere ” nata tra le vittorie” e la paragono’ alle donne più celebri della mitologia e dell’antichità. Ella era una donna di sani principi, che costituiva un esempio vivente di amore coniugale e di rettitudine.  Nelle sue opere poetiche viene riscontrata una nobiltà di sentimento, è stata infatti definita ” la figura ideale della perfetta nobildonna rinascimentale per dignità di vita e di animo”. Aveva ricevuto una raffinata educazione umanistica e possedeva una profonda cultura. Aveva quella qualità,  che nel mondo romano, è detta ” eruditio “, termine che non va inteso solo come ” cultura” ma anche come ” finezza d’animo”, ” delicatezza di sentire”. La statua realizzata dal maestro De Angelis incanta tutti quelli che passeggiano, attirati dalla bellezza soprattutto dell’anima che la poetessa trasmette. L’artista Ylenia Pilato, così si esprime:” Vittoria Colonna è stata una donna di grande fascino. Il maestro De Angelis con questa scultura dedicata alla nobile dama del Cinquecento,  rende un doppio omaggio anche a tutti gli ischitani che non l’hanno dimenticata come figura. La scultura in pietra della nostra terra, è fortemente espressiva a mio avviso, mette in evidenza la natura della poetessa, mossa per tutta la vita da ideali di fratellanza e amore per il prossimo. Viene celebrata così una donna di grande sensibilità e cultura, che accolse attorno a sé popolani e fuggiaschi e, parimenti, gli intellettuali tra i più prolifici del tempo. La statua restituisce a noi cittadini e ai turisti il sapore della storia e il gusto di immergersi nel tempo che fu. Ringrazio in primis il maestro Giovanni De Angelis per aver contribuito ad aggiungere quel tassello di fascino in più ad Ischia Ponte. È davvero un bell’omaggio, perché Vittoria Colonna è una creatura che eleva l’animo  umano e lo perfeziona,  che riverbera la grazia, la bellezza e la poesia del mondo. Ammirando il suo volto, vediamo che quegli occhi plasmati dalle sapienti mani del maestro De Angelis, sono così pieni di anima, di spiritualità,  e quella bocca di una sensuale bellezza”, conclude così l’artista Ylenia Pilato. 

Fotoricerca di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter

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Giovanni de Angelis

caro Antonio , grazie per il tuo bellissimo servizio dedicato al grande busto di V.Colonna sul piazzale dei Ischia Ponte .
Mi congratulo con te per la ricchezza del commento e la sua efficacia interpretativa del mio impegno creativo.
Con un grande grazie, riconoscente alla tua bella presenza interpretativa degli eventi intorno a noi! Giovanni de Angelis

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